ࡱ> n1 )  !"#$%&/*,-.K0>4@6789:;<=3?LAB MWOPRSUVZXc[\^_`dlfghikmopqrstuvwxyz{|}~Root Entry 8G>LWordDocument591TabletempPartempBLIPData        !"#$%&'()*,-./1235679:;<>?@ABCEFGIJKLNOPQRTUW[ X0aatvvwwx(Rb+EP@PeP@PxP@P|P@P0~P@PPP@PzPh@P8P@P.P @PP$@P"PL@PB P0@P Pt@GTimes New Roman5O@rSymbol3 Arial9GaramondK,Bookman Old Style5 TahomaA Arial Narrow" h"v"v 0mniPage #384dt2oR2 OmniPage #395dL2ob2 OmniPage #406d$2or2 OmniPage #417d2o2 OmniPage #428d82o2 OmniPage #439d42o2 OmniPage #44:d2o2 OmniPage #45;d2o2 OmniPage #46<dLx)(6BO#YclotH{L... non... Beltrami  Per quanto visto in acqua sorge spontanea una domanda: stiamo andando sempre pi verso il "gigantismo" per altezza e peso? Certo che anche fuori acqua, nel pubblico, fra il "mare" di spettatori (che per il tempo inclemente e i chilometri da percorrere, a volte nel fango, erano sicuramente tutti appassionati e certamente non solo ungheresi!) vi erano giovani maschi e femmine di stazza notevole! Erano tutti canoisti? Esiste il ragionevole dubbio che molti lo fossero e forse fra di loro si nascondevano i campioni di domani. Nella massa si confondevano, senza medaglie sul petto, e riconosciuti da pochi i "grandi" del passato e non solo un CANOA RICERCA N. 51 gheresi. Questa una nota di colore che non c'entra con i discorsi sin qui fatti, ma che potrebbe interessare gli organizzatori di Milano '99. Sacchi  Non che in tempi relativamente lontani mancassero in campo internazionale atleti possenti, ma in contrapposizione "ai... Brill..." c'erano "gli... Uroghy..." e vincevano entrambi; questo potrebbe essere un esempio, ma se ne potrebbero fare anche molti altri. Ora che i tempi sono cambiati in fatto di barche, pagaie, allenamenti, tecnologie di supporto, premi, ecc. dobbiamo dare atto al gran lavoro fatto dal dott. Popescu (il medico rumeno che ai campionati del Mondo del 1963 a Jaice girava per il campo di gara misurando tutti i canoisti Manifestazioni con metro e calibro ...) che aveva iden Il materiale tecnico tificato il canoista ideale frutto di misu re antropometri5Dd?n z  c VA2Canoa Ricerca N. 51_Pic1b4J|PqUM@Ғ-4Dn4J|PqUM@Ғ-PNG  IHDR? tEXtSoftwarenoned{xXtEXtCommentR DPI:300\?tEXtDPIX300:tEXtDPIY300 IDATx՝Aɵy x##ځj6@cx odBM= /0 *1~07iQNUule%f~UUUNs1O˯w]oz{n OaKiho 4~MKHv8 偤~P&\9 aHDjБ M-Pi_|c 8%W>/I&oǁ4 kAǁT%~tHavX;9 r @ҾLpfF1t^}; S8$O 5(P @ :db'Ù@I֍j1 HAqrt VYWC :d7J:ۙ@v+@@Nm9@.XĞN Vj'Gt7b A[cPޱ[Y0[AN/(½>5 {/jPSP8"_x݃((>JwɤݽHj͛rKU'6;5YFJ_ M!:,@{ ߟE1'L:) 3z@J A?K ]|bR4Ea )eϢׅt:w:sť1vh|%DoKR9(ti}ֲY]V?e1@:p N{wIMM ؽГn\kA{]!AHam|%(Y7ԷڱARgkt4 ֽ $^iړ} /&1db^p2Uo$  bz$-SUzgb6 8O>ka2͑}^sY ?41,(tlT`2YO^P@bN.<xO] &f deEѰ$ A7Y=j˻Ww/Qi@=>Fhge>A7dEp_f=>m:3dA [^0DǀTI}.^a}>O0Nj>.>?K]Y!HUvΔ?Ο&{Fm"gքdF=dCyd[-UnJ i-%s5 K&XǍ`b* Gp(5!:ȃ4/+MA:j*A0ooL#ЦAy7؝1W:7iwgRnfov&ulЏ6@K='iof՞b Akj=V;%fɍ4?:syⳠzqpHU2ȶx$9z17B9dMUnQ mdHrf{뉠vsִl>(PXȮJ aV(`eJR9\]Y?D>0EEwd;Uhk꼖( ohu_\k:>kݘ0(eP_i:3Qsu@5oXs:H0\ a%W Gnu@Y0jĨzsz mNhi>KO!loj~lʇ3Y7SϢtu7bJ2OI< t\:wj`WD9>a !Wmk] 7@hHJV@4I&TuJ5aؘY{ۂsX A7eо]k K|F53% \'h&Ò ʗdnPk,PAIuX),fo,'p4KR{y-MpL PCsA5<unO]A`鼏]7/:;o kX-@0[58~Qf4 <*D} AK.IuuJ{DPZmiQA*HKhaO"eo]rge dT(Hz'@N4<@F_>~Au^=YϗA J8h |@/b z ZfVISd}GЉkȝ  7$Tጰ1ϐ1y7_ p #4[f,p +ȏQB~uw V BƑS7@\;py=ԟ ?<]lBvyכ f%VE 0bÁ r~&̼0.pKf}s /K` tow(ep)oa#$|:)}?mc4뇋=ֹy|y?(ip oc#E{?!ZO$ +ձR4p`micg[:fJ_I4NT^ ]'.h?2{xn&qd _?uIOT>$L40HW#ȷoҰ \3Hnc +SJ[5l@ȞbAy33vvJ %\6 YbٖإǠ6 " c5`-@:k7zr=IV ;KT-cٖ`Iq9RamFߚeyʥdE/:8/ G?±SH5>e~ ba?.r8B. ^asļgdaJ{P+tI-(ݑNo}YIBZ;A vY`E $T*d(uJ w#Ǣg\* fB?[-E>[ 19x":C/[cyDayׂlK@s_Ϥğ(; *W^}v'-n*K)w1ʳ*"P4 ZԼ IT- D:'Ai@;U EdH7z`AǢ $n`+@v= X=rt=ؕ ْ,\pSRk-0G#.~)boWaH#/-(%lF.qv xxA烋?yn 6NJ`d8 MI}Y2O~QEd'ȯ(qSEޡtxkP,4FҠϟuQp5}O:D/0AdOqQf[Wg  *ܗ6MRv>%Dc4`^֨.+R;r*Xo9_&oRF2 / %wH.|וd֥(IxR{@rm/H+c r՚b(%%9^dm(4d'uy8\l٫AL( 8sˬaѯJYU!ҔfQ= ȃ9A"&o §Uj~a2f_Zp(b@ ] (˯4tP@J/@8Lҁ#L%ExH-zêݏbQ Ūd_e p:VA-8-0'(b9\-@kPB>D@$I'A:U,pÚsg*Y[,"ywE(|/8.D@"J P_35U' l.:pOڹ`wƒ3?%瑳,(t;ni4ɮ|ؿH~05NRT);Xł@E&1e J-g5 DԱT@*2E2sq *~Hb8-* BmH@iy_u/uǿw}"S JHjςbfNi"աsoTHNq+a;-KcetN;F +0ABN)ՅHKǪ`Upm'#)J+ ]@.Cէ?uNvuyv~ )R NrL/qJom[-bHlSz5@7W#ŭ#bFj#/Emp U-9Dª!p+͟/r*ەW#':C_>_ƕ9jvhVB_AbG/Mt 6w[%(p~ Y;@|PvodDKJq"z*PF#?BG Wu^u`Gx*fXJt,]` ή#hA0˜^jt,w&6JIW(J\$?~R~,YťFR' ϵC9,|$_W1i]bR tyx{ |\t,%GW%q@_0H*'1H4`Fۗa4~uy iR=A_ oGޘpd=NU2 Ci=iV#Gat?&Jd(4ΣILx*+ Cs~JEPKN2Ϣ F6Xlwq7#XoC6Wk] Jl:?5#E}7lAIv, $[o;?5jn?tF}&QJ3 qį&dnaOpGpm:c@XK~'mqq>_T}= 5דr*lM qx朋K@ΐfVFn3kX(;Z4",:m—.Y6 ╒A@j9W'@ΗY{`;R^Wk * Z;i„̐ΗoP~Uք7t΂y7X7S_J|K@J`q.bIjE9ہG](IhkǙA!P@YBpX)9+{z2HZAj(0R@]ȂH4sD@שTC- Ő-ۗ9^T/Ԡ^JְבR;x+|ߕAl& C+;&L(b1|ߦ*TuCPbq Bb9ywˑ2(nDq$Pf4\l _;$@xcږ2 f)M`5т"}&Ѹ@DfrMaCݢ.!<.@7142cZNPQ^=_ >1a,у; т#(H<ay:+k'@jYB1C^&B$.Ц Xģ˫>{< 2 0Nv@K) Yb  3R 7P)Vs+TDA*,\t|v('CاŦw)cNB.Ѣ*ٺ: (DYbKX3@vѪL]… AM.bͲ̃eġ?FI|e2JAl(N@UazDT因?#g ê3RJNޥã{@:6A8 јbƖ@B<k\ՙaęD2mSl"BiUA2/ЇJ4b e]bd hT X, )^@s&>2H|Eޗ: gGqrMjb^Yd\\3QdKVA[DN2 8@`o O.ŏQ'j6h=ƁǑOBZĺaЇSK:7. WcBK(T~ P#Հ^~ɡ= ]!!.-儞 P"mvI?-(_2:'tk:_ 9cb'T1+-6lU^pÔ Ln$PIz`cB P 7#$yl'5n$y' ݖvB`p\A|D Bst0D0;@EX=;#-Ha]yXza Rܚ8Y7(ІDR]S9O[*i $TRˠYHp?S5SFY ~Īt^3jϸ6VõF7)on dq !A.ǁM!sE"ryo SwYKn~2f@38Gx`e{=WR$G}ɘ$ZIޗPZ %eDt`  `A /k˰mboK`m =. Xؖܤ,h p Y{zfn( q* PT0C,;sdTE:d%LeمvQT uKRL$ @BbcŌ8 drCDpb@c i>`ia+?qwaS ˄1Pd\^A#}~t[mnBw^>*.aq(D6 9 +!@ss)v%}*.TRGbN躮g,0ӻJ'&@J.߄탶IAT s6N<fro&j !g'u,yOHRFzFoe 1k ^*CF@ttr"sUIȝR^uEvCGj)KqMZ;E<(H"DTD%1\R@.z`q`Cg-'LŊ#P ~1KTjwFK\b3Ȅ_F}(XTGQ"18J# hRɣ [)h<).TZ#>GYtd[wJzPܬj4R9>30q w>:|!] =Q-Ub{qHS ZU(q'&/XkjЖ5-7iC>j4iSf$cy0/roG͜୹|h}+@@@'ONdݹPn&YTٷe;b"v6ۍ~5LA8)*ͷ} ]Zcag2 o$=d~Nɾb&o 7iG/lZA f J>?p*rK"2pD@<MTtoQ[D}%U҇zO5tj8$ &l0ARe؊`mBࣀҎ?2ȄͤطgrHXey`;mjTNagPpl]GQ02[ZPJzB#|p 063ʋWЦå6,7-Kz%he  ZlvA<D(,QAi;Ю}ǂ(k sYk s@\T%P< mu BT%; BQ ނx4 {&@≹c{8řؖv@d0pAbDFy 6 هRzOA,-PY[ "= ARH^M)eHFsqAUMAB ot~U2~t`"6ҁ?7;C V <$nCa *2rRGe6"җ>*åsxw"M?DD,!'dP-ˢ????WZZ6AOb(H8]nRN4( d|AShwOn':$L-)\?Um8$g%ЂG?_:d{!$:6[CC l@7[%@O'W& VHK8bbތ̼dTI /FH#ޗbR>Nѧ' [ʫ@v_{P%QڷkA#T@!iw|ҟvQd/S!Aۿ8 $r:(\,:n./˫r Ê'|)ʫr E;L-ƝՂRETPYnA.Z A}53: L>⥄i\ if$;m _[ҵFWm=D#ʠ{ _wf%]ԑ¬Ȼ%m',q6%=۽78 Kղjd=ro4)N;"\TӰuܨw+>;9 =Ar\Άv }42@G4@8A*}:#+;Ѡ_*(yqH'$5BA|:A}2 H*Î?L5+FS@PCm5j&lPʑ ;HM@pfP(Dg( AcxPCNCiNG A*j:5#t;hPY!H+v Aک[<A*U[j<&#$  +D/. ),: JKRv!w!x!!!!tj`jVjjCJOJQJo(mHCJ OJQJo(mHCJOJQJo(mHCJOJQJo(56mHCJOJQJo(5mHCJ+OJQJo(5mHCJOJQJo(5mHCJOJQJo(56mH j"9UCJOJQJo(mHCJOJQJo(6mHCJOJQJo(mHCJOJQJo(5mH j5UCJ OJQJo(mHCJOJQJo(56mH!che e una di queste l'ha Beltrami  Si sono viste canoe che, per fornita il nostro grande Zilioli. Allora il solo fatto che esistono misure da rispet viene da chiedersi: basta con le mezze tare, presentano "appendici" che, secondo misure? me, non servono a nulla, ma che permet tono nel rispetto del regolamento attuale, di pagaiare il pi vicino possibile alla li nea longitudinale mediana della canoa. Perni  Nel kayak maschile gli atleti che vincono, o in ogni caso si piazzano bene, sono ancora abbastanza eterogenei fra loro, anche se nella mediasi nota gi da qualche tempo un certo incremento della massa corporea, per si trovano ancora atleti che non sono colossi, basti pensare ai nostri! Lo studio fatto e pubblicato su CanoaRicerca dopo le Olimpiadi di Atlanta lo dimostra. Nelle donne questo fenomeno forse meno evidente rispetto al settore maschile, anche se si vedono atlete con strutture fisiche notevoli soprattutto per 1' altezza. Un discorso diverso si deve fare per il K4 dove si visto, proKv!w!x!!!!B"""#E#r##rr$22 &#$1J+D/.$22  &#$   +DE/.$7= &#$   +DE/.$22 &#$  +D/.$26&#$/q%+D/. prio nello studio citato, che le prime quattro imbarcazioni sono generalmente composte da atleti con un'altezza media di 188 cm. e peso medio di 88 kg. Nella canadese l'eterogeneit maggiore, nel C2 ad esempio (tranne i tedeschi) difficile trovare atleti di grande altezza. Lo stesso Docktor e il nostro Cannone non sono giganti! In ogni caso pi le barche sono lunghe pi si trovano atleti alti e pesanti. Queste considerazioni aprono un discorso tecnico pi volte fatto, e in altre parole quello del valore individuale relativo al tipo di barca: non sempre il valore in K1 sinonimo di resa in K4 e viceversa. Questo in ogni modo sempre un discorso molto difficile e da fare in relazione alle situazioni che di volta in volta si presentano, sarebbe un errore generalizzarlo. Sacchi  Si rendono necessarie, a mio parere, alcune considerazioni. Per quanto riguarda il kayak le attuali pagaie e le nuove carenature hanno modificato il modo di pagaiare: la pala entra vicino alla canoa ed esce "larga" rispetto all'imbarcazione. Cambierebbe qualcosa se la larghezza massima della canoa fosse minore? Vi sono molte ragioni per pensare che il risultato tecnico non si modificherebbe. Nella canadese la nuova imbarcazione "polacca" ha il grande pregio di far pagaiare il canoista con la pala vicino alla linea di mezzeria longitudinale e c' da domandarsi: a cosa servono quelle due "protesi" poste dietro il canoista, aiutano a raggiungere risultati migliori? No! Servono per rendere la canoa "regolamentare! Forse s VA2Canoa Ricerca N. 51_Pic2b#(Ebc5n#(EbcPNG  IHDR tEXtSoftwarenoned{xXtEXtCommentR DPI:300\?tEXtDPIX300:tEXtDPIY300IDATxWAN0tP8Oh 9 9? 7*^$%em)M16Tnx3lkADMmm㯶(%29w+4J au rbS#5 &K J ATSdM 8* Ҩ5+iMIF "pBqAIDU=sq8GM>KN΋2/CAͶh* =^PVIO]#qO٣=0ZfۃIj30(r[5Bb_W^QLfdPDƖ /?S#IENDB`DdP#  c ArC:\CENTRO~1\CANOAR~1\N~1.51\Canoa Ricerca N#%%&P')\)*oW$ 72&#$ +D!/.$ ;=&#$ +D!/.$6;&#$ +Dx$/.$:4&#$ +Dx$/.$95&#$ +Dx$/.$86&#$ +Dx$/.$22&#$ +Dx$/.sito come una delle sue caratteristiche istituzionali. Ed proprio in questa direzione che durante il 1998 si sono rafforzati i contatti con le Commissioni Tecniche Nazionali creando sinergie funzionali al raggiungimento di obiettivi comuni. In questo senso si anche .sopportato il lavoro di alcune commissioni federali seguendo da vicino il "Progetto Scuola" cos come il nuovo progetto tecnico federale sull'attivit giovanile che, anche grazie al nostro contributo, ha .saputo rispondere in termini di tempestivit e di contenuti alle modifiche apportate dal CONI in materia di Attivit Giovanile. Tutta una serie di attivit, queste, che insieme ad altre, cercano di arricchire la nostra Federazione sul piano culturaleformativo tentando di coniugare al meglio tutto il nostro lavoro con gli splendidi risultati agonistici raggiunti dai nostri atleti in campo mondiale anche nel 1998 e che ci consacrano ormai, a pieno titolo, tra le primissime realt mondiali nel mondo della canoa.  Manifestazioni Centro StY [ bjbjWW 9==] X X X X X X )5    X X  X  X X  FEDERAZIONE ITALIANA CANOA KAYAK CANOA RICERCA Anno XIII  N. 51 Direttore Francesco CONFORTI Direttore responsabile Giuseppe MAZZA Comitato di redazione Cesare BELTRAMI Gianni MAZZONI Ernesto MELONI Oreste PERRI Alessandro RISTORI Direzione e Redazione Federazione Italiana Canoa Kayak "Canoa Ricerca" Viale Tiziano, 70  00196 Roma Aut. Trib. Roma n. 428 del 19/9/1986 Fotocomposizione e stampa Stilgrafica S.r.l.  Roma Via Ignazio Pettinengo, 31/33 00159 Roma http://Www.paginegialle.itlstilgrafie CANOA RICERCA N. 51 Dicembre 1998 SOMMARIO L'Angolo di Ernesto Meloni pag. 2 Campionati del mondo  Szeged 1998 Centro Studi Ricerca e Formazione pag. 3 Gruppo e dinamiche psicosociali nello sport  Parte I di Carmine Mari pag. 15 ERRATA CORRIGE Nel numero 49, Giugno 1998, gli autori dell'articolo "Canoa Polo: tecnica della canoa e della pagaiat ' sono: Giorgio Codeluppi e Cristian Aprile allenatori federali di 2a Categoria. La Pubblicazione TecnicoScientifica della Federazione Italiana Canoa Kayak aperta a tutti i contributi (articoli, studi, ricerche, ecc ...) che fanno riferimento ai molteplici aspetti sia della scienza che della tecnica con particolare riferimento alla disciplina canoistica. Tutti gli operatori sportivi ed in particolare gli allenatori ed i medici che prestano la loro opera nel mondo del nostro sport, possono inviare i loro manoscritti a: CANOA RICERCA  Federazione Italiana Canoa Kayak  Viale Tiziano, 70  00196 Roma. La pubblicazione subordinata al giudizio insindacabile del Centro Studi FICK Gli articoli pubblicati impegnano esclusivamente la responsabilit dell'Autore; quelli non pubblicati non vengono restituiti. Tutti gli articoli devono essere inviati dattiloscritti e contenere: Titolo, Nome e Cognome dell'Autore, breve curriculum dell'Autore stesso, devono essere accompagnati da un abstract, formulato in modo semplice e chiaro, della lunghezza non superiore alle 15 righe dattiloscritte.  L'ANGOLO di Ernesto Meloni Ed anche il tetto dei cinquanta numeri stato superato. Esce infatti Canoa Ricerca numero cinquantuno. La nostra rivista tecnica ,federale vive con regolarit dal 1986 e durante tutti questi anni ha avuto modo, attraverso i suoi articoli, di approfondire e divulgare diversi argomenti: dalla tecnica alla tattica, dalla metodologia dell'allenamento alla didattica, dalla psicologia alla pedagogia, dalla, biomeccanica alla traumatologia ecc... Una scommessa quella di Canoa Ricerca iniziata dodici anni or sono con un numero zero speciale dal titolo Progetto Canoa. Sin da allora la rivista fu seguita dalla Commissione Nazionale Istruttori Allenatori, oggi Centro Studi, che si sempre attivato per la sua regolare e puntuale uscita, cercando di stimolare, attraverso la pubblicazione di articoli specifici, l'acquisizione di conoscenze, di momenti di confronto e scambio di idee fra i tecnici federali a tutti i livelli. Una espressione, quella di Canoa Ricerca, che non rimane isolata all'interno del Centro Studi ma rappresenta un momento di un impegno pi articolato che anche quest'anno stato rivolto all'organizzazione della formazione dei quadri tecnici con corsi istruttori a livello periferico, e di allenatori a livello centrale in collaborazione con la Scuola dello Sport. Ed ancora aggiornamenti sia territoriali che centrali per definire al meglio l'attivit della nuova "categoria esordienti" e tante altre iniziative che sono da leggere nell'ottica di un potenziamento delle caratteristiche di servizio che il Centro Studi Ricerca e Formazione ha acqui. 51_Pic3.tifr͜,9 l@8!"f9z͜,9 l@8!"(P#$.$.~<  pDdW#  c ArC:\CENTRO~1\CANOAR~1\N~1.51\Canoa Ricerca N. 51_Pic4.tifr@J5@)<z@J5@)(W#$.$.@<0udi Ricerca e Formazione CAMPIONATI DEL MONDO SZEGED 1998 Alla fine del mese di settembre si sono incontrati, per parlare dei Campionati del Mondo 1998 svoltisi a Szeged, Oreste Perri (direttore tecnico), Rinaldo Sacchi (ex tecnico fderale) e Cesare Beltrami (componente Centro Studi). E' bene, anche per informare i lettori, pi giovani in senso canoistico, presentare questi personaggi. Rinaldo Sacchi ha iniziato la sua attivit di allenatore nel 1955, quindi uno dei "padri fondatori" della canoa italiana assieme ad altri indimenticabili personaggi, stato Tecnico Federale verso il finire degli anni `60 e Consigliere federale dal 1969 al 1972. Cesare Beltrami, attualmente membro del Centro Studi della Federazione, stato tecnico di societ, poi C. T della nazionale negli anni '70 portando la canoa italiana alle sue prime medaglie in campo internazionale con Perri, Merli e Sbruzzi. Oreste Perri, non ha ovviamente bisogno di particolari presentazioni: tutti conoscono le sue imprese come atleta e come responsabile tecnico della nostra nazionale. 1 tre tecnici erano presenti alla manifestazione iridata con ruoli diversi: Perri nella sua veste di Commissario Tecnico, mentre Beltrami e Sacchi in quella di spettatori. Si sono incontrati e le loro considerazioni hanno dato vita a questo pezzo. Per mantenere intatta l'incisivit dei contenuti nell'articolo sono riportate, in modo integrale, le considerazioni fatte personalmente, cosi come state annotate nel corso della discussione. Gli atleti partecipanti e#1CM`ax~~lPP$DV &#$ $ +D/.$&#$ $ +D/.$B &#$ $ +D/.$22 H&#$ *{+D/.$22 H&#$ {+D/.$22  &#$   +D/.&#$e %t+Dt /. $4STyz$C2  &#$ $ +D/.$@$  &#$ $ +D/.$?U &#$ $ +D/.$&#$ $ +D/.z(1C{__$22 &#$3M!+D/.$22 &#$"+D/.$22 N&#$&4+D/.$22 &#$ 9+D/.$2 &#$ $ +D/.$:&#$ $ +D/.CJmu]K$&#$   +D/.$ &#$   +D/.$22 B&#$!u+D/.$22 &#$:*0+D/.$22&#$. +Dk/.$22 2 &#$44+D/.$22 &#$;*I++D/.#1CMaxSTyz(14CJm ƼƼƲХƏƃƏyoeCJOJQJo(mHCJ OJQJo(mHCJOJQJo(mHCJOJQJo(6mHCJOJQJo(6mHCJ OJQJo(mHCJOJQJo(56mHCJOJQJo(mHCJOJQJo(mHCJOJQJo(mHCJOJQJo(5mHCJOJQJo(mHCJYOJQJo(mHCJ%OJQJo(mH jU' qoo$? ] &#$   +D/.$CA&#$   +D/.$2G&#$   +D/.$J2&#$   +D/.$&#$   +D/.$H;&#$   +D/. w_k$.22&#$ P +D&/.$.H:&#$ P +D&/.$.G6&#$ P +D&/.&#$ P +D&/.$&#$ P +D&/.$N&#$ P +D&/.&#$ c9!+D/. _.:&h$22&#$  +D/.$22 &#$!U+D/.$22 I &#$  | +D/.$22 &#$( +D/.&#$+8Z+D/.$.B@&#$ P +D&/. olo utopia, ma io sarei per l'abolizione di tutte le prescrizioni (lunghezza, larghezza, peso e convessit) e lascerei ai costruttori la loro vera funzione e in altre parole costruire una canoa veloce adattata alle caratteristiche dell'atleta: tutto personalizzato come nel ciclismo! Perni  In effetti, queste appendici servono a rispettare il regolamento, lo sanno tutti che quello che conta la linea d'acqua! C' per il regolamento che a tutt'oggi prevede misure e condizioni precise. FICK  Manife 8 DdG#T  c ArC:\CENTRO~1\stazioni Questo discorso si lega probabilmente a quello fatto prima sulla struttura atletica dei canoisti, forse cosi perch le barche sono rigide nelle misure e nel peso. Allora perch limitare? Certo il mezzo potrebbe essere personalizzato all'atleta ed alle sua caratteristiche. Forse il futuro tecnico della canoa potrebbe passare anche da innovazioni di questo tipo, ICF permettendo. Sacchi  Io credo che non si toglierebbe niente a nessuno: a "...potenze estreme..." si potrebbero contrapporre "..*+- ------ .vZ$22 &#$( +D/.&#$+-9+D/. $22 &#$C+9(+D/.$ 28&#$ +D!/.$&#$ +D!/.$ :5&#$ +D!/.$ 96&#$ +D!/. .funamboli estremi...", alti o bassi che siano, tanto tutti devono percorrere la medesima distanza. Fra 1' altro l'evoluzione dell'imbarcazione non starebbe solo nella "carrozzeria"! Beltrami  Nascerebbe certamente il problema "societ  giovani ", ma questo potrebbe essere risolto con la progressivit nell'uso dei mezzi, per Olimpiadi e Campionati del Mondo, con tutto quello che "muovono", non si pone il problema... anzi...! Le distanze di gara Sacchi  Osservando queste gare mi sono fatto un'idea del tutto personale: ha ancora senso far svolgere la gara dei 500 m.? Ora che esistono 1200 m. la gara dei 500 sta, secondo me, diventando ibrida. Beltrami  L'ICF ha deciso di togliere i 10.000 m. inserendo nel programma i 200, prima in via sperimentale, ma ora definitivamente entrata nel programma ufficiale dei Campionati del Mondo. Sacchi  A mio modo di vedere, se proprio si deve contenere il numero di gare CANOA RICERCA N. 51 all'interno del programma di un mondiale, sarebbe forse il caso di e .///00112qY$)22&#$ t*+D /.$22 3&#$ w(f+D/.$);<&#$  +D/.$)27&#$  +D/.$&#$  +D/.$);7&#$  +D/.$);2&#$  +D/.liminare la gara di 500 e ripristinare quella di 10.000 m. (o 5000?), lasciando i 1000 m. quale gara classica di "resistenza veloce". L'idea di ripristinare i 10.000 m., non solo legata alla nostalgia per una gara che ci ha regalato, fra l'altro, alcuni titoli iridati, ma perch sono in molti ad augurarsi di vedere ancora a "livello alto" una gara di resistenza di 10.000 o 5.000 m. Sicuramente la spettacolarit di una gara di fondo non da meno di quella dei 200 m., non esiste una gara noiosa di per se stessa, il suo andamento, sono gli atleti che la possono rendere noiosa. Quando i concorrenti non sono in lotta fra loro perch distanziati, anche una gara di 1.000 m. pu essere poco interessante! Beltrami  Certo che convincere 1'ICF a tornare sui propri passi non una cosa semplice, ma le iniziative "camminano con le gambe degli uomini"! Inoltre 1200 m. non devono rappresentare la festa finale. Deve diventare, come sta diventando per molti Paesi (vedi ad esempio l'Ungheria), una competizione specif22W3X3334566q_$&#$ +D[+/.$ <2&#$ +D[+/.$ 72&#$ +D[+/.$<2&#$ +D[+/.$22 &#$ 9+D/.$)22&#$ t*+D /.$&#$ t*+D /. ica e con pari dignit delle altre. Sacchi  Tutto ci poi si legherebbe ad una pi precisa definizione dei modelli di prestazione relativi alle diverse distanze. Quante volte si discusso e disquisito se esiste una reale diversit nell'allenare un atleta per i 500 o per i 1.000 m., quante volte capitato di essere convinti di aver allenato atleti per i 1.000 e vederli ottenere in gara migliori prestazioni sui 500 m. Perri  Certamente tutto questo vero, queste tematiche andrebbero discusse in ambito tecnico a livello internazionale,  Manifestazioni potrebbero essere oggetto di un convegno dell'efficacia, della fusione uomo  pa ad esempio, perch il problema principale sarebbe quello di sensibilizzare gli organismi decisionali dell'ICF. L'abolizione della gara di 10.000 m. ci piovuta sulla testa dall'alto, ma c' anche stata la tacita accettazione della cosa da parte di quasi tutte le nazioni. Questi cambiamenti coinvolgerebbero poi direttamente l'aspetto tecnico specifico di ciascuna comCANOAR~1\N~1.51\Canoa Ricerca N. 51_Pic5.tifrq هA?׭h?zq هA?׭h(G#$.$. `000p````p8pp98 DdW  c ArC:\CENTRO~1\CANOAR~1\N~1.51\Canoa Ricerca N. 51_Pic6.tifr$$^ŜBEЫNBz$$^ŜBEЫN(Wt$.$.6\7$8%899&:':(:*:9:v$22 &#$  +D/.&#$ 8Z+D/.$ 7E&#$ +D[+/.$ 26&#$ +D[+/.$&#$ +D[+/.$ <6&#$ +D[+/. petizione in relazione alla distanza e di conseguenza dell'allenamento da impostare. La specificit dell'allen4mento per una gara cosi corta come i 200 m. non si ancora ben definita, basti pensare che sui 4.000/6.000 km. che un canoista di alto livello percorre in un anno, solo circa 30 km. sono quelli percorsi ad altissima intensit. Allora tutti gli altri non servono? L'esperienza ci suggerisce che servono moltissimo se fatti in un certo modo... caricando il colpo... ma se entriamo in questo campo, se pure interessantissimo e sempre molto dibattuto, non basterebbe un semplice articolo per sviscerarlo... e poi usciremmo dal nostro tema principale. Sacchi  Sono perfettamente d'accordo, basti guardare in casa d'altri, in altri sport come l'atletica o meglio ancora il nuoto o altri. In questi sport i cosi detti "velocisti" in un anno percorrono un consistente numero di chilometri a ritmi ...bassi... . Beltrami  Poi si deve fare un'altra considerazione sulla gara dei 200 m. Io credo che un volta superata questa fase dove emergono atleti molto potenti ed esplosivi naturalmente, si passer a quella dell'affinamento tecnico scrupoloso e questo si basa sulla ricerca spasmodica gaia  canoa, degli automatismi estremi, e questo come sappiamo avviene anche passando molte ore in barca. Perri  Sul ripristino della gara di 10.000 sono perfettamente d'accordo. La creazione della specialit marathon in sostituzione dei 10.000 m. non ha dato i risultati sperati; ora un settore a s che si gestisce i sui cam9::/;;W<>??o]$&#$ f)+D/.$$65&#$ f)+D/.$$22&#$ +DJ/.$$39&#$ +DJ/.$66&#$ +DJ/.$62&#$ +DJ/.$22&#$   +DH/.pionati, ma in sede ed in tempi diversi da quelli di velocit, e questo crea qualche problema di immagine, di divulgazione e di organizzazione, anche all' interno delle varie rappresentative nazionali. Una gara che sarebbe molto bella inserita in un Campionato del Mondo e che a me piace molto, la Staffetta 4 x... 500... o... 200...; questa gara con i blocchi di partenza oggi disponibili sarebbe ben regolamentata e presenterebbe un elevato tasso di spettacolarit. Sacchi  Parlando di spettacolarit si vista l'importanza che assumono in manifestazioni del genere, soprattutto quando il pubblico coli numeroso e non tutti gli spettatori possono sostare in prossimit del traguardo, supporti visivi quali i maxi schermi, che permettono di seguire la gara istante per istante, ed un buon registra potrebbe soddisfare con inquadrature speciali anche i gusti degli spettatori pi qualificati e nel frattempo assicurare uno spettacolo di alta qualit. Speriamo che a Milano '99 si dotino di tali strumenti, la manifestazione nel suo complesso ne trarrebbe sicuri benefici. II campo di gara, il vento e la scia nelle gare in linea Beltrami  I bacini chiusi come quello di Szeged o Duisburg o in alcuni casi 1'I FICK  Manifestazioni CANOA RICERCA N. 51 splendidi e regolari non sfruttati come ad esempio quello di Zagabria, che io personalmente ritengo il migliore fra quelli che ho visto, o il bacino olimpico di Monaco. Fra 1' altro anche a Sidney potrebbero sussistere analoghi problemi di vento, ma pare che gli !!!!"("##)#) -+------- .//0011122X3c33366%84899&:':(:):*:9:>>?? A,ACC=FvFwFFFCJOJQJo(6mH j`?UCJ OJQJo(mHCJOJQJo(6mHCJOJQJo(56mH jA<UCJ OJQJo(mHCJ OJQJo(5mHCJOJQJo(6mHCJOJQJo(mHCJOJQJo(5mH8?@ ABC=FvFwFo]$&#$8C3+D/.$3R&#$8C3+D/.$22&#$6}#+D /.$22&#$7+D/.$22&#$<+D /.$22&#$; +D/.$$22&#$ f)+D/. +[DdW(  c ArC:\CEorganizzatori disponendo di un bacino sufficientemente largo pensino di spostare il "campo gara" pi a destra o pi a sinistra a seconda del vento per mettere tutti gli equipaggi nelle medesime condizioni. Speriamo bene... speriamo che non ci sia il vento... ! Beltrami  Questa una soluzione se il bacino, per le sue dimensioni, lo consente. In un campo di gara di 81 m., in linea teorica, tutti i concorrenti, rimanendo nelle loro corsie, potrebbero spostarsi verso destra o verso sinistra per cercare wFFFFFFFF I IhV$&#$* +Dr+/.$59&#$* +Dr+/. $22 &#$ 9+D/.$22 &#$( +D/.&#$+39+D/. $22 &#$]+9+D/.$22&#$8C3+D/. la situazione pi favorevole, ma questo non potrebbe accadere in una situazione come quella di Szeged sia per 1' intensit del vento sia per la larghezza del bacino. Gli atleti pi scaltri e abili sfrutterebbero a loro favore questa situazione prendendo la scia dell'equipaggio vicino se questi pi forte. Sacchi  da tempo che sto meditando su un'altra soluzione ( un'ipotesi!): restringere il campo di gara disponendolo sul bacino in modo tale che in caso di vento tutti i concorrenti siano nelle medesime condizioni. Per esempio non vi sarebbero stati problemi a Szeged se il campo di gara fosse stato spostato, rispetto alla direzione di marcia, di una ventina di metri verso destra allontanandolo cosi dalla sponda di sinistra che proteggeva gli equipaggi delle corsie pi "basse", ma questo non possibile per le misure del bacino. droscalo di Milano, ma ve ne sono altri, a causa del vento possono presentare corsie pi o meno esposte, e quindi il risultato della gara falsato. quello che successo appunto a Szeged nella giornata di sabato 5 settembre nel corso delle finali dei 1.000 m. perch il vento era trasversale e contrario. Sacchi  Nessun finalista in corsia n 8 e n 9 entrato in zona medaglia e un solo concorrente arrivato al bronzo in corsia n 7. Per contro le corsie n 1, 2, 3 hanno dato ai finalisti ben 10 ,medaglie (4 d'oro, 2 d'argento e 4 di bronzo). Nella giornata del 6 settembre, nelle finali dei 500 e 200 m. il vento non ha causato particolari problemi perch era contrario per tutti (in prima mattinata era forse leggermente favorita la corsia n 1); il vento, infatti, infilava il campo di gara seguendo, in senso contrario, la direzione di marcia degli equipaggi ed, infatti, di medaglie per i concorrenti in corsia n 8 e 9 ve ne sono state e forse in numero superiore per quelli in corsia n 1 e 2. Perri  A volte non si capiscono i criteri di scelta dei campi di gara per manifestazioni cosi importanti come Olimpiadi o Campionati del Mondo! Proprio si fa fatica a comprende I_I6K7KTMMNNOucK$67&#$  +Dd+/.$&#$  +Dd+/.$?2&#$  +Dd+/.$?3&#$  +Dd+/.$ 2;&#$* +Dr+/.$&#$* +Dr+/.$ 92&#$* +Dr+/.$ 9B&#$* +Dr+/.re come, ad esempio in primavera, sia scelto come campo, per la prima e pi importante gara d'apertura della stagione internazionale, quello di Mechelen dove si gareggia, a volte, in condizioni veramente disagiate per il freddo e per il vento, quando vi sono campi pi regolari e "caldi" nel sud dell'Europa! Lo sanno tutti gli addetti ai lavori che in campi come Szeged e Duisburg i risultati possono essere falsati per il vento, eppure si insiste quando vi sono campi   Manifestazioni Perri  Un campo NTRO~1\CANOAR~1\N~1.51\Canoa Ricerca N. 51_Pic7.tifrMj6xJZ@R-)Ez!j6xJZ@R-(W($.$.|8+DdK  z  c VA2Canoa Ricerca N. 51_Pic8b*ḳGs_<* In*ḳGs__t})dŐߒBH!smz=R~ۀ)d}m@26G {o#A~KG -vޘml ml0mmWGEZ౽h 66odlg|}41bn@IsUfkilmF^U. osM{eMRܥOLᘜ{邗 14NO)n086h<A?8) 37 ^0{}7>|` wO\c`k9ޢTyy)~MLOD+LL,QPú4o؛\}p&MO3䓦cp#4M`r /xgjmCj}Acpf#GMߨKr ox]Ou/ٗMz>h8<;ߍCu]B ^pְ+^! P+=P+ yf_v f@:yaO'eo}& S g[.f5[5UfZ@]\6ǂai\:FȲjRfկ4[ zϟ4SI6@qvN5ljmÆ33 | F»9j]7;aⳝ7mA66]o}UհK-s=A)4$ƩK mGT7'z4 =46+< ^f~NcoT"6 ˆ iF }$'63+ZNo]l^]zlV{ls`O!4c;ؠ26ئF0۱cgmL6% .%MOY/(RWfLW ix%Yp`@y X[l@fop(PȦּQ&>~# ȡ*n6hf@cNg٠$oFUb3 1|& >~nyl0ڋؾ6c*]҅o Q4cZ.m Qx7H%V>Y~_0nI qX-OXv^pN^Aۂ2. JQkST.=0wplYoV- Ru$2؟],\VUtvk6qb‘X*Hn/ñmq~:`~4w Ʊ/H&EFYiӱ[MPKȬ5cր6m !7 ۊlXĦIiU{ya8[~CIQyLU1džI7*Mɰ$@,$ ݘoMUu1EƤKvZߚߨz7 w5[Fu]YaV^X !b =\"\wlJq$J $g/P ^d77n VU~Iʦnʱ1k7v;#{RfPW\߰hDl]ַ oLi-rHl~uIE6їMKE{aI7& Þ{Lv:fsgoR!v:gM8.l֗/Aa X?JlzI:HlK`R;i9^`rd+/˶S~gmi~˛HJ3aK戊Km v>#*3l}~;f˃[]_V"81r~gܠS{w&*kXBAS'|۞2eZ %lqY|z;l۳K5cȲ1?h~9⫬o݅1isD % ċQ/5Flv"[8cRر ^Оt/^B$Yߚݒ!X?asqzBc!]2)?%^%#>Yb..&\Oq$6?w:kǤç_K5d|.1tKb6->8n_(Ïl\Oq]f]F!D[̗*3:r>>0l \~+3 H?WE{ץ}oB{U 9'^Zf+%w.fHs5lvE~l?J h\ w D"_4]1.^oiC(),s?W[% a?WoXs5l#?l?Wpc?WȆ]<48-\͘s)/Hax \mfش.T˥#aѠ'\Ls5lA0w3oMq܅`BȰ}kg~K^Zdiwo: s1%&aLbX#8sc޻٢IKdߙ k4Ӳ9[ ؓizBB}|PQgqke[|H8w$i_Pz66nK-*@Z"`D& ZtؐoߖT53z. [R:Y.K\Xђl 7O%)ƘP;aVgb떫=~g0:dqM|vJHޖv||lƞ16WUXF 0s Uup-^tM?Եҧɧn70Fr#)޾M֟4}9l*cS EVe.dֺI؜ ۞ ta 13V[/fqxDc1*V7u9I3lSsjm86lBٔaa]gR]$fPq DGsHbEMid4:A~ê"a$i6t*2Q1Ȇ`M%m*6az.0c zΰ1fLN=&p)UA$yO"UHlSaLlseCl5džvT!$ju3kz7 Hla# vȱa0l$ЕM3plMd10lьcC`̘DoZ2dF6KG]oc[rZAX\͢4NF1l4pv>63! 4N\İZ̢F beF$Kb_43l'F6V lt_fnd3lyM6R~ӏwvd2caf&o8pl}kuf`Ȱr8`pX JX!.2؄19φw.Fk:F7h6zf4Y8b6~#ˀaK19DZ1K.wLF :%cfe!= j4l]MYN}؄Y n=Pjԕ.0a)%tz s l<ƱcN9Bf9Z2,)6Mxͥk6*{2cBIfiWxͥSYuM9[sl`PY,FVֶ[wm_6\:=HlǘƱPZ|"#6 󾄬zCI.>D]gSc~2]~BD" !Y(Id1]ޗ`rl*4z"\ԨQ<&m]$]M ;VӃ/6~|BKv7R=Czڠ:]W̃uϰO&qy}jn+LoLz(6#V!B j>+E)S?ꏓ?WX6HzoƋsC"͖Ïҷj_gpƲCIFDw1RzS%ϲu'JrD\U\SsIXM,!_jd$IoCf72Q^4<8(a#~~Qq IDATwm%=?P ,!l.IkOb(!lxe6 sz˳%o#l.GT7j4,6qjl*,l^4=Yg+ o\P4Bfa \M1 Ӆ.yJ-/Q* swXM,!-_6_PX`{l]!u)Jߐ@~;f+l.[ ^[XJKCe ^7G y tAYA B?krUa|4D[l.[ 6Wt J B6PWudsJjIJ%tїm֗mnѧ8HVAXb}'@:swN8Җi 䤤)7Or=MKכhʒ!xmJ;TmU;3N M^\2q*f#g5'_.[h :[K*,%O_H&OHa}WvL75шx! uDXR+h]bJऌƘ`ԋpR6DӓӢhlj,~{0pb;VlP ~CKlGjaBl`:%P~la=㵀mػL*-W*ql0&ju&ƛϠh@ౡrHP ^&tx#CuuI vӉ uէW0Uہ}V{맿ٰO L? 4(=jt{.9ih$Hз~A`W %b&>a{ UX6e.@*`죂ذ3K[^ag/ca7las m#ن F}b̨ ۍ SʵNyhZy}iwS|ܰaC6l`8H 54]B q.թ?|6к_y醍⳼a W0eƳl >'vĠn\i-?qHlH.y3MJylu IVtaⓦXqY6'%6oJP^L/l|vӘHu^e~Mǯչeئ56?nߡel_mS]-ޜ[^ hb :Ta;omMl ]Qgg/4 jDx`ꢩ,p}3l_:W ~yetʑt9Γz DXW4<{l 06,g %rL?Kf?z m&l?Ҕ3P/. /1Ι*6;kTyN@Q8O fԗfF%=ievC0JpV*'_dO򻘥y%g1Ն۷]2b<^~qO X߈g n0b;Vߙ;}5AQ%2bӅhTٓLVI+Ҝ+H6tZar.U3&K4 M`ޣxL%Z~ܰUk-(o`$en$Tb[+GXߔIP,m\%6Ԩ[olF{.h> UɐͽU ,~?~ rwdA.ORal{oH!3UAh$ɝ-ɿV9&ri[qQUBI.}Ko=سlI϶~?C&a#{oO9BfaIv;{Rj-ړUmX$^pvovc6Nۓ 0[5 K{2LwsI1Iֲ%'0ddAmD2s{oxeKDKn($u˥9[r1c~*Loe;GT4vct{lY;GT4꿾NesV %~lula/ܞ O7ʶ8:d,ўd$ 6d[bUUV-J!Kyr%aDԈxm戊Aa644JNNT7v/+Ac 7"6y c X]ªcc-ZYG[ Gҽdmlz}~KG {m@2VnUDb=S"Xo/H$v-LD"{?&S+HoH$vdj%~KD"{oH$i{J$c2LD"{oH$v6dJ$ZDboG2( IENDB`DdG#T   c A rC:\CENTRO~1\CANOAR~1\N~1.51\Canoa Ricerca N. 51_Pic9.tifrJ\zB@C/)tzJ\zB@C/)(G#$.$.di gara pi stretto comporterebbe corsie pi strette, ingigantendo il problema legato alla scia nelle gare in linea e credo sia giunto il momento di trovare necessariamente una soluzione. Si potrebbe ipotizzare di inserire boe intermedie "pi strette" rispetto a quelle che delimitano le corsie, ad esempio ogni 100 m. o 200 m., in cui gli equipaggi sono costretti a passare. Si impedirebbero cos quegli scostamenti dalla linea d'acqua, che in particolari condizioni, consentono ad equipaggi di scarso livello di avvantaggiarsi prendendo la scia ad equipaggi pi forti quando questi sono vicini di corsia. Altra soluzione potrebbe essere quella di disporre, ad intervalli fra le boe di delimitazione, delle corsie tipo quello del nuoto, ma pi grosse e frastagliate per "rompere" l'onda di scia del vicino. E' questo della scia un problema che, in alcune gare, ha condizionato il reale risultato. Credo che, da parte della Commissione Tecnica del1'ICF, si dovrebbe ricercare una soluzione definitiva. Sacchi OKQLQ8SSSSSSSe$22 &#$  +D/.&#$; + +D /.&#$  9+D/.$8>&#$  +Dd+/.$25&#$  +Dd+/.$&#$  +Dd+/.$26&#$  +Dd+/. Il problema "scia" potrebbe anch'esso trovare una soluzione nel restringimento del campo di gara, se trac ciato in un determinato modo. La mia idea non si discosta dalla tua! Nello schema in fig. 1 rappresentato il campo di gara: le corsie percorse dagli equipaggi sono larghe 3 m., ma fra una linea di boe e 1' altra ne intercorrono 5. Cosi si sicuri perch se anche due equipaggi si avvicinano, spostandosi una a destra e l'altro a sinistra, rispettano sicuramente la distanza dei 5 m., anzi questi diventerebbero, in condizioni reali almeno 6. A livello di Olimpiadi o di Campionato del Mondo gli atleti non hanno bisogno di corsie larghe nove metri, sono atleti evoluti che sanno sicuramente mantenere la direzione discostandosi dalla linea d'acqua ideale di pochissimo. Beltrami  La soluzione che comporterebbe minori cambiamenti tecnici ed operativi per 1' organizzazione, rispetto all'attuale sistema di tracciamento del campo di gara, potrebbe essere quella di inserire. come dice Oreste, delle "boette" intermedie, pi piccole e rese molto visibili con un colore vivace. Queste limiterebbero lo spazio in cui i concorrenti possono transitare e questi sarebbero costretti a rispettare la propria linea d'acqua. Sarebbe, infatti, troppo dispendioso Fig. 1  Schema di campo di gara. FICK  Manifestazioni abbandonare la linea d'acqua per avvici siderevole delle gare se si volesse realnarsi all'equipaggio vicino di corsia, per mente la parit con il settore maschile alusufruire dell'eventuale scia, per pSWWmX,Z[[\]{cK"$22&#$ Q7k +D/.!$ 29&#$= +D/.$&#$= +D/.!$ A;&#$= +D/.!$<2&#$= +D/.!$7A&#$  +D/.$&#$  +D/.!$22&#$  +D/.`0      3Dd;a|   c XA 4oi la scarsa voglia di cambiamento che rientrare fra le "boette" suddette. Canadese al... femminile... Sacchi Una ragazza canadese con molta discrezione, ma con fermezza di propositi, ha esposto fotografie raffiguranti gare e primi piani di canoiste "...canadesi...", in canadese per intenderci. II messaggio era evidentissimo anche in assenza di slogan propagandistici tradotti in varie lingue: a quando la specialit della canadese sar aperta alle donne? Perri Sono diversi anni che le potenziali "cFFFFFFFFF II7KBKMMNNLQRQSSSSSSSSS[[\]!]"]#]$]%]4]K^g^h^o^p^wkCJOJQJo(6mHCJOJQJo(5mHCJOJQJo(56mH jotUCJOJQJo(6mHCJOJQJo(mH jHU jnEUCJOJQJo(6mHCJOJQJo(6mHCJOJQJo(56mH jBUCJ OJQJo(mHCJ OJQJo(5mHCJOJQJo(mH*]!]"]#]%]4]'^K^g^h^hV$&#$ +D/.$$B  &#$ +D/.!$22&#$  +D/.!$22&#$   +DD/.#$22 &#$( +D/.&#$+59Z+D/. $22 &#$X+9#+D/. anadesi" spingono perla "canadese" intesa come specialit (mi scuso per il gioco di parole), ma questa proposta come "una voce che grida nel deserto". Battute a parte credo che vi siano diversi problemi (veri o falsi) che ostacolano questa eventuale scelta. Questi credo che vadano dall'innalzamento con aleggia, credo da sempre, nell' ICF. Beltrami  Una scelta del genere creerebbe inoltre notevoli problemi alle nazioni di scarsa tradizione e valore nella canadese e nel kayak femminile. Certo che con l'affermarsi nella societ attuale delle pari opportunit sarebbe una scelta di estrema attualit. Di seguito si riporta uno studio realizzato da Rinaldo Sacchi sull'analisi dettagliata delle gare, in cui erano presenti gli italiani, dal punto di vista dei tempi, delle prestazioni degli atleti saliti sul podio e dei nostri equipaggi finalisti. In tabella sono evidenziati con sfondo pi scuro i parziali migliori tempi. Questa "radiografa" consente al lettore di analizzare nel dettaglio le singole competizioni e, nel valutare gli elementi di tipo prestativo, pu trarre le sue conclusioni, anche in funzione dell'allenamento e dell'impostazione tecnico  tattica della gara. Kl femminile m. 1.000 - Vento: 0,9 m.lsec. -trasversale contrariotempi250 m. 500 m.750 m.1000 m.distaccoprogressivo' :- 57"594 1'58"6323'003314'05198 01 ITALIAparziale ogni 250L'QI.~'$. ,. 1,'OZ',4991 '04 '367Idem1 e 2500i' 58"632e .'2'06"565Corsia n4differenza 1 e 25007"934h^,___7a\aebfbducK%$22&#$+D/.$&#$+D/.!$U6&#$+D/.!$22&#$:r +D/.!$2<&#$ +D/.$&#$ +D/.!$72&#$ +D/.!$36&#$ +D/.ddddd eee!e"e#e/e`N$$ֈC [3( $$&#$ 8)) +D/.$&#$ 8)) +D/.$$( $$&#$ 8)) +D/. /eDeLeUeWeXeceueeeeew$&#$ 8)) +D/.N$$ֈC [3( $$&#$ 8)) +D/.$$&#$ 8)) +D/. eeeeeeeeeHC$$rC 3( $&#$ 8)) +D/.$$&#$ 8)) +D/.N$$ֈC [3( da 250 a 7502'03"237 '-progressivo58"5941'593793'02784 ] 4'06"00601,8082 CANADAparziale ogni 2501 '01 "2851 '02 "905 1 '03 "222Brunett1 e 20 5001'593792'067,270Corsia n5differenza I e 25006"248da 250 a 7502'04"190progressivo59"2812'01"6853'053734'08"5503"3523 AUSTYRALIAparziale ogni 250I '02 "404I '03 "688 I '03 "~77BorchertI e 2 5002'01"6852'06"865Corsia n7differenza I e 25005 "180da 250 a 750 ~2'06"092 CANOA RICEReeeeeeef fffffwN$$ֈC [3( $$&#$ 8)) +D/.$&#$ 8)) +D/.$$&#$ 8)) +D/. fff*f1f9fAfDfMfTfww$$&#$ 8)) +D/.$$&#$ 8)) +D/.$&#$ 8)) +D/.N$$ֈC [3(  TfUf_fqfrf}ffffll$$&#$ 8)) +D/.$&#$ 8)) +D/.$$&#$ 8)) +D/.Y$$֞C [3( fffffff$&#$ 8)) +D/.$$&#$ 8)) +D/.Y$$֞C [3( ffffffff$$&#$ 8)) +D/.$&#$ 8)) +D/.$$&#$ 8)) +D/.C$$rC 3( fffffgggw$$&#$ 8)) +D/.$$&#$ 8)) +D/.$&#$ 8)) +D/.N$$ֈC [3( ggggg"g*g3g9gwww$$&#$ 8)) +D/.$$&#$ 8)) +D/.$&#$ 8)) +D/.N$$ֈC [3( 9g:gIg[g\gggsg~ggll$$&#$ 8)) +D/.$&#$ 8)) +D/.$$&#$ 8)) +D/.Y$$֞C [3( gggggggg$&#$ 8)) +D/.$$&#$ 8)) +D/.Y$$֞C [3( ggggggggw$$&#$ 8)) +D/.$&#$ 8)) +D/.$$&#$ 8)) +D/.N$$ֈC [3( ggggggggw$$&#$ 8)) +D/.$$&#$ 8)) +D/.$&#$ 8)) +D/.N$$ֈC [3( CA N. 51 Manifestazioni Kl maschile m. 1.000 - Vento: 1,2 m.lsec. -trasversale contrariotempi250 m.500 m.750 m.1000 m.distaccoprogressivo51"8331'48"557~2'43"3273'40"73801 GERMANIAparziale ogni 25036"72454"770 --57"411Liwowski1 e2 5001'48"5571'52"181Corsia n3differenza 1 e 25003 "624da 250 a 750i'51"494progressivo51"5601'49"3462'46"490 3'42"8062"0682 NORVEGIAparziale ogni 25057"78657"144 56"316Holmann1 e 2 50012'49"3461'53"460Corsip^__\akaebfbccddddd!e"eWeXeceeeeeeefffAfDfTfUf_ffffffffgg9g:gIgggggggggg h h hƺCJ OJQJo(mHCJ OJQJo(mHCJOJQJo(mHCJOJQJo(6mHCJOJQJo(5mHCJOJQJo(56mHCJOJQJo(mHCJOJQJo(6mHCJOJQJo(mH8ggg h h hh*h\hfRR$$&#$  7 +D/.($22 &#$  +D/.$22 &#$ 9+D/.&#$ 8)) +D/.N$$ֈC [3( \h]h^hdhkhrhyhhh$$&#$  7 +D/.$$&#$  7 +D/.$$&#$  7 +D/.$&#$  7 +D/."$$0M6 hhhhhhhhhlXlXX$$&#$  7 +D/.$$&#$  7 +D/.$$&#$  7 +D/.$&#$  7 +D/.Y$$֞M jF6 hhhhhhhhhll$$&#$  7 +D/.$&#$  7 +D/.$$&#$  7 +D/.Y$$֞M jF6 hhi i iiiill$$&#$  7 +D/.$&#$  7 +D/.$$&#$  7 +D/.Y$$֞M jF6 i i+iBiCiJiKiw$$&#$  7 +D/.$&#$  7 +D/.$$&#$  7 +D/.N$$ֈM F6 KiLiMiZi[idieifi?C$$rM F6 $$&#$  7 +D/.$$&#$  7 +D/.$&#$  7 +D/.C$$rM F6 figisiziiiiiiiiicN$$ֈM F6 $$&#$  7 +D/.$$&#$  7 +D/.$$&#$  7 +D/.$&#$  7 +D/. iiiiiiiiiww$$&#$  7 +D/.N$$ֈM F6 $&#$  7 +D/.$$&#$  7 +D/.a n6differenza I e 25004"774da 250 a 7501'54"930progressivo' 501,-9891'47"935 2'45"0023'45"0744"3363 ARGENTINAparziale ogni 25056"946 57"067 1 '00"072Correa1 e 2 500i'47"935 1'57"139Corsia n2differenza I e 25009"204da 250 a 7501'54"013progressivo53"4951'51"5572'49"9894'01"87021"1329 ITALIAparziale ogni 25058 "06258 "432 I '71 "881Bonomi1 e 2 5001'51"5572' 10"313Corsia n4differenza I e 2500l8"756da 250 a 7501'5iijjj$j%j&j$$&#$  7 +D/.$&#$  7 +D/.$$&#$  7 +D/.C$$rM F6 &j'j(j5j6j?j@jAjw$$&#$  7 +D/.$$&#$  7 +D/.$&#$  7 +D/.N$$ֈM jF6 AjBjCjOjZjljuj{j|jjjjwccc$$&#$  7 +D/.$$&#$  7 +D/.$$&#$  7 +D/.$&#$  7 +D/.N$$ֈM jF6  jjjjjjjjjjww$$&#$  7 +D/.N$$ֈM jF6 $&#$  7 +D/.$$&#$  7 +D/. jjjkkkk k$$&#$  7 +D/.$&#$  7 +D/.$$&#$  7 +D/.C$$rM F6  k k kkk"k#k$k%k&k2k9kwc$$&#$  7 +D/.$$&#$  7 +D/.$$&#$  7 +D/.$&#$  7 +D/.N$$ֈM jF6  9kBkKkTk[k\kfkxkykkk~jjXj$&#$  7 +D/.$$&#$  7 +D/.Y$$֞M jF6 $$&#$  7 +D/.$$&#$  7 +D/. kkkkkkkkkkll$$&#$  7 +D/.Y$$֞M jF6 $&#$  7 +D/.$$&#$  7 +D/. kkkkkkkkw$$&#$  7 +D/.$&#$  7 +D/.$$&#$  7 +D/.N$$ֈM F6 6"494 K2 femminile m. 1.000  non misurato  trasversale contrario tempi250 m.500 m.750 m. 1000 m.distaccoprogressivo53"7741'.51"9032'51"492 3'52"89201 AUSTRALIAparziale ogni 25058"128_ -59"589 1 '01 "400Wood-BorchertI e 2 5001'51"903 ~'2'00"989Corsia n'4differenza 1 e 2 5009 "086da 250 a 7501'57"717progressivo55"1601'53"5562'52"334 3'53"2280"3362 GERMANIAparziale ogni 25058 "39658"778 1 '00 "894Fischer-Piebmann1 e 2 5001'53"5561'59"672kkkkklllw$$&#$  7 +D/.$$&#$  7 +D/.$&#$  7 +D/.N$$ֈM jF6 l l lGlHlNlUl\lklvbbNN$$&#$ \'7 +D/.$$&#$ \'7 +D/.$&#$ \'7 +D/.$22&#$ &+D/.&#$  7 +D/.N$$ֈM jF6 kltlulvllllllww$$&#$ \'7 +D/.$&#$ \'7 +D/.N$$ ֈH F6 $$&#$ \'7 +D/.llllllllw$$&#$ \'7 +D/.$&#$ \'7 +D/.$$&#$ \'7 +D/.N$$ ֈH F6 lllmm mmmw$$&#$ \'7 +D/.$&#$ \'7 +D/.$$&#$ \'7 +D/.N$$ ֈH F6 mm#m;mvEvMvTvUvll$$&#$ f' +D/.$&#$ f' +D/.$$&#$ f' +D/.Y$$֞C [8 UvVvWvcvlvmvvvwv$$&#$ f' +D/.$&#$ f' +D/.Y$$֞C [8 wvxvvvvvvvw$$&#$ f' +D/.$&#$ f' +D/.$$&#$ f' +D/.N$$ֈC [8 vvvvvvvvw$$&#$ f' +D/.$$&#$ f' +D/.$&#$ f' +D/.N$$ֈC [8 vvvvvvvvvwwww$$&#$ f' +D/.$$&#$ f' +D/.$&#$ f' +D/.N$$ֈC [8 vvwwww"w)w*w+w,w6w?wlll$$&#$ f' +D/.$&#$ f' +D/.$$&#$ f' +D/.Y$$֞C [8  ?w@wIwJwKwVwmwswtwuww$$&#$ f' +D/.N$$ֈC [8 $$&#$ f' +D/.$&#$ f' +D/. uwvwwwwwwwwwwwwww$$&#$ f' +D/.$$&#$ f' +D/.$&#$ f' +D/.C$$rC [8  wwwwwwwww$&#$ f' +D/.$$&#$ f' +D/.$$&#$ f' +D/.N$$ֈC [8  2 5001'36"6181'41325Corsia n8differenza I e 25005 "207da 250 a 7501'421,045 CANOA RICERCA N. 51 11 Manifestazioni Osservazioni sulle finali dei 1000 m. " La differenza di tempo fra la prima parte della gara e la seconda non rappresenta mai un dato comparabile con quello degli altri equipaggi, ha solo valore per la pwwwxxxxx&xHC$$rC 8 $$&#$ f' +D/.$&#$ f' +D/.N$$ֈC [8 &x=x>xExFxGxHxIxVxWxaxbxcxwN$$ֈC [8 $$&#$ f' +D/.$&#$ f' +D/.$$&#$ f' +D/. tttttuuCuDu|u}uuuuuuuuuvvUvVvwvxvvvvvvv*w+wJwKwuwvwwwwwwwxxGxHxcxexyx|x}x~xxxxǽCJOJQJo(56>*mHCJOJQJo(56mHCJ OJQJo(mHCJ OJQJo(mHCJ OJQJo(5mHCJOJQJo(5mHCJOJQJo(5mHCJOJQJo(mHCJ OJQJo(mH7cxdxex|x}x~xxxdR$&#$   +D/.$2p }&#$   +D/. $22  &#$ 9 +D/.&#$ f' +D/.N$$ֈC [8 reparazione futura dell'equipaggio in questione (partenza pi o meno veloce passo pi o meno costante  finale pi o meno veloce. " E importante invece il tempo riferito ai 500 m. centrali: questa dato rappresenta per cosi dire il "passo" " 11 "passo" e la duttilit ai cambi di ritmo sono problemi che vanno studiati equi paggio per equipaggio, non mai un dato comparabile " Su 21 equipaggi giunti al podio il 52,3% hanno confermato il piazzamento ai 250 m. (n 4 al primo posto  n 5 al secondo posto  n 2 al terzo posto). Un solo equipaggio passato 4 ed ha vinto; uno solo passato 3 ed arrivato 2; uno so lo passato 2 ed arrivato 1 " 1 casi limite sono quelli del C 1 (in cui un equipaggio passato 8 ai 250 m. ed arrivato 3) e del C4 (in cui un equipaggio passati 1 ed arrivato 7 C1 m. 500 - non misurato - contrariotempi250 m.500 m.distacco1RUSSIAprogressivos`~6'x923 :2'01"0090Opalevparziale ai 250I '0xxx{{||h}}~2~aaaaa!$92 I &#$   +D/.!$82 N &#$   +D/.!$I2 {&#$   +D/.!$S2 &#$   +D/.$&#$   +D/.$$$  &#$   +D/. 2~rOC$$rD $$&#$ :& +D/.$&#$ :& +D/.$$ $$&#$ :& +D/.!$O8 &#$   +D/. 4 "086Corsia n6differenza I e 2 2507" 1632 GERMANIAprogressivo59"7262'01"6170"608Dittmerparziale ai 2501?Q 9891Corsia n3differenza I e 2 2502"1653 UCRAINAprogressivo58"6412'02"4131"404Slivinskijparziale ai 2501 '03 "772Corsia n7differenza I e 2 2505"1316 ITALIAprogressivo1'00"9072'05"7614"752Cannoneparziale ai 250l '04 "854Corsia n2differenza I e 2 2503"947Osservazione Cannone ha fatto registrare nei secondi 250 m. un tempo di po$&#$ :& +D/.C$$rD $$&#$ :& +D/.$$&#$ :& +D/.  -456BN^8$$\D $&#$ :& +D/.$$&#$ :& +D/.C$$rD NU^dem}~$&#$ :& +D/.$$&#$ :& +D/.C$$rD $$&#$ :& +D/. ˀ^8$$\D $&#$ :& +D/.$$&#$ :& +D/.C$$rD  &,5789;<>ABCDEFGIJKNPQRTUVWXZ[w]^_`abcdefghijklmnopqrstuy{|~ˀҀۀ $&#$ :& +D/.$$&#$ :& +D/.C$$rD $$&#$ :& +D/. .456@L^8$$\D $&#$ :& +D/.$$&#$ :& +D/.C$$rD LU^dem}~$&#$ :& +D/.$$&#$ :& +D/.C$$rD $$&#$ :& +D/. chissimo superiore al quello del vincitore 12 FICK Manifestazioni Kl maschile m. 500 - vento: 0,9 m.lsec. - contrariotempi250 m.500 m.distacco1 UNGHERIAprogressivo49"0441'43"5430Vereckeiparziale ai 25054 "502Corsia n 5differenza I e 2 2505"4582 ISRAELEprogressivo"608 `_ - 1'43"6980"152Kolganovparziale ai 25055 "090Corsia n9differenza 1 e 2 2506"4823 GERMANIAprogressivo50"4801'44"7061"160Liwowskiparziale ai 250',, v .;Corsia n8differenzaÁ+^8$$\D $&#$ :& +D/.$$&#$ :& +D/.C$$rD  xxx 56BNdemˀ 56@LdemÁ+-567FYbz{|CJOJQJo(mHCJOJQJo(mHCJOJQJo(5mHCJOJQJo(6mHCJ OJQJo(mHCJ OJQJo(mHCJOJQJo(mHCJOJQJo(5mHCJOJQJo(mH>+,-567Fz{|p^$&#$  7 +D/.$$6 $$&#$  7 +D/."$22 &#$' +D/.*$22  &#$ ?9 +Dy/.&#$ :& +D/.$$  ÂłC$$rN6 $$&#$  7 +D/.$$&#$  7 +D/. łƂς߂?C$$rN6 $$&#$  7 +D/.$&#$  7 +D/.$$&#$  7 +D/.C$$rN6 !28AG$$&#$  7 +D/.8$$\N6 $&#$  7 +D/.$$&#$  7 +D/. GHQabjkl?C$$rN6 $$&#$  7 +D/.$&#$  7 +D/.$$&#$  7 +D/.C$$rN6 lwŃ$$&#$  7 +D/.8$$\N6 $&#$  7 +D/.$$&#$  7 +D/. 1 e 2 2503"7464 POLONIAprogressivo49"7751'44"9621"416Kotowiczparziale ai 25055 "187Corsia n4differenza 1 'e 2 2505 "4125 NORVEGIAprogressivo51"0441'45"6662"120Holmannparziale ai 25054 "622Corsia n3differenza 1 e 2 2503"5786 ITALIAprogressivo50"1671'46"6863"140Rossiparziale ai 25056"519Corsia n6differenza 1 e 2 2506"352Osservazioni Holmann passa 7 ai 250 e arriva 4, ma comunque non realizza il miglior tempo nei secondi 250 m. LiwowskiŃƃσ܃SC$$rN6 $&#$  7 +D/.$$&#$  7 +D/.C$$rN6  !-4=C$$&#$  7 +D/.8$$\N6 $&#$  7 +D/.$$&#$  7 +D/.CDM]^fgh?C$$rN6 $$&#$  7 +D/.$&#$  7 +D/.$$&#$  7 +D/.C$$rN6 hs„$$&#$  7 +D/.8$$\N6 $&#$  7 +D/.$$&#$  7 +D/. „Ä˄ۄ܄?C$$rN6 $$&#$  7 +D/.$&#$  7 +D/.$$&#$  7 +D/.C$$rN6  '.7=$$&#$  7 +D/.8$$\N6 $&#$  7 +D/.$$&#$  7 +D/. =>DTU\]^?C$$rN6 $$&#$  7 +D/.$&#$  7 +D/.$$&#$  7 +D/.C$$rN6  passa 6 ai 250 e arriva 3 percorrendo il secondo tratto con il miglior tempo Kl femminile m. 500 - vento: 1, 6 m.lsec. - contrariotempi250 m.500 m.distacco1 CANADAprogressivo55"2781'55"1740Brunetparziale ai 250"6;:Corsia n 6differenza 1 e 2 2504"6182 AUSTRALIAprogressivo56"4771'56"7221'548Borchertparziale ai 2501 '00 "245Corsia n 3differenza 1 e 2 2503"7683 ITALIAprogressivo" 5"1359- - 1'56"7741"600Idemparziale ai 250l 'O] "915Corsia n 5^iPQRy&#$  7 +D/.$$6 8$$\N6 $&#$  7 +D/.$$&#$  7 +D/. RņkC$$r@ $$&#$9 ~, +D /.$&#$9 ~, +D /.$$ $$&#$9 ~, +D /. ņΆІц؆n$&#$9 ~, +D /.$$&#$9 ~, +D /.C$$r@ $$&#$9 ~, +D /.$$&#$9 ~, +D /.)5<^8$$\@ $&#$9 ~, +D /.$$&#$9 ~, +D /.C$$r@  <EKLUefqrnn$&#$9 ~, +D /.$$&#$9 ~, +D /.C$$r@ $$&#$9 ~, +D /.$$&#$9 ~, +D /.rs‡^8$$\@ $&#$9 ~, +D /.$$&#$9 ~, +D /.C$$r@  ‡ˇчׇ҇nn$&#$9 ~, +D /.$$&#$9 ~, +D /.C$$r@ $$&#$9 ~, +D /.$$&#$9 ~, +D /.differenza 1 e 2 2507"056 CANOA RICERCA N. 51 13 Manifestazioni K2 maschile m. 500 - Vento: 2, 0 m.lsec. - contrariotempi250 m.500 m.distacco1 SLOVACCHIAprogressivo44"5461'32"0420Riszdorfer-Bacaparziale ai 250' 47'.'496 .Corsia n3differenza I e 2 2502"9502 ITALIAprogressivo43"x6351'32"2860"244Bonomi-Negriparziale ai 25048 "651Corsia n 5differenza l'e 2 2505"0163 UNGHERIAprogressivo43'x61'32"9380"896Bartfai-Horvathparziale ai 25049 "303 !"^M&#$9 ~, +D /.8$$\@ $&#$9 ~, +D /.$$&#$9 ~, +D /.C$$r@ |łƂGHklŃƃCDgh„Ä=>]^PRfoІцKLrsч҇ "9:;ɿCJ OJQJo(mHCJ OJQJo(mHCJOJQJo(5mHCJOJQJo(5mHCJOJQJo(mHCJOJQJo(mHF"9:;Jvv$$&#$  ) +D /.$&#$  ) +D /.$$( $$&#$  ) +D /."$22&#$  +D/.$22  &#$ 9 +D/. Ɉˈ̈܈QC$$r( $$&#$  ) +D /.$$&#$  ) +D /.C$$r(  %&$$&#$  ) +D /.C$$r( $$&#$  ) +D /.$&#$  ) +D /.&'1=ENTUbr\C$$r( $$&#$  ) +D /.$$&#$  ) +D /.8$$\(  rs{|}$$&#$  ) +D /.C$$r( $$&#$  ) +D /.$&#$  ) +D /.ʼnΉԉՉ\C$$r( $$&#$  ) +D /.$$&#$  ) +D /.8$$\(  Corsia n6differenza l e 2 2505"668Osservazioni La Slovacchia passata 6 ai 250 m. ma ben sei equipaggi erano in 911 millesimi K2 femminile m. 500 - Vento: 2,1 m.lsec. - contrariotempi250 m. 500 m.distacco1 AUSTRALIAprogressivo53"535 1'50"6920Borchert-Woodparziale ai 25057"157Corsia n2differenza 1 e 2 2503"6222 GERMANIAprogressivo52"7721'51"0680"376Fischer-Schuckparziale ai 25058"296Corsia n5differenza 1 e 2 2505"5243 UNGHERIAprogressivo52"320 #)*$$&#$  ) +D /.C$$r( $$&#$  ) +D /.$&#$  ) +D /.*+8Šw`N$&#$ < +D/.$$ $$&#$ < +D/.&#$  ) +D /.$$( $$&#$  ) +D /.8$$\( ŠȊ֊ߊ *g8$$\D 8$$\D $$&#$ < +D/.$$&#$ < +D/. *123>V\]^jU8$$\D $$&#$ < +D/.8$$\D $&#$ < +D/.$$&#$ < +D/. jv}$&#$ < +D/.C$$rD $$&#$ < +D/.$$&#$ < +D/. 1'52"1081"416Dekany-Kobanparziale ai 25059"788Corsia n4differenza I e 2 2507"4684 POLONIAprogressivo52"7721'52"2801"588Pastuszka-Sokolowskaparziale ai 25059"508Corsia n6differenza 1 e 2 2506"7369 ITALIAprogressivo56"1451'56"9686"276Idem-Herstparziale ai 250I '00 "823Corsia n8differenza I e 2 2504"878Osservazioni Dopo un'ora dalla partenza della gara in K1 la Borchert e la Idem sono partite per la gara in K2. Osservazioni sulle gare del 500 m. ًߋ^8$$\D $&#$ < +D/.$$&#$ < +D/.C$$rD  -.56$&#$ < +D/.$$&#$ < +D/.C$$rD $$&#$ < +D/.67BZ`abmy^8$$\D $&#$ < +D/.$$&#$ < +D/.C$$rD  $&#$ < +D/.$$&#$ < +D/.C$$rD $$&#$ < +D/.ʌ^8$$\D $&#$ < +D/.$$&#$ < +D/.C$$rD  "23>?$&#$ < +D/.$$&#$ < +D/.C$$rD $$&#$ < +D/.;J]ˈ̈܈&'TUb|}ʼnԉՉ#*+Šߊ 23V]^ً67Zab"?@CJOJQJo(mHCJOJQJo(mHCJOJQJo(6mHCJOJQJo(5mHCJOJQJo(6mHN?@Kcijkx֍ڍ^8$$\D $&#$ < +D/.$$&#$ < +D/.C$$rD  " Su 27 equipaggi giunti nei primi tre solo 2 hanno riconfermato il piazzamento del passaggio ai primi 250 m. (uno al I e uno al 2 posto) e 8 equipaggi hanno guadagnato il primo posto superando gli avversari. CENTRO STUDI RICERCA E FORMAZIONE 14 FICK Psicologia Carmine Mari Tutto ci che conڍۍ܍ˏ̏͏yh&#$ i1 +DO/.$2  &#$ i1 +DO/.+$a&#$ i1 +DO/.$&#$ i1 +DO/.,$y  &#$ i1 +DO/.&#$ < +D/.$$  cerne 1' allenamento pu essere studiato e spiegato in termini scientifici. In virt di questa considerazione, ormai diffusa la convinzione che i risultati e le prestazioni non si improvvisano; sarebbe difficile in seguito ripetere la stessa prestazione se non improvvisando di nuovo, per cui diventa facile immaginare quali esiti darebbe un tale approccio. La prestazione il risultato di fattori che sono di natura biologica e psichica, ma occorre considerare che lo sport anche un'attivit sociale: la qualit dei rapporti interpersonali tra atleti, allenatore e dirigenti, la modalit di conduzione della squadra, la storia del gruppo in termini di risultati conseguiti, il livello generale delle aspettative, il clima emotivo, sono variabili che a prescindere dalle qualit biologiche (possedute, o presunte tali, dal nostro atleta) hanno la capacit di orientare in modo positivo o negativo la performance sia del singolo che della squadra. Tutto ci che un allenatore propone all'atleta viene da quest'ultimo preliminarmente filtrato, vagliato secondo deduzioni e convinzioni personali che non necessariamente sono del tipo "oggi non mi sento informa perch ho un calo di glicogeno!" ma valutate, spesso inconsciamente, in base a percezioni o sentimenti circa il suo stato emotivo, le attese, la fiducia. GRUPPO E DINAMICHE PSICOSOCIALI NELLO SPORT PARTE I sport (diventare campione) e una realt dove sperimentare qualcosa di diverso dal contesto familiare o scolastico. Il gruppo dei pari ad esempio, costitui͏Տ֏׏2E^fssW0$22 7&#$j+DA/./$22 &#$v+D/.$ 22&#$ +D/.$22 ^&#$  +D/..$22 k&#$) +D/.-$E2  &#$ i1 +DO/. sce per il giovane un'esperienza che pu con siderarsi ineludibile per la crescita e for mazione della personalit. Di conseguen za, occorre prendere in considerazione il fatto che la pratica agonistica non quasi mai fine a se stessa, all'inizio possibile pensare che essa non lo sia affatto: si pu sempre domandare ad un giovane princi piante se conosceva la canoa prima di al lora, o se avesse nutrito il desiderio di partecipare ad una gara di fondo! Il gruppo  quello informale, sportivo, della sala dei videogames o degli amici di scuola  permette al giovane o all'ado lescente di definire la propria immagine, una fonte da cui scaturisce la propria identit sociale; questi aggregati forni scono informazioni importanti per com prendere chi siamo e quale il nostro posto nella collettivit. Spesso i ragazzi arrivano ai nostri circoli perch invoglia ti dall'amico o dal fratello maggiore, co s l'attivit sportiva praticata diventa oc casione per soddisfare bisogni di: Affiliazione, di confronfܕ.[ږ3ZЗ!Lvǘ@l$22 R!&#$oT+D/.to con il grup po dei pari; Protezione e sicurezza; Identificazione. Il gruppo pu rappresentare contem Lo sport, praticato in et adolescen poraneamente l'occasione per praticare ziale, innanzitutto una scelta dettata da CANOA RICERCA N. 51 Psicologia bisogni socialiaffettivi che solo successivamente possono evolversi in "achievement" I. Detto ci, possibile che qualcuno stia valutando il rischio di veder trasformato il proprio Club di canoa in un circolo ricreativo. Lo sport una faccenda@cjkڍ܍ˏ͏Տ֏׏}2^fO^ɿ}}si}_S}CJOJQJo(5mHCJ OJQJo(mHCJOJQJo(mHCJ+OJQJo(mHCJOJQJo(mHCJOJQJo(5mHCJOJQJo(5mHCJ OJQJo(mHCJ OJQJo(5mHCJ OJQJo(mHCJOJQJo(mHCJOJQJo(mHCJOJQJo(mHCJOJQJo(5mHCJOJQJo(mHCJOJQJo(6mHę6Hk1$22 u&#$  +D/.$22 &#$ 9+D/.$22 P &#$ 6 +D/.$N2  &#$ 6 +D/.$22 R!&#$oT+D/. seria fatta principalmente di allenamento, di disciplina, di programmazione. troppo seria per trasformarlo in semplice diversivo giornaliero, cos come sono serie e legittime le aspirazioni di un allenatore. Se si convinti per, del ruolo e della forza della squadra, intesa come gruppo capace di trainare il singolo verso prestazioni sempre migliori, allora non si possono ignorare quelle motivazioni che sono alla base della vita sociale degli atleti. che il gruppo in se rappresenta. Come si forma un gruppo? 1 gruppi esistono e danno vita alla loro esistenza quando "un insieme di due o pi persone interagiscono con regolarit, secondo determinati modelli 2, mediante comunicazione faccia a faccia, sperimentando un senso comune di appartenenza (identit collettiva) e che organizzano i loro comportamenti in vista di un obiettivo". I Sulla motivazione al successo definita con il termine "achievement" cfr. D.C. MC Ct.ELLAND, The achievement motive. Appleton, New York, 1953. Sugli aspetti della motivazione in generale cfr. H.D. SCHMALT, PSiCOlogia della motivazione, Il Mulino, Bologna; C. MARI, La complessit motivazionale, Canoa Ricerca FICK. Z I modelli rappresentano degli schemi mentali di riferimento, utilizzati dall'individuo per diverse ragioni: bisogno di identificazione, di approvazione sociale, affiliazione. ecc. I modelli sono usati in psicologia per spiegare l'apprendimento sociale soprattutto per i bambini e gli adolescenti. Questa teoria si fonda sulla tesi che le persone apprendano certe cose osservando ed introiettando il comportamento di un'altra persona. Il gruppo sportivo caratterizzato dal fatto che la sua esistenza ed operativit definita principalmente dal suo scopo di nascita: ogni comportamento sar accettato o condiviso a seconda che lo stesso risulti pi o meno idoneo per il raggiungimento dell'obiettivo. Gli individui durante il corso dell'interazione sperimentano esperienze, emozioni mettendo in atto comportamenti che sono in qualche modo legati alle esperienze, alle emozioni ed ai risultati degli altri membri del gruppo. In senso psicologico. un gruppo nasce quando i membri sperimentano interdipendenza. Kurt Lervin, studioso americano le cui opere, assieme a quelle di George Herbert Mead, hanno segnato l'inizio dei lavori di laboratorio sulla cosiddetta "dinamica di gruppo" e di ricerche empiriche sulle relazioni interpersonali agli inizi degli anni '40 negli Stati Uniti, sostene~ a che i gruppi trovano la loro origine nella interdipendenza 3. Questo fattore assume tanta pi importanza nelle relazioni interpersonali. quando il compito o l'obiettivo di una squadra tale che la prestazione di ciascun atleta ha delle implicazioni per le prestazioni dei suoi compagni. I conflitti saranno tanto duri ed aspri quanto pi forte avvertito questo legame. Quando il risultato positivo di un membro determina quello altrettanto positivo di un altro parliamo di interdipendenza positiva, 1' interdipendenza negativa si ha invece quando il successo di un individuo l'insuccesso di un altro, questa, in sintesi, la competizione. Essere quindi impegnati intorno allo stesso obiettivo, pu determinare un certo grado di interdipendenza, ma spesso ci non basta; affinch si abbia "interdipenden 3 LEWIN K., 1 conflitti sociali. Saggi di dinamica di gruppi, Angeli, Milano, 1948, 1979. FICK za " non sufficiente che siano .chiari i compiti di ciascuno, il capovoga che stabilisce il ritmo e la condotta di gara, il portiere o l'attaccante della squadra di canoa polo, occorre come aRFu]2$*22&#$ -+Dj /.2$*87&#$ -+Dj /.$*22&#$ !+D /.$&#$ !+D /.$B&#$ !+D /.$32&#$  +D/.$25&#$  +D/.specificato nella definizione, uno sviluppo adeguato e produttivo della comunicazione in quanto "le comunicazioni sono la trama, la causa e il riflesso della struttura interna del gruppo, collegando e determinando le relazioni interpersonali, le amicizie o le inimicizie, gli accordi o i disaccordi, la collaborazione o la competizione 4". Una collettivit sportiva per altri 5, contraddistinta dalla motivazione che i membri possiedono e che li spinge ad esser parte del gruppo: Fattore affettivo. 1 membri aderiscono al gruppo per soddisfare esigenze di identificazione, per trovare sicurezza, solidariet e dal desiderio di appartenere un gruppo definito (affiliazione). Fattore cognitivo. Molti giovani hanno necessit di legarsi a chi la pensa allo stesso modo, per rispondere ad un bisogno di conformit, per cui la percezione comune circa gli orientamenti  il look, il gergo linguistico ecc.  diventa elemento di coesione. Fattore vocazionale. Gli individui aderiscono ad un gruppo anche per le attivit che esso svolge secondo attitudini personali e vocazionali. Fattore utilitario. Corrisponde all'esigenza di soddisfare i bisogni comuni e convergenti. Ogni membro, con il proprio contributo facilita il raggiungimento dello scopo. Di contro, il gruppo offre la possibilit di soddisfare le esigenze individuali. 4 FLAMENT C., Reti di comunicazione e strutture di gruppo. Isedi, Milano, 1974. 5 ANTONELLi & SAwiNI, Psicologia dello Sport. Edilombardo, Roma, 1987. CANOA RICERCA N. 51 Come si evolve il gruppo? PsiFި8=>?ViQ$ ?7&#$5  +Dq&/.$ <2&#$5  +Dq&/.$ B5&#$5  +Dq&/.$27&#$5  +Dq&/.4$22 &#$N++9-+D/.3$!22&#$26+D/.$!22&#$' +Dv(/. ^aRTʟ)EV_}FΤ&;ŧΨި8>?`RV|ŭ;O8Bsϯ뽳ɳɳCJOJQJo(5mHCJ OJQJo(mHCJOJQJo(mHCJOJQJo(6mHCJOJQJo(6mHCJ OJQJo(mHCJOJQJo(5mHCJOJQJo(mHCJOJQJo(mH>cologia Cos come altri organismi biologici, anche quelli di natura sociale si evolvono e subiscono trasformazioni. Si provi ad immaginare una squadra che abbia vinto il campionato o che sia retrocessa, all'infortunio di atleta o all'abbandono di un elemento del k4. Sar difficile pensare che le cose resteranno immutate. Secondo Tuckman 6 il gruppo passa attraverso cinque stadi sviluppo: Costitutivo (forming), rappresenta la fase in cui i membri potenziali sono incerti e dubbiosi, si mostrano cauti e os;8ϯkO'$22 o&#$( +D/.6$22&#$  +D/.$22 &#$B 9+D/.5$ 2@&#$> 5+D/.&$ 22&#$> 5+D/.$ <:&#$5  +Dq&/.$ >5&#$5  +Dq&/.servano con attenzione gli altri membri nei comportamenti e nelle relazioni. In questa fase sono per lo pi impegnati come in una sorta di apprendistato sociale, cercano di capire e introiettare le regole che vigono all'interno della squadra; Conflittuale (storming), fase dell'interazione in cui i membri diventano assertivi e si trovano implicati in vari conflitti quando tentano di piegare il gruppo alle proprie esigenze personali. Si pensi a quante trattative soggetto l'orario dell'allenamento. Normativo (norming), i membri stabiliscono (o l'allenatore democraticamente impone) delle regole mediando le loro posizioni e calcolando i propri interessi. In questa fase possibile che il leader assuma una posizione di imparzialit fornendo se del caso principi che possono regolare ed armonizzare i comportamenti degli atleti. Ad esempio, il semplice fatto di indicare le imbarcazioni da usare ai rispettivi atleti assume la funzione di codi 6 TUCKMAN B.W., Developmental Sequences in small group, in "Psychological Bullettin", 1965 in Manuale di Psicologia Sociale, a cura di L. Arcuri, Il Mulino, Bologna, 1995. Psicologia fica di determinati usi e comportamenti "non puoi usare la barca che l'allenatore ha assegnato a me!". Realizzativo (performing), quando le regole assolvono alla funzione, quando la lotta per il vertice e le posizioni pi elevate non crea grosse difficolt dal punto di vista della coesione, si forse nel momento di massima produttivit. sia individuale che collettiva. Quando questa situElmnyommQ'$22 o&#$  +D/.'$)22&#$!5+D/.$)23&#$+Do$/.$)42&#$+Do$/.$)74&#$+Do$/.$)A3&#$+Do$/.$)32&#$+Do$/. azione normativa ben definita ed accettata, possono essere accettati anche i ruoli che spesso le stese regole definiscono. Sospensivo (adjouniiitgl. Gli allenatori sanno bene cosa significa l'abbandono. la fase in cui i membri si disimpegnano dal gruppo sia sul piano sociorelazionale ed emozionale, sia sul piano operativo calo della motivazione, ambiente considerato ostile, malanni fisici, ecc. Lervine e Moreland 7, due studiosi americani che si sono a lungo interessati delle dinamiche di gruppo, hanno elaborato un interessante modello di socializzazione. Gli autori partono dall'assunto che non solo il singolo subisce delle trasformazioni nel momento in cui entra in contatto col gruppo (adattando i propri comportamenti alla vita collettiva), ma anche quest'ultimo subisce le influenze del singolo. Nulla vieta infatti che le regole, possano essere cambiate dal contributo e dalle pressioni del singolo cos come pu essere messo in discussione 1' assetto gerarchico dei membri, le posizioni di potere, ecc. Queste vicende fanno parte della vita quotidiana delle squadre sportive dove da una parte, il singolo 7 LEWINL J.M_ MORELAND R.L., Croup socializzation: theorr and research, in "European Revieri al social Psvchology" 1994, in Manuale di Psicologia Sociale, a cura di L. Arcuri, Il Mulino, Bologna, 1995. atleta cerca di adattare il gruppo alle proprie esigenza e dall'altra, il gruppo adotta tattiche e strategie mirate alla propria conservazione. Si pensi ad esempio a quanti tentativi di comunicazione e trattative, possono essere messi in campo dal gruppo per cercare di trattenere un elemento di una barca lunga "se resti proviamo il k4 invece del k2" o un giocatore ritenuto importante e fondamentale per la squadra di canoa polo "ti faccio tare il capitano.`. Processi simili di influenzamento reciproco sono stati osservati si.tematicamente in tutti quei gruppi i cui comportamenti sono legati affetti, vamente entro un quadro definito di modelli comportamentali. Il diagramma ricavato, (riportato sotto) illustra le varie fasi che un potenziale membro deve elaborare e superare per essere ammesso a pieno titolo all'interno del gruppo. Esso si fonda su tre processi psicologici: la valutazione, l'impegno e il passaggio del soggetto da membro esterno a membro attivo del gruppo. Fase dell'esame accurato. Mi piace fare questo sport? troppo faticoso? Potr andare in vacanza? Queste probabilmente saranno la domande alla quali il nuovo membro tenter di rispondere. Il nostro futuro atleta, cercher diy~p>oW$22&#$0 +Dh+/.&$!22&#$ 5+D /.$!24&#$  +Dp&/.$!74&#$  +Dp&/.$!52&#$  +Dp&/.$F9&#$  +Dp&/.$>=&#$  +Dp&/. chiarirsi le idee ragionando probabilmente in una ottica di costi/benefici circa l'impegno che gli verr richiesto. Il gruppo d'altra parte, osserver le caratteristiche e il grado di partecipazione del soggetto. Ne dar una valutazione e far le opportune considerazioni circa l'inserimento all'interno della squadra. Fase d'ingresso. Il momento della socializzazione permette al nuovo arrivato di apprendere gli usi, le licenze, i divieti, il complesso delle abitudini e delle regole. Durante questo apprendistato sociale, FICK  Fig. 7  Levine e Moreland, 1994. dovr dare dimostrazione di impegno nelle attivit. L'accettazione da parte del gruppo sar strettamente correlata all'impegno singolo e al giudizio che nel complesso i membri componenti il gruppo esprimer su di esso. Fase dell'accettazione. In questo momento il nostro atleta acquista lo status di membro e diviene. a tutti gli effetti Il membership ". Nello sport, questa fase si formalizza di solito con le prime partecipazioni ad un evento agCanoa Ricerca N. 51_Pic10 b2E)AH@+p2wn2E)AH@+pPNG  IHDR;) tEXtSoftwarenoned{xXtEXtCommentR DPI:300\?tEXtDPIX300:tEXtDPIY300 IDATxAy߫m>7jFh%Oot9195Yy"( F\tH|Zr@C9>?^?6$}_d=<VcU_}W_4M7=.m/OIw(<4fi㟵cP2&1 2MMt%vHV;A K: t(Q@G: t(Q@G: t(Q@G: t(Q@G: t(Q@G: t(Q@G: thL0;MS2Ia(X`!T0mqi]bexd-\̐QO3sg[8nS|pK200}ans,6|S$h<&@_#|OiBպN(: th 4:: .G=: t(Q@G: t(Q@G: t(Q@G: t(Q hW(2GRCT J:th!-qDjB)FUd h~V$! ?[-^1Â=/=ܽ}t>m }~zO,uph|o3hx;?r>A(hpo>| Cw T![桡r.K[Ϟ:Q@A|CwBm=Zz^<,hwz3 ko "?k|9yuF( *]+pOeļHAO]> Zфot%(*]ilhuR{Bwid1QAFSsjp>P-WA'1\SCuUZG4":MN٩!AR?zEWGrȡn='ljKzwޝtUxJY͡z&$eOP*;1>U$Z:52(zr͠(4O?~I揷Ң?E$[ܖ.E6<Q[B? v.fK_q`~3ȷC7vhT3IIu 9 Zh<"ryD 97~PwO V6Zv^2e(4Ͻ Vr&7^>FAU/4hgknfn'ro.ZF]*{> %nêܕCJ7B6߁?4h۠AvhVeJG .3xJ }t Zf>n}P%|Sl {xAttt8hyyO( nk YAd3r5O}JFJrhSrUvvYO(maE,'! ȠL'y@(vVَ fWe+A2(P%z}GA~p04hRopPAre{LvXjl;\I|¡0sЪ? Njx8Uqh5o; ~qhe:Ԏ*Z$ZC.pPknвwBh%&h&\ ( ;Rh`w(ՙH*ƓE=4t6i0ZVLgrhKIV#hvfcSԃASB.4Ih!ZMpr|wW(K Ct(hIbZoYh^(DAǧ{.iAPe<璖<сE7yU5B|E  hZ-:_7hR\Uw6@s!PB a'h!#(h-!]Ҡ7hjh>6UlbUBP{zشajlWhжWASih^R J=skh& ދRY< Gշaf V?w-%B#[ hM'7&"19*nn5PBinC'Qlz̨Sm҅.43Of"fA bqm J%LshhZK9%AC.S*)BG-imHTR AsUCzxV/(\(9w,4sjyttT|e ]-]4$ԏv@-٣pmPG%(_xTl}X(5 S.?h\).>[B&h.(kJ񌠧zjo74/ )uй Mϣwn >A8 ZfQj艳r(CWoQ;4dھ"F ީ-}Sz<ȡbK #]\Qh @ij Iv9mD߻@CUR E!Џ>P U#Q_+A<Zf 4g;CQA#P6  'Ae} ryýB7~PbN3]˾0PzUw(QPqx5P5~4Bl}(>VY\!T {A4M$Y=o!RFsI}(^\T/[?L/fw@;$MC{A_C&ةҀGvKO(2? Iorؚ{N??$T%Hh,4x.A~+ 6'i*oJ 1l_T:O[k EYqBVxn#VvBm(zb/q"LhwBs@?ǿWT!h 0 *wq:?'76;}3}hP@:%͠N=YB蹅:9vr 4KCW|FJ+s2i6Cy] u IuZ8lCKJďoU87ղ͈X蓛קQro6Q e"谒bA5GbJ3Fʢ0A ʲkA!P>F avґ,)F >OUFf*:݅f"{׿q@aM{YJ}@݇6jD"mY'KrC½AK[D3)LO(m)\\YMfB%;զ;@A=rz(Uhʠd ޙAP Z3P{nsp-P{VF_E()=riv@solohђ@b5%V -x_lnNO@?*ih2*P_14nPLC"^;ņCVhxܺ'f[74AG2jЈP6'6!%%ͬ=mh67 97 %ioI3P_hCK{CFڠK|zfbVoP:Qh.P-=KG5Lw,@Ӝo6(mT3Wo-iLטodqv4([(j_h9kڶ4H>{N9Go0%o]?A85)y~a*넖 z.Ru< 9/+LAsq]CZ͈>T1X񃗂~-7 ]CSŷ|Ev z@rQԖV8 ]FCBoіX%P'aA1$L5*i_h#ƿ}"j^ )#]-1?( #dOo+O?(Jz"u'R*%wBY'_h]ͺ AW&VB U U&h06,K=~YI o*V#7tFxerR=$O(93_}AS)iWnr¿eb8Ԫ~;YZgÿ&l^Ж`iP8J (w:XI31qM^НJJl^wC7'4&h$b=aO zʡvC٢o(CP>{brtӄ2(Dy2O jIFVTbL-fJO6%idrP톶K zAIM'Krک ןnQQi3q>-_N( SN( NCWW# mruc/(:\ + * ҿzs;BT7Z4Yh *ԴnPt):tЮ2a`vA@CA5*T߯*X1*Q{T dn^PhkܲQep(hԕBe Ц-Kz T=x@e@[[]zBۧr9A,á[Ms7\>Ȍ%뵮]`Z tT tIHj fkzQKE ZNdB\ TQdHBW$F .(˫)3 2@?8u h/Eo#O7O?)t o ِ&?)u1+OEX41Rٗ^K%o٫xżM8;ȴUc\HFܙFt$L@iuŖUz4#^y32 Z4B'lʥ%Pǚ[ ]a2%;`f=[k*]Ӷ qG%~>.PkfdPVYЫPUC#R07,*Z1{8 kzݜ1Wcv6Oc{2PpÅgbНՠ}i/^H\@#vE:W˼PĒ(|6[.*Cܕ$1~4ST 1AeR w뀦ɽ"фBE\T|5)I) k/xl*Kq굋nRP$q :fK[I+oBѥI ,,GH))G_M~8zE`9U}xjRB(00Y$, /9]9ZTE֡:aUIIk.h u*Vhl"?4o.ixBzAnUvƘN({~G1LE5* vae <%Za'Tmbr9apd|t.jT,PrPdDA8.  ]'_e'v\U%3zU@9\r 0l쪁P %:}+:5B[5J*m9}4Sߋy GdʎнoɣWBqZ}P@ u~p htO*g)$p!_ KwƊqj y=ÿJt#TwqJJ(R:z(=owuu U4C='`%Ũ=M viSy;^3H"3Mb)*J̗ *ƫ(;݊:dq-4. ]hyTr\nB5PRJ*7pUBDcsjN1 hH(Xd$-XFwP2ȃxUH%Y{AQv>fu.9C@Z9z 5j (5ϐC)_j1 S^`8U1VLba1=uPe1j4j9dxAo!SRȋ|AErkCM5"~j&l +cYSUe$*o"E"f. RвP?fp ie4'@/@^Ȍ\@-8ПwRPM`ӓPVF9B,j3+ ]|UfƼ:^;A5*ZC Bak0B0W AEvP~L Yݬ GCz(|&k qګuP-g/Uni!!Cn?UBIVD9pP{1dPGN^T3YxG_(B:[z;gzMZMxdeZyEbc-xBIPb + 7X_cK4 y#nE~doqXޭ,rޡ3LgtpC;z-Y xA*h-+ї`-!WEWޒA#p8jP4S ΉD~D_e}2$A2K!7zA7x'ߪLdnq쵢߰X~PZцJB@ѝWx[8z~PȰГ}}:a +ht[6Ӣh mx Y,/tJ5%TuP :6ڷge4BFo&Qv]_يVh&RE USjjj4~,m<;N4hn.'VyC!: >Р \@ LT] 3GPҖpL u<4B=B%;E%R;X*3&nbikZuj$C-Jrhd} B*o |׆P uZDM cweB5/µ6NB!I%~ۃ{O լKв 9B18uV->V8Ь5BIC (P ai|-mD7GKJ(G?ݐ'\$XCJ(iDR6ڰ oH B [\&e69ݔ&Hti:P]y-XUy`/R>/T;YnVЀPHI!;|$zL =%Bg `p%L߉#O$8GP*kJ1 AgCBWQY3'>PO/-.*M,*2 ӯq?cj-5C!X tZ0²f7u\(ZxC.r- ~-mUe*:G_8װ|.9%Zѱ.۵J6Z4%\:e#|PDʠ<~t7='Jʟ(%S_: *_3'~kqIENDB`Ddo#   c A tC:\CENTRO~1\CANUW *Qȵ<lmny~pҼռ'8>yhs;BV=ɽɽ߽߱߱CJOJQJo(6mH jwUCJOJQJo(5mHCJOJQJo(6mHCJ OJQJo(mHCJOJQJo(6mHCJOJQJo(mHCJOJQJo(mHCJOJQJo(5mH.5i5$*22&#$ 6+Dz/.$*22&#$  +Dd(/.$78&#$  +Dd(/.#$22 u&#$  +D/.!$:9&#$+D/.!$63&#$+D/.rende che i membri dei gruppi pi ampi siano meno soddisfatti del loro ruolo nelle discussioni di gruppo di quanto lo siano i membri dei piccoli gruppi 9 perch il divario tra il leader e i componenti diventa grande col crescere dell'ampiezza. Sono state riscontrate anche profonde differenze tra i gruppi in numero pari e quelli in numero dispari. Nei gruppi a numero pari. le divergenze sono pi profonde e sfociano pi spesso in situazioni di impa.e rispetto a quanto avviene nei gruppi del secondo tipo. 1 gruppi del nur mero pari po.sono " cmder;i in fazioni uguali. cosa che non possibile per i gruppi dispari, dato che una parte resta necessariamente in vantaggio numerico. Gruppi ampi sono spesso affetti da mancanza di entusiasmo e da un alto tasso di assenteismo. I legami tra i membri dell'organizzazione possono indebolirsi, riducendo la disponibilit alla cooperazione e la mantenimento dell'armonia del gruppo lo. La dimensione del gruppo un fattore spesso importantissimo che ha influenza anche sul rendimento. In una ricerca Il emerso che i problemi pi comuni in gruppi sottodimensionati erano lo scarso rendimento, la stanchezza, abbandoni per scarsa motivazione, abbandoni per scarse aspettative, l'omogeneit dei membri, il facile influenzamento reciproco. Per quelli sovradimensionati erano la forma 9 THOMAs E.J. E FINK C.F. Effcts of group size. In HARE E.F. BORGA1'TA E BALEs R. F. Small groups. New York, Knopf, 1965. 10 NEIL J. SMELSER, Manuale di Sociologia, Il Mu lino  Prentice Hall International, Bologna 1995. 11 CINI M., MORELAND R.L. E LEWINE LM., Gronp sitting levels and response to prospective and new members, in "Journal of Personality and soical Psyehology", 65, 1993. in Manuale di Psicologia Sociale, a cura di L. ARCURL II Mulino, Bologna, 1995. FICK Psicologia zione di sottogruppi, la disorganizzazione e la rivendicazione da parte dei membri di maggiori attenzioni da parte del leader. Le norme Qualsiasi organizzazione, anche se pic cola, ha necessit di stabilire dei principi e delle regole comportamentali. Quando l'interazione diviene costante, quando gli i=2 !Qpz4cV]123>.59C826$<Ju/;>UYߚ߲߲ߚߚߚߚߚߚCJOJQJo(5mHCJOJQJo(6mHCJOJQJo(6mHCJOJQJo(mHCJOJQJo(56mHCJOJQJo(5mHCJ OJQJo(mHCJ OJQJo(mHCJOJQJo(6mHCJOJQJo(mH858XakS&$422&#$,0+Db/.5$8&#$,0+Db/.5$f<&#$,0+Db/.5$8;&#$,0+Db/.$24&#$+ +D|"/.$62&#$+ +D|"/.4$22 &#$ +9O+D/.ndividui comunicano tra loro, quasi ine vitabilmente, all'interno del gruppo si d vita ad un complesso pi o meno articola to di norme: la disciplina, i premi, 'il pas saggio a titolare della squadra, la forma zione di un equipaggio. Cos, capita sem pre pi spesso di vedere affissi agli in gressi degli alaggi o delle palestre, deca loghi che illustrano quali sono i compor tamenti ritenuti desiderabili da quelli in desiderati: lavare le imbarcazioni dopo l'uscita, rientrare prima del tramonto, ecc"NWoooo$22 T&#$ +D/.$22 s&#$ +D/.$22 &#$  F+D/.'$22 t&#$8) +D/.4$22 &#$N+9-+D/. . Queste prescrizioni sono estremamente funzionali alla vita della squadra e rispec chiano il modo di vedere le cose, perch le norme hanno il compito per 1' appunto di dare stabilit, omogeneit e prevedibi lit circa il comportamento di membri. Anche se queste pressioni spingono le persone verso comportamenti uniformi, nel gruppo c' sempre spazio per l'e spressione individuale e nello sport tale possibilit dovrebbe essere sempre ga rantita. L'allenatore spesso impegnato a mediare tra esigenze individuali e quel le collettive proprio in ragione di quel Lo status e il ruolo desiderio che muove gli individuo nello sport: la realizzazione di se stesso. Esiste in ogni squadra sportiva, 1'ele Che cosa esattamente una norma? mento che gode di maggior credito presso una scala di valori che definisce atteg l'allenatore, o colui che vittima quasi co giamenti e comportamenti accettabili (e inaccettabili) per gli atleti, ed alcune volte anche per 1' allenatore. Le norme specificano, in maniera pi)T~+W(U~ Fl$22 T&#$ +D/. o meno dettagliata, determinate regole concernenti il modo in cui gli individui dovrebbero comportarsi e costituiscono la base di aspettative reciproche tra i membri del gruppo. Le norme in questo senso, assolvono due funzioni fondamentali: Funzione individuale. Rappresentano per ogni membro un sistema di riferimento grazie al quale potersi orientare fra gli atteggiamenti, le aspettative e i comportamenti che vengono accettati da parte degli altri membri; cosa fare ad esempio per avere attenzione e consenso dall'allenatore. Funzione sociale. Se le norme fungono come punti di riferimento per 1' atleta preso singolarmente, dall'altro, esse contribuiscono a regolare 1' esistenza sociale e di conseguenza aiutano a coordinare le attivit dei membri del gruppo 12. Un segno che indica in modo evidente la presenza di norme l'esistenza di una certa uniformit negli atteggiamenti o nel comportamento dei membri del gruppo. Vi sono altri fattori che spingono gli individui al conformismo: secondo alcuni, sufficiente che un gruppo abbia un obiettivo chiaramente definito per produrre una certa omogeneit di azione. Il secondo fattore che spinge verso l'uniformit rappresentato dal bisogno di approvazione che nasce dal desiderio di non sembrare diversi: colui il quale tende ad assumere comportamenti polarizzati rispetto a quelli del gruppo, finir prima o poi ad avere una posizione marginale. CANOA RICERCA N. 51 12 R. BaowN, Psicologia ,sociale dei gruppi, Il Mulino, Bologna. 1990. Psicologia stante delOwl z$/22&#$+D/.$/22&#$ +D /.$=6&#$ +D /.$22 &#$ 6+D/. $22 I &#$ 0 +D/. le burle dei compagni. Se si osservano con attenzione i comportamenti degli atleti, si noter che, ad alcuni sono consentite certe cose, (fare ritardo agli allenamenti, usare la pagaia migliore, ecc.) mentre ad altri no. I primi in pratica, godono di una posizione di vantaggio rispetto agli altri. Il concetto di status si riferisce per l'appunto alla posizione che una persona occupa in un gruppo sociale e alla valutazione di tale posizione in una scala di prestigio. Sono con siderati centrali, nell'assegnazione di queste posizioni, due indicatori: " La tendenza da parte di chi occupa uno status elevato a intraprendere e promuovere iniziative (in termini di attivit e idee) che vengono continuate dal gruppo: " Una valutazione consensuale del prestigio connesso ad un certo sta 0}e$H@&#$   +D#/.$P2&#$   +D#/.8$22 p&#$  +D/.'$/22&#$6+D/.$22 &#$ 9+D/.$/22&#$+D/.tus 13. Ma come si produce status in un gruppo? Esistono dei comportamenti che vengono valutati positivamente dai membri della squadra, e che forniscono, a chi li mette in atto, un credito. Innanzitutto: " Aiutare il gruppo a raggiungere i propri obiettivi; " Sacrificarsi a favore del gruppo; " Adeguarsi alle regole comportamentali che vigono al suo interno. Il ruolo invece, pu essere definito come un insieme di aspettative condivise circa il modo in cui dovrebbe comportarsi un individuo. L'allenatore che esprime un giudizio o un apprezzamento nei confronti di un atleta "ti sei comportato con tenacia in questa gara, bravo!" probabilmente non 13 Manuale di Psicologia sociale, a cura di L. AKcuRt. Il Mulino. Bologna, 1995, p. 370. 22 molto distante dal credere che 1' atleta un tipo "grintoso" e l'atleta di converso, gratificato per il co0x8BoW$3KK&#$   +D#/.$3fC&#$   +D#/.$32C&#$   +D#/.$3JG&#$   +D#/.$3jG&#$   +D#/.$*D?&#$   +D#/.$*N?&#$   +D#/.mmento positivo, comincer a convincersi di essere "grintoso" e forse assumer quegli atteggiamenti tipici del "duro!" calandosi cos nella parte (il ruolo). I ruoli svolgono anche un altro importante compito. Contribuiscono a definire l'identit. E in funzione della intensit avvertita rispetto al proprio ruolo che molti atleti definiscono il loro impegno. Il capitano della squadra ad esempio, un ruolo certamente di prestigio, ma allo stesso tempo pi impegnativo per chi lo assolve. Gli allenatori pYcpNW:O , `dn0Lx#7:Yfi3>owսսսսճߧսսս՝սսՓ󝓝սսսCJ OJQJo(mHCJOJQJo(mHCJOJQJo(6mHCJ OJQJo(mHCJOJQJo(6mHCJOJQJo(5mHCJOJQJo(mHCJOJQJo(mHCJ OJQJo(mHCJOJQJo(6mH:i accorti. giocano spesso su tale " entimento. investendo ~_li atleti di ruoli e responsahilit in modo da ottenere da e1 maggiore sforzo nell'attivit sporti a. In questo articolo abbiamo esaminato gli aspetti strutturali del gruppo sportivo. opportuno a questo punto chiarire che gli elementi formanti la struttura (la dimensione, le norme, lo status, il ruolo e il leader) non vanno visti come fattori "statici" immutabili nel tempo, bensi come elementi dotati comunque di dinamismo interno, le regole possono variare, la squadra pu crescere di numero come diminuire, cos come l'allenatore pu cambiare attivit. Si tratta di valutare la struttura nel breve periodo e considerare questa rete come l'impalcatura sulla quale si regge l'intera squadra sportiva e, all'interno della quale, gli atleti entrano in competizione per il posto in squadra, vivono insieme ai compagni le vittorie e le delusioni che lo sport inevitabilmente riserva. Per tutti questi aspetti, la cui natura fondamentalmente dinamica, rinviamo i lettori alla seconda parte di questa esposizione. CARMINE MARI Laureato in Sociologia Allenatore di Olimpica di II categoria Docente Corsi Allenatori FICK FICK Psicologia Canoa Ricerca 1998 GLI ARTICOLI Marzo 1998  N. 48 Quale allenatore: analisi della evoluzione del ruolo e dello status tecnico in una societ di canoa ALVARo FONTANELLA Canoa Polo: dall'allena7$&kY$&#$- 0+Dc+/.$2h&#$- 0+Dc+/.$Mt&#$- 0+Dc+/.$L^&#$- 0+Dc+/.&$22 &#$ 9K+D/.8$322&#$ 1+D/.$3FA&#$   +D#/. */01<=PQ{$E &#$(   +D./.$&#$(   +D./.$2  &#$(   +D./. $22 &#$S+ 9(+D/.$K2 &#$- 0+Dc+/. mento alla tattica ANDREA DONZELLI Canoa Slalom: l'insegnamento dei fondamentali verso la costruzione di un curriculum formativo CLAUDIO ALLEVI, GIOVANNI CASTELLI Incidenza dei sovrappesi sulla prestazione finale dei canoisti RICCARDO MASOTTO, CLAUDIO GHELARDINI, GIUSEPPE GERNONE Giugno 1998  N. 49 L'abbandono precoce LAURA BENTIVOGLIO, GRAZIANO GALLIZIA Canoa Polo: tecnica della canoa e della pagaiata GIORGIO CODELUPPI, CRISTIAN APRILE Settembre 1998  N. 50 La paura e l'ansia nella canoa AMEDEO MAINQ^_r#$m:$?&#$(   +D./.:$? )&#$(   +D./.:$?&#$(   +D./.$;M&#$(   +D./.$&#$(   +D./.9$ 4 &#$(   +D./. $'x*/01<=PQ^_r#$ݽsi_si_siUsiCJOJQJo(mHCJOJQJo(mHCJOJQJo(mHCJOJQJo(5mHCJ-OJQJo(mHCJOJQJo(mHCJOJQJo(5mHCJ!OJQJo(mHCJ OJQJo(mHCJ OJQJo(mHCJ OJQJo(5mHCJOJQJo(mHCJOJQJo(mHCJOJQJo(6mHCJOJQJo(5mHCJOJQJo(mH!ARDI Ho paura: la paura dei bambini alla prima esperienza in canoa EMANUEL PETROMER Paura di giocare MILCo TAGLIABUE E SONIA SCAIOLI Caratteristiche di personalit nei velocisti di alto livello LUCIA CATELANI, MARCO GUAZZINI Dicembre 1998  N. 51 Campionati del Mondo  Szeged 1998 CENTRO STUDI RICERCA E FORMAZIONE Gruppo e dinamiche psicosociali nello sport  Parte I CARMINE MARI CANOA RICERCA N. 51 23  FEDERAZIONE ITALIANA CANOA KAYAK Viale Tiziano, 70  00196 Roma Tel. 36858122/36858215  Tlx 60Dij}}}$8  &#$(   +D./.:$= &#$(   +D./.$>t {&#$(   +D./.$&#$(   +D./.;$> `&#$(   +D./.DUVg@A}}}:$2, &#$(   +D./.:$7g &#$(   +D./.;$7  &#$(   +D./.$&#$(   +D./.:$8p &#$(   +D./. OAR~1\N~1.51\Canoa Ricerca N. 51_Pic11.tif rSװ:G̨eyP[yzqSװ:G̨eyP[(o#0$.$.  @ @       L, ~20648  Fax 36858171 CONSIGLIO FEDERALE PRESIDENTE Francesco CONFORTI VICE PRESIDENTI Giuseppe MAZZA, Luciano BUONFIGLIO CONSIGLIERI Gaetano BELLANTUONO, Vittorio CIRINI, Nicola COGLIANDRO, Epifanio Daniele INSABELLA, Ettore IVALDI, Giuseppe LO CASCIO, Ernesto MELONI, Adelfi SCAINI SEGRETARIO GENERALE Claudio TOMASSINI BARBAROSSA COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI Presidente: Bianca STEINLEITNER Componenti: Mario CALAZIO. Pasquale GRAZIANO. Giorgio MASSI. Mariano RAVAZZOL0 PROCURATORE FEDERALE Valerio CELEAwhh)$22 T&#$ +D/.$22 &#$ +D/.&#$ 9+D/.$62  &#$(   +D./.$&#$(   +D./.:$6] &#$(   +D./. )4GWz{}}}}}'$62 &#$ G+D0 /.$&#$ G+D0 /.'$:v  &#$ G+D0 /.'$22 k&#$ +Dp/.$22 > &#$ gq +D/. 0DijDUVg@Aw)4GWz{2Pp뜐|CJOJQJo(mHCJOJQJo(mHCJOJQJo(5mHCJOJQJo(mH jZUCJ OJQJo(mHCJ OJQJo(mHCJOJQJo(mHCJOJQJo(mHCJOJQJo(5mHCJOJQJo(6mHCJOJQJo(mHCJOJQJo(mH/STI GIUDICE UNICO SPORTIVO Giuseppe RECCHIA COMMISSIONE GIUSTIZIA E DISCIPLINA Presidente: Giovanni COSTA Componenti: Giovanni ALINARI. Roberto DESPUCCHES COMMISSIONE D'APPELLO FEDERALE Presidente: Francesco BUDA Componenti: Francesco DORIA, Fabrizio MODONI DIREZIONE ARBITRALE Presidente: Marcello BRUGNONI Consiglieri: Francesco BEDINI, Vittorio CELLETTI, Riccardo LANDRA COMITATI REGIONALI FICK COMITATO REGIONALE PIEMONTE Presidente: Alvise POGGIO Corso Stati Uniti, 10  10128 Torino COMITATO REGIONAL2OPp-kk'$36  &#$ C +D{/.$&#$ C +D{/.'$22  &#$ C +D{/.'$2 P&#$ G+D0 /.$&#$ G+D0 /.'$6  &#$ G+D0 /. -Pk7iyz}$I 6 &#$ "+DZ/.'$? @&#$ "+DZ/.'$D &#$ "+DZ/.$&#$ "+DZ/.'$C2 &#$ "+DZ/.E LIGURIA Presidente: Renata VIACAVA Via Malta, 2/9  16121 Genova COMITATO REGIONALE LOMBARDIA Presidente: Egidio CAMERA Via Piranesi, 44/b  20137 Milano COMITATO REGIONALE VENETO Presidente: Antonio DAL SANTO San Marco, 3927 c/o Del. Reg. CONI  30124 Venezia COMITATO REGIONALE FRIULI V GIULIA Presidente: Maurizio SERVADEI Stadio Nereo Rocco  Via dei Macelli, 5  34148 Trieste COMITATO REGIONALE EMILIA ROMAGNA Presidente: Pietro COZZINI Casella Postale  41010 Freto COMITATO REGIONALE SARDEGNA Presi %CDa{}'$3 i&#$ "+DZ/.'$2 J &#$ "+DZ/.'$<  &#$ "+DZ/.'$;/  &#$ "+DZ/.$&#$ "+DZ/.dente: Gaspare CUTTAIA Via Sonnino, 208  09127 Cagliari COMITATO REGIONALE TOSCANA Presidente: Franco BATTAGLINI Via G. Orsini, 10 c/o BATTAGLINI  50126 Firenze COMITATO REGIONALE MARCHE Presidente: Dino CURZI c/o Dino Curzi  Via Ottaviani, 71  61020 Mercatale COMITATO REGIONALE UMBRIA Presidente: Gio; anni SPELLI Via Martiri dei Lager 65  06100 Peru" _ia COMITATO REGIONALE LAZIO Prt sr1 n." , : Claudio JCHERMT V is Cre ,J9:}}}'$I(  &#$4~ +D(/.'$I @&#$4~ +D(/.$&#$4~ +D(/.'$Q2 &#$4~ +D(/.'$3 i&#$ "+DZ/." cenzio. ; 4  t wl19 " Roma COMITATO REGIONALE CANIPANIA Pre~rdtntt: GsztsnoSGURA Piazzale Tecchio. 1  80126 Napoli COMITATO REGIONALE CALABRIA Presidente: Gosanni FRANCONERI c/o CIRCOLO NAS TICO REGGIO  Via Pentimele, 14 89127 Reggio Calabria COMITATO REGIONALE PUGLIA Presidente: Giuseppe ALBA Via Nicola Pende, 23  70124 Bari COMITATO REGIONALE SICILIA Presidente: Giulio CERRI Via Emanuele III, trav. 6, n. 2  98035 Giardini Naxos DELEGATO ELCK PA. BOLZANO Delegato: :Us  & D     : ; '$F [ &#$4~ +D(/.'$F / &#$4~ +D(/.'$E]&#$4~ +D(/.$&#$4~ +D(/.'$E  &#$4~ +D(/.p|-P\kw%7Dy CDam ,89:Ua & 2     ; Y e       3 ? L CJ OJQJo(mHCJOJQJo(mHCJOJQJo(mHCJOJQJo(5mHCJOJQJo(mHCJOJQJo(6mHK; Y r     3 M o p     '$: J&#$4~ +D(/.'$>N  &#$4~ +D(/.'$>&#$4~ +D(/.$&#$4~ +D(/.'$GK  &#$4~ +D(/.Antonio AGOSTINI Via J. Kofler, 15  39049 Vipiteno DELEGATO REGIONALE VALLE D'AOSTA Delegato: Marilena VOYAT Via Arberaz, 31  11023 Chambave  Aosta DELEGATO REGIONALE ABRUZZO Delegato: Sandro BERNABEI Via G. Rossini, 13  65121 Pescara COMITATO RI.C.K. P.A. TRENTO Presidente: Bruno ZUCCHELLI Via Linfano, 57  38069 Torbole del Garda FICK   4 5 V o        + }}<$3 r &#$4~ +D(/.'$2 l &#$4~ +D(/.'$7 [ &#$4~ +D(/.$&#$4~ +D(/.'$:  &#$4~ +D(/.L o p      5 V `       Z [ CJ OJQJo(mHCJOJQJo(6mHCJOJQJo(5mHCJ OJQJo(mHCJOJQJo(mH+ U Z [ '$22 &#$S+9(+D/.<$3 r &#$4~ +D(/.[ #1CM`ax~~lPP$DV &#$ $ +D/.$&#$ $ +D/.$B &#$ $ +D/.$22 H&#$ *{+D/.$22 H&#$ {+D/.$22  &#$   +D/.&#$e %t+Dt /. $4STyz$C2  &#$ $ +D/.$@$  &#$ $ +D/.$?U &#$ $ +D/.$&#$ $ +D/.z(1C{__$22 &#$3M!+D/.$22 &#$"+D/.$22 N&#$&4+D/.$22 &#$ 9+D/.$2 &#$ $ +D/.$:&#$ $ +D/.CJmu]K$&#$   +D/.$ &#$   +D/.$22 B&#$!u+D/.$22 &#$:*0+D/.$22&#$. +Dk/.$22 2 &#$44+D/.$22 &#$;*I++D/.#1CMaxSTyz(14CJm ƼƼƲХƏƃƏyoeCJOJQJo(mHCJ OJQJo(mHCJOJQJo(mHCJOJQJo(6mHCJOJQJo(6mHCJ OJQJo(mHCJOJQJo(56mHCJOJQJo(mHCJOJQJo(mHCJOJQJo(mHCJOJQJo(5mHCJOJQJo(mHCJYOJQJo(mHCJ%OJQJo(mH jU' qoo$? ] &#$   +D/.$CA&#$   +D/.$2G&#$   +D/.$J2&#$   +D/.$&#$   +D/.$H;&#$   +D/. w_k$.22&#$ P +D&/.$.H:&#$ P +D&/.$.G6&#$ P +D&/.&#$ P +D&/.$&#$ P +D&/.$N&#$ P +D&/.&#$ c9!+D/. _.:&h$22&#$  +D/.$22 &#$!U+D/.$22 I &#$  | +D/.$22 &#$( +D/.&#$+8Z+D/.$.B@&#$ P +D&/. & /JKgU$&#$/q%+D/.$72&#$/q%+D/.$22 &#$ 9+D/.$7<&#$ g'+D/.$22&#$ g'+D/.$22 + &#$ r%^ +D/.$><&#$  +D/. ),: JKRv!w!x!!!!tj`jVjjCJOJQJo(mHCJ OJQJo(mHCJOJQJo(mHCJOJQJo(56mHCJOJQJo(5mHCJ+OJQJo(5mHCJOJQJo(5mHCJOJQJo(56mH j"9UCJOJQJo(mHCJOJQJo(6mHCJOJQJo(mHCJOJQJo(5mH j5UCJ OJQJo(mHCJOJQJo(56mH!Kv!w!x!!!!B"""#E#r##rr$22 &#$1J+D/.$22  &#$   +DE/.$7= &#$   +DE/.$22 &#$  +D/.$26&#$/q%+D/. #%%&P')\)*oW$ 72&#$ +D!/.$ ;=&#$ +D!/.$6;&#$ +Dx$/.$:4&#$ +Dx$/.$95&#$ +Dx$/.$86&#$ +Dx$/.$22&#$ +Dx$/.*+- ------ .vZ$22 &#$( +D/.&#$+-9+D/. $22 &#$C+9(+D/.$ 28&#$ +D!/.$&#$ +D!/.$ :5&#$ +D!/.$ 96&#$ +D!/. .///00112qY$)22&#$ t*+D /.$22 3&#$ w(f+D/.$);<&#$  +D/.$)27&#$  +D/.$&#$  +D/.$);7&#$  +D/.$);2&#$  +D/.22W3X3334566q_$&#$ +D[+/.$ <2&#$ +D[+/.$ 72&#$ +D[+/.$<2&#$ +D[+/.$22 &#$ 9+D/.$)22&#$ t*+D /.$&#$ t*+D /. 6\7$8%899&:':(:*:9:v$22 &#$  +D/.&#$ 8Z+D/.$ 7E&#$ +D[+/.$ 26&#$ +D[+/.$&#$ +D[+/.$ <6&#$ +D[+/. 9::/;;W<>??o]$&#$ f)+D/.$$65&#$ f)+D/.$$22&#$ +DJ/.$$39&#$ +DJ/.$66&#$ +DJ/.$62&#$ +DJ/.$22&#$   +DH/.!!!!"("##)#) -+------- .//0011122X3c33366%84899&:':(:):*:9:>>?? A,ACC=FvFwFFFCJOJQJo(6mH j`?UCJ OJQJo(mHCJOJQJo(6mHCJOJQJo(56mH jA<UCJ OJQJo(mHCJ OJQJo(5mHCJOJQJo(6mHCJOJQJo(mHCJOJQJo(5mH8?@ ABC=FvFwFo]$&#$8C3+D/.$3R&#$8C3+D/.$22&#$6}#+D /.$22&#$7+D/.$22&#$<+D /.$22&#$; +D/.$$22&#$ f)+D/.wFFFFFFFF I IhV$&#$* +Dr+/.$59&#$* +Dr+/. $22 &#$ 9+D/.$22 &#$( +D/.&#$+39+D/. $22 &#$]+9+D/.$22&#$8C3+D/. I_I6K7KTMMNNOucK$67&#$  +Dd+/.$&#$  +Dd+/.$?2&#$  +Dd+/.$?3&#$  +Dd+/.$ 2;&#$* +Dr+/.$&#$* +Dr+/.$ 92&#$* +Dr+/.$ 9B&#$* +Dr+/.OKQLQ8SSSSSSSe$22 &#$  +D/.&#$; + +D /.&#$  9+D/.$8>&#$  +Dd+/.$25&#$  +Dd+/.$&#$  +Dd+/.$26&#$  +Dd+/. SWWmX,Z[[\]{cK"$22&#$ Q7k +D/.!$ 29&#$= +D/.$&#$= +D/.!$ A;&#$= +D/.!$<2&#$= +D/.!$7A&#$  +D/.$&#$  +D/.!$22&#$  +D/.FFFFFFFFF II7KBKMMNNLQRQSSSSSSSSS[[\]!]"]#]$]%]4]K^g^h^o^p^wkCJOJQJo(6mHCJOJQJo(5mHCJOJQJo(56mH jotUCJOJQJo(6mHCJOJQJo(mH jHU jnEUCJOJQJo(6mHCJOJQJo(6mHCJOJQJo(56mH jBUCJ OJQJo(mHCJ OJQJo(5mHCJOJQJo(mH*]!]"]#]%]4]'^K^g^h^hV$&#$ +D/.$$B  &#$ +D/.!$22&#$  +D/.!$22&#$   +DD/.#$22 &#$( +D/.&#$+59Z+D/. $22 &#$X+9#+D/. h^,___7a\aebfbducK%$22&#$+D/.$&#$+D/.!$U6&#$+D/.!$22&#$:r +D/.!$2<&#$ +D/.$&#$ +D/.!$72&#$ +D/.!$36&#$ +D/.ddddd eee!e"e#e/e`N$$ֈC [3( $$&#$ 8)) +D/.$&#$ 8)) +D/.$$( $$&#$ 8)) +D/. /eDeLeUeWeXeceueeeeew$&#$ 8)) +D/.N$$ֈC [3( $$&#$ 8)) +D/.$$&#$ 8)) +D/. eeeeeeeeeHC$$rC 3( $&#$ 8)) +D/.$$&#$ 8)) +D/.N$$ֈC [3( eeeeeeef fffffwN$$ֈC [3( $$&#$ 8)) +D/.$&#$ 8)) +D/.$$&#$ 8)) +D/. fff*f1f9fAfDfMfTfww$$&#$ 8)) +D/.$$&#$ 8)) +D/.$&#$ 8)) +D/.N$$ֈC [3(  TfUf_fqfrf}ffffll$$&#$ 8)) +D/.$&#$ 8)) +D/.$$&#$ 8)) +D/.Y$$֞C [3( fffffff$&#$ 8)) +D/.$$&#$ 8)) +D/.Y$$֞C [3( ffffffff$$&#$ 8)) +D/.$&#$ 8)) +D/.$$&#$ 8)) +D/.C$$rC 3( fffffgggw$$&#$ 8)) +D/.$$&#$ 8)) +D/.$&#$ 8)) +D/.N$$ֈC [3( ggggg"g*g3g9gwww$$&#$ 8)) +D/.$$&#$ 8)) +D/.$&#$ 8)) +D/.N$$ֈC [3( 9g:gIg[g\gggsg~ggll$$&#$ 8)) +D/.$&#$ 8)) +D/.$$&#$ 8)) +D/.Y$$֞C [3( gggggggg$&#$ 8)) +D/.$$&#$ 8)) +D/.Y$$֞C [3( ggggggggw$$&#$ 8)) +D/.$&#$ 8)) +D/.$$&#$ 8)) +D/.N$$ֈC [3( ggggggggw$$&#$ 8)) +D/.$$&#$ 8)) +D/.$&#$ 8)) +D/.N$$ֈC [3( p^__\akaebfbccddddd!e"eWeXeceeeeeeefffAfDfTfUf_ffffffffgg9g:gIgggggggggg h h hƺCJ OJQJo(mHCJ OJQJo(mHCJOJQJo(mHCJOJQJo(6mHCJOJQJo(5mHCJOJQJo(56mHCJOJQJo(mHCJOJQJo(6mHCJOJQJo(mH8ggg h h hh*h\hfRR$$&#$  7 +D/.($22 &#$  +D/.$22 &#$ 9+D/.&#$ 8)) +D/.N$$ֈC [3( \h]h^hdhkhrhyhhh$$&#$  7 +D/.$$&#$  7 +D/.$$&#$  7 +D/.$&#$  7 +D/."$$0M6 hhhhhhhhhlXlXX$$&#$  7 +D/.$$&#$  7 +D/.$$&#$  7 +D/.$&#$  7 +D/.Y$$֞M jF6 hhhhhhhhhll$$&#$  7 +D/.$&#$  7 +D/.$$&#$  7 +D/.Y$$֞M jF6 hhi i iiiill$$&#$  7 +D/.$&#$  7 +D/.$$&#$  7 +D/.Y$$֞M jF6 i i+iBiCiJiKiw$$&#$  7 +D/.$&#$  7 +D/.$$&#$  7 +D/.N$$ֈM F6 KiLiMiZi[idieifi?C$$rM F6 $$&#$  7 +D/.$$&#$  7 +D/.$&#$  7 +D/.C$$rM F6 figisiziiiiiiiiicN$$ֈM F6 $$&#$  7 +D/.$$&#$  7 +D/.$$&#$  7 +D/.$&#$  7 +D/. iiiiiiiiiww$$&#$  7 +D/.N$$ֈM F6 $&#$  7 +D/.$$&#$  7 +D/.iijjj$j%j&j$$&#$  7 +D/.$&#$  7 +D/.$$&#$  7 +D/.C$$rM F6 &j'j(j5j6j?j@jAjw$$&#$  7 +D/.$$&#$  7 +D/.$&#$  7 +D/.N$$ֈM jF6 AjBjCjOjZjljuj{j|jjjjwccc$$&#$  7 +D/.$$&#$  7 +D/.$$&#$  7 +D/.$&#$  7 +D/.N$$ֈM jF6  jjjjjjjjjjww$$&#$  7 +D/.N$$ֈM jF6 $&#$  7 +D/.$$&#$  7 +D/. jjjkkkk k$$&#$  7 +D/.$&#$  7 +D/.$$&#$  7 +D/.C$$rM F6  k k kkk"k#k$k%k&k2k9kwc$$&#$  7 +D/.$$&#$  7 +D/.$$&#$  7 +D/.$&#$  7 +D/.N$$ֈM jF6  9kBkKkTk[k\kfkxkykkk~jjXj$&#$  7 +D/.$$&#$  7 +D/.Y$$֞M jF6 $$&#$  7 +D/.$$&#$  7 +D/. kkkkkkkkkkll$$&#$  7 +D/.Y$$֞M jF6 $&#$  7 +D/.$$&#$  7 +D/. kkkkkkkkw$$&#$  7 +D/.$&#$  7 +D/.$$&#$  7 +D/.N$$ֈM F6 kkkkklllw$$&#$  7 +D/.$$&#$  7 +D/.$&#$  7 +D/.N$$ֈM jF6 l l lGlHlNlUl\lklvbbNN$$&#$ \'7 +D/.$$&#$ \'7 +D/.$&#$ \'7 +D/.$22&#$ &+D/.&#$  7 +D/.N$$ֈM jF6 kltlulvllllllww$$&#$ \'7 +D/.$&#$ \'7 +D/.N$$ ֈH F6 $$&#$ \'7 +D/.llllllllw$$&#$ \'7 +D/.$&#$ \'7 +D/.$$&#$ \'7 +D/.N$$ ֈH F6 lllmm mmmw$$&#$ \'7 +D/.$&#$ \'7 +D/.$$&#$ \'7 +D/.N$$ ֈH F6       !"#$%&'()*+,-./0123456789:;<=>?@ABCDEFGHIJKLMNOPQRSTUVWXYZ[\]^_`abcdefghijklmnopqrstuvwxyz{|}~mm#m;mvEvMvTvUvll$$&#$ f' +D/.$&#$ f' +D/.$$&#$ f' +D/.Y$$֞C [8 UvVvWvcvlvmvvvwv$$&#$ f' +D/.$&#$ f' +D/.Y$$֞C [8 wvxvvvvvvvw$$&#$ f' +D/.$&#$ f' +D/.$$&#$ f' +D/.N$$ֈC [8 vvvvvvvvw$$&#$ f' +D/.$$&#$ f' +D/.$&#$ f' +D/.N$$ֈC [8 vvvvvvvvvwwww$$&#$ f' +D/.$$&#$ f' +D/.$&#$ f' +D/.N$$ֈC [8 vvwwww"w)w*w+w,w6w?wlll$$&#$ f' +D/.$&#$ f' +D/.$$&#$ f' +D/.Y$$֞C [8  ?w@wIwJwKwVwmwswtwuww$$&#$ f' +D/.N$$ֈC [8 $$&#$ f' +D/.$&#$ f' +D/. uwvwwwwwwwwwwwwww$$&#$ f' +D/.$$&#$ f' +D/.$&#$ f' +D/.C$$rC [8  wwwwwwwww$&#$ f' +D/.$$&#$ f' +D/.$$&#$ f' +D/.N$$ֈC [8 wwwxxxxx&xHC$$rC 8 $$&#$ f' +D/.$&#$ f' +D/.N$$ֈC [8 &x=x>xExFxGxHxIxVxWxaxbxcxwN$$ֈC [8 $$&#$ f' +D/.$&#$ f' +D/.$$&#$ f' +D/. tttttuuCuDu|u}uuuuuuuuuvvUvVvwvxvvvvvvv*w+wJwKwuwvwwwwwwwxxGxHxcxexyx|x}x~xxxxǽCJOJQJo(56>*mHCJOJQJo(56mHCJ OJQJo(mHCJ OJQJo(mHCJ OJQJo(5mHCJOJQJo(5mHCJOJQJo(5mHCJOJQJo(mHCJ OJQJo(mH7cxdxex|x}x~xxxdR$&#$   +D/.$2p }&#$   +D/. $22  &#$ 9 +D/.&#$ f' +D/.N$$ֈC [8 xxx{{||h}}~2~aaaaa!$92 I &#$   +D/.!$82 N &#$   +D/.!$I2 {&#$   +D/.!$S2 &#$   +D/.$&#$   +D/.$$$  &#$   +D/. 2~rOC$$rD $$&#$ :& +D/.$&#$ :& +D/.$$ $$&#$ :& +D/.!$O8 &#$   +D/. $&#$ :& +D/.C$$rD $$&#$ :& +D/.$$&#$ :& +D/.  -456BN^8$$\D $&#$ :& +D/.$$&#$ :& +D/.C$$rD NU^dem}~$&#$ :& +D/.$$&#$ :& +D/.C$$rD $$&#$ :& +D/. ˀ^8$$\D $&#$ :& +D/.$$&#$ :& +D/.C$$rD ˀҀۀ $&#$ :& +D/.$$&#$ :& +D/.C$$rD $$&#$ :& +D/. .456@L^8$$\D $&#$ :& +D/.$$&#$ :& +D/.C$$rD LU^dem}~$&#$ :& +D/.$$&#$ :& +D/.C$$rD $$&#$ :& +D/. Á+^8$$\D $&#$ :& +D/.$$&#$ :& +D/.C$$rD  xxx 56BNdemˀ 56@LdemÁ+-567FYbz{|CJOJQJo(mHCJOJQJo(mHCJOJQJo(5mHCJOJQJo(6mHCJ OJQJo(mHCJ OJQJo(mHCJOJQJo(mHCJOJQJo(5mHCJOJQJo(mH>+,-567Fz{|p^$&#$  7 +D/.$$6 $$&#$  7 +D/."$22 &#$' +D/.*$22  &#$ ?9 +Dy/.&#$ :& +D/.$$  ÂłC$$rN6 $$&#$  7 +D/.$$&#$  7 +D/. łƂς߂?C$$rN6 $$&#$  7 +D/.$&#$  7 +D/.$$&#$  7 +D/.C$$rN6 !28AG$$&#$  7 +D/.8$$\N6 $&#$  7 +D/.$$&#$  7 +D/. GHQabjkl?C$$rN6 $$&#$  7 +D/.$&#$  7 +D/.$$&#$  7 +D/.C$$rN6 lwŃ$$&#$  7 +D/.8$$\N6 $&#$  7 +D/.$$&#$  7 +D/. Ńƃσ܃SC$$rN6 $&#$  7 +D/.$$&#$  7 +D/.C$$rN6  !-4=C$$&#$  7 +D/.8$$\N6 $&#$  7 +D/.$$&#$  7 +D/.CDM]^fgh?C$$rN6 $$&#$  7 +D/.$&#$  7 +D/.$$&#$  7 +D/.C$$rN6 hs„$$&#$  7 +D/.8$$\N6 $&#$  7 +D/.$$&#$  7 +D/. „Ä˄ۄ܄?C$$rN6 $$&#$  7 +D/.$&#$  7 +D/.$$&#$  7 +D/.C$$rN6  '.7=$$&#$  7 +D/.8$$\N6 $&#$  7 +D/.$$&#$  7 +D/. =>DTU\]^?C$$rN6 $$&#$  7 +D/.$&#$  7 +D/.$$&#$  7 +D/.C$$rN6 ^iPQRy&#$  7 +D/.$$6 8$$\N6 $&#$  7 +D/.$$&#$  7 +D/. RņkC$$r@ $$&#$9 ~, +D /.$&#$9 ~, +D /.$$ $$&#$9 ~, +D /. ņΆІц؆n$&#$9 ~, +D /.$$&#$9 ~, +D /.C$$r@ $$&#$9 ~, +D /.$$&#$9 ~, +D /.)5<^8$$\@ $&#$9 ~, +D /.$$&#$9 ~, +D /.C$$r@  <EKLUefqrnn$&#$9 ~, +D /.$$&#$9 ~, +D /.C$$r@ $$&#$9 ~, +D /.$$&#$9 ~, +D /.rs‡^8$$\@ $&#$9 ~, +D /.$$&#$9 ~, +D /.C$$r@  ‡ˇчׇ҇nn$&#$9 ~, +D /.$$&#$9 ~, +D /.C$$r@ $$&#$9 ~, +D /.$$&#$9 ~, +D /. !"^M&#$9 ~, +D /.8$$\@ $&#$9 ~, +D /.$$&#$9 ~, +D /.C$$r@ |łƂGHklŃƃCDgh„Ä=>]^PRfoІцKLrsч҇ "9:;ɿCJ OJQJo(mHCJ OJQJo(mHCJOJQJo(5mHCJOJQJo(5mHCJOJQJo(mHCJOJQJo(mHF"9:;Jvv$$&#$  ) +D /.$&#$  ) +D /.$$( $$&#$  ) +D /."$22&#$  +D/.$22  &#$ 9 +D/. Ɉˈ̈܈QC$$r( $$&#$  ) +D /.$$&#$  ) +D /.C$$r(  %&$$&#$  ) +D /.C$$r( $$&#$  ) +D /.$&#$  ) +D /.&'1=ENTUbr\C$$r( $$&#$  ) +D /.$$&#$  ) +D /.8$$\(  rs{|}$$&#$  ) +D /.C$$r( $$&#$  ) +D /.$&#$  ) +D /.ʼnΉԉՉ\C$$r( $$&#$  ) +D /.$$&#$  ) +D /.8$$\(  #)*$$&#$  ) +D /.C$$r( $$&#$  ) +D /.$&#$  ) +D /.*+8Šw`N$&#$ < +D/.$$ $$&#$ < +D/.&#$  ) +D /.$$( $$&#$  ) +D /.8$$\( ŠȊ֊ߊ *g8$$\D 8$$\D $$&#$ < +D/.$$&#$ < +D/. *123>V\]^jU8$$\D $$&#$ < +D/.8$$\D $&#$ < +D/.$$&#$ < +D/. jv}$&#$ < +D/.C$$rD $$&#$ < +D/.$$&#$ < +D/. ًߋ^8$$\D $&#$ < +D/.$$&#$ < +D/.C$$rD  -.56$&#$ < +D/.$$&#$ < +D/.C$$rD $$&#$ < +D/.67BZ`abmy^8$$\D $&#$ < +D/.$$&#$ < +D/.C$$rD  $&#$ < +D/.$$&#$ < +D/.C$$rD $$&#$ < +D/.ʌ^8$$\D $&#$ < +D/.$$&#$ < +D/.C$$rD  "23>?$&#$ < +D/.$$&#$ < +D/.C$$rD $$&#$ < +D/.;J]ˈ̈܈&'TUb|}ʼnԉՉ#*+Šߊ 23V]^ً67Zab"?@CJOJQJo(mHCJOJQJo(mHCJOJQJo(6mHCJOJQJo(5mHCJOJQJo(6mHN?@Kcijkx֍ڍ^8$$\D $&#$ < +D/.$$&#$ < +D/.C$$rD  ڍۍ܍ˏ̏͏yh&#$ i1 +DO/.$2  &#$ i1 +DO/.+$a&#$ i1 +DO/.$&#$ i1 +DO/.,$y  &#$ i1 +DO/.&#$ < +D/.$$  ͏Տ֏׏2E^fssW0$22 7&#$j+DA/./$22 &#$v+D/.$ 22&#$ +D/.$22 ^&#$  +D/..$22 k&#$) +D/.-$E2  &#$ i1 +DO/. fܕ.[ږ3ZЗ!Lvǘ@l$22 R!&#$oT+D/.@cjkڍ܍ˏ͏Տ֏׏}2^fO^ɿ}}si}_S}CJOJQJo(5mHCJ OJQJo(mHCJOJQJo(mHCJ+OJQJo(mHCJOJQJo(mHCJOJQJo(5mHCJOJQJo(5mHCJ OJQJo(mHCJ OJQJo(5mHCJ OJQJo(mHCJOJQJo(mHCJOJQJo(mHCJOJQJo(mHCJOJQJo(5mHCJOJQJo(mHCJOJQJo(6mHę6Hk1$22 u&#$  +D/.$22 &#$ 9+D/.$22 P &#$ 6 +D/.$N2  &#$ 6 +D/.$22 R!&#$oT+D/. aRFu]2$*22&#$ -+Dj /.2$*87&#$ -+Dj /.$*22&#$ !+D /.$&#$ !+D /.$B&#$ !+D /.$32&#$  +D/.$25&#$  +D/.Fި8=>?ViQ$ ?7&#$5  +Dq&/.$ <2&#$5  +Dq&/.$ B5&#$5  +Dq&/.$27&#$5  +Dq&/.4$22 &#$N++9-+D/.3$!22&#$26+D/.$!22&#$' +Dv(/. ^aRTʟ)EV_}FΤ&;ŧΨި8>?`RV|ŭ;O8Bsϯ뽳ɳɳCJOJQJo(5mHCJ OJQJo(mHCJOJQJo(mHCJOJQJo(6mHCJOJQJo(6mHCJ OJQJo(mHCJOJQJo(5mHCJOJQJo(mHCJOJQJo(mH>;8ϯkO'$22 o&#$( +D/.6$22&#$  +D/.$22 &#$B 9+D/.5$ 2@&#$> 5+D/.&$ 22&#$> 5+D/.$ <:&#$5  +Dq&/.$ >5&#$5  +Dq&/.ElmnyommQ'$22 o&#$  +D/.'$)22&#$!5+D/.$)23&#$+Do$/.$)42&#$+Do$/.$)74&#$+Do$/.$)A3&#$+Do$/.$)32&#$+Do$/. y~p>oW$22&#$0 +Dh+/.&$!22&#$ 5+D /.$!24&#$  +Dp&/.$!74&#$  +Dp&/.$!52&#$  +Dp&/.$F9&#$  +Dp&/.$>=&#$  +Dp&/.UW *Qȵ<lmny~pҼռ'8>yhs;BV=ɽɽ߽߱߱CJOJQJo(6mH jwUCJOJQJo(5mHCJOJQJo(6mHCJ OJQJo(mHCJOJQJo(6mHCJOJQJo(mHCJOJQJo(mHCJOJQJo(5mH<B=pX!$B6&#$' +D/."$22&#$F 5 +D/.&#$Y  3+D/.'$22 &#$T+9'+D/.$!5K&#$0 +Dh+/.$!5;&#$0 +Dh+/.$!3<&#$0 +Dh+/.  QepcQ$&#$ +D /.7$Br &#$ +D /.$22 o&#$}( +D/.$22 &#$? 9+D/.!$ 23&#$' +D/.!$ <2&#$' +D/.!$ F7&#$' +D/.z4cdVu]!$22&#$+D/.$&#$+D/.7$< &#$+D/.%$4e@&#$ +D /.%$4a@&#$ +D /.%$42@&#$ +D /.!$4B2&#$ +D /.V123>.5i5$*22&#$ 6+Dz/.$*22&#$  +Dd(/.$78&#$  +Dd(/.#$22 u&#$  +D/.!$:9&#$+D/.!$63&#$+D/.=2 !Qpz4cV]123>.59C826$<Ju/;>UYߚ߲߲ߚߚߚߚߚߚCJOJQJo(5mHCJOJQJo(6mHCJOJQJo(6mHCJOJQJo(mHCJOJQJo(56mHCJOJQJo(5mHCJ OJQJo(mHCJ OJQJo(mHCJOJQJo(6mHCJOJQJo(mH858XakS&$422&#$,0+Db/.5$8&#$,0+Db/.5$f<&#$,0+Db/.5$8;&#$,0+Db/.$24&#$+ +D|"/.$62&#$+ +D|"/.4$22 &#$ +9O+D/."NWoooo$22 T&#$ +D/.$22 s&#$ +D/.$22 &#$  F+D/.'$22 t&#$8) +D/.4$22 &#$N+9-+D/. )T~+W(U~ Fl$22 T&#$ +D/.Owl z$/22&#$+D/.$/22&#$ +D /.$=6&#$ +D /.$22 &#$ 6+D/. $22 I &#$ 0 +D/. 0}e$H@&#$   +D#/.$P2&#$   +D#/.8$22 p&#$  +D/.'$/22&#$6+D/.$22 &#$ 9+D/.$/22&#$+D/.0x8BoW$3KK&#$   +D#/.$3fC&#$   +D#/.$32C&#$   +D#/.$3JG&#$   +D#/.$3jG&#$   +D#/.$*D?&#$   +D#/.$*N?&#$   +D#/.YcpNW:O , `dn0Lx#7:Yfi3>owսսսսճߧսսս՝սսՓ󝓝սսսCJ OJQJo(mHCJOJQJo(mHCJOJQJo(6mHCJ OJQJo(mHCJOJQJo(6mHCJOJQJo(5mHCJOJQJo(mHCJOJQJo(mHCJ OJQJo(mHCJOJQJo(6mH:7$&kY$&#$- 0+Dc+/.$2h&#$- 0+Dc+/.$Mt&#$- 0+Dc+/.$L^&#$- 0+Dc+/.&$22 &#$ 9K+D/.8$322&#$ 1+D/.$3FA&#$   +D#/. */01<=PQ{$E &#$(   +D./.$&#$(   +D./.$2  &#$(   +D./. $22 &#$S+ 9(+D/.$K2 &#$- 0+Dc+/. Q^_r#$m:$?&#$(   +D./.:$? )&#$(   +D./.:$?&#$(   +D./.$;M&#$(   +D./.$&#$(   +D./.9$ 4 &#$(   +D./. $'x*/01<=PQ^_r#$ݽsi_si_siUsiCJOJQJo(mHCJOJQJo(mHCJOJQJo(mHCJOJQJo(5mHCJ-OJQJo(mHCJOJQJo(mHCJOJQJo(5mHCJ!OJQJo(mHCJ OJQJo(mHCJ OJQJo(mHCJ OJQJo(5mHCJOJQJo(mHCJOJQJo(mHCJOJQJo(6mHCJOJQJo(5mHCJOJQJo(mH!0Dij}}}$8  &#$(   +D./.:$= &#$(   +D./.$>t {&#$(   +D./.$&#$(   +D./.;$> `&#$(   +D./.DUVg@A}}}:$2, &#$(   +D./.:$7g &#$(   +D./.;$7  &#$(   +D./.$&#$(   +D./.:$8p &#$(   +D./. Awhh)$22 T&#$ +D/.$22 &#$ +D/.&#$ 9+D/.$62  &#$(   +D./.$&#$(   +D./.:$6] &#$(   +D./. )4GWz{}}}}}'$62 &#$ G+D0 /.$&#$ G+D0 /.'$:v  &#$ G+D0 /.'$22 k&#$ +Dp/.$22 > &#$ gq +D/. 0DijDUVg@Aw)4GWz{2Pp뜐|CJOJQJo(mHCJOJQJo(mHCJOJQJo(5mHCJOJQJo(mH jZUCJ OJQJo(mHCJ OJQJo(mHCJOJQJo(mHCJOJQJo(mHCJOJQJo(5mHCJOJQJo(6mHCJOJQJo(mHCJOJQJo(mH/2OPp-kk'$36  &#$ C +D{/.$&#$ C +D{/.'$22  &#$ C +D{/.'$2 P&#$ G+D0 /.$&#$ G+D0 /.'$6  &#$ G+D0 /. -Pk7iyz}$I 6 &#$ "+DZ/.'$? @&#$ "+DZ/.'$D &#$ "+DZ/.$&#$ "+DZ/.'$C2 &#$ "+DZ/. %CDa{}'$3 i&#$ "+DZ/.'$2 J &#$ "+DZ/.'$<  &#$ "+DZ/.'$;/  &#$ "+DZ/.$&#$ "+DZ/. ,J9:}}}'$I(  &#$4~ +D(/.'$I @&#$4~ +D(/.$&#$4~ +D(/.'$Q2 &#$4~ +D(/.'$3 i&#$ "+DZ/.:Us  & D     : ; '$F [ &#$4~ +D(/.'$F / &#$4~ +D(/.'$E]&#$4~ +D(/.$&#$4~ +D(/.'$E  &#$4~ +D(/.p|-P\kw%7Dy CDam ,89:Ua & 2     ; Y e       3 ? L CJ OJQJo(mHCJOJQJo(mHCJOJQJo(mHCJOJQJo(5mHCJOJQJo(mHCJOJQJo(6mHK; Y r     3 M o p     '$: J&#$4~ +D(/.'$>N  &#$4~ +D(/.'$>&#$4~ +D(/.$&#$4~ +D(/.'$GK  &#$4~ +D(/.   4 5 V o        + }}<$3 r &#$4~ +D(/.'$2 l &#$4~ +D(/.'$7 [ &#$4~ +D(/.$&#$4~ +D(/.'$:  &#$4~ +D(/.L o p      5 V `       Z [ CJ OJQJo(mHCJOJQJo(6mHCJOJQJo(5mHCJ OJQJo(mHCJOJQJo(mH+ U Z [ '$22 &#$S+9(+D/.<$3 r &#$4~ +D(/.[  0/ =!3 "#- $% 0/ =! "# $% 0/ =![ "#m $% 0/ =!R "# $% 0/ =!O "# $% 0/ =! "#{ $% 0/ =!Z "#l $% 0/ =! "#v $% 0/ =![ "# $% 0/ =!h "#| $% 0/ =!r "#y $% 0/ =![ "# $% 0/ =! "#e $% 0/ =!Y "#m $% 0/ =! "# $% 0/ =!b "# $% 0/ =! "#k $% 0/ =!a "# $% 0/ =!' "# $% 0/ =!Z "# $% 0/ =! "#s $% 0/ =!Y "#d $% 0/ =! "# $% 0/ =! "#k $% 0/ =! "#k $%8|V\!BcƲ)Jkγ1Rsִ !Fp^ hm tx|;@^=YpL [ +048=DHMSVzC _&K#* .269:?wF IOS]h^d/eeefTffffg9ggggg\hhhhiKifiii&jAjjj k9kkkklklllmDm_mmn,n|nnodoooopwppp9qeqqqqrIrrrr(sCst/u|uuuuvUvwvvvv?wuwww&xcxx2~Nˀ L+łGlŃCh„=^Rņ<r‡"&r*Š*j6?ڍ͏fFyV5 0QA-:;  + [ = [(`(NormalmH o(<A@<Default Paragraph Font0o0 OmniPage #1dp0o0 OmniPage #2dh0o0 OmniPage #3d0o"0 OmniPage #4d80o20 OmniPage #5d80oB0 OmniPage #6d$0oR0 OmniPage #7d`0ob0 OmniPage #8d$0or0 OmniPage #9dL2o2 OmniPage #10d2o2 OmniPage #11d2o2 OmniPage #12dL2o2 OmniPage #13d$2o2 OmniPage #14d 2o2 OmniPage #15d2o2 OmniPage #16d2o2 OmniPage #17d2o2 OmniPage #18 d`2o2 OmniPage #19!d2o"2 OmniPage #20"d82o22 OmniPage #21#d`2oB2 OmniPage #22$d2oR2 OmniPage #23%d,ob, OmniPage #24&,or, OmniPage #25'2o2 OmniPage #26(dL,o, OmniPage #27)2o2 OmniPage #28*d,o, OmniPage #29+2o2 OmniPage #30,d82o2 OmniPage #31-dt2o2 OmniPage #32.d`2o2 OmniPage #33/d 2o2 OmniPage #340d2o2 OmniPage #351dL2o"2 OmniPage #362dL2o22 OmniPage #373d82oB2 OmniPage #384dt2oR2 OmniPage #395dL2ob2 OmniPage #406d$2or2 OmniPage #417d2o2 OmniPage #428d82o2 OmniPage #439d42o2 OmniPage #44:d2o2 OmniPage #45;d2o2 OmniPage #46<dLx)(6BO#YclotH{L8|V\!BcƲ)Jkγ1Rsִ !Fp^ hm tx|;@^=YpL [ +048=DHMSVzC _&K#* .269:?wF IOS]h^d/eeefTffffg9ggggg\hhhhiKifiii&jAjjj k9kkkklklllmDm_mmn,n|nnodoooopwppp9qeqqqqrIrrrr(sCst/u|uuuuvUvwvvvv?wuwww&xcxx2~Nˀ L+łGlŃCh„=^Rņ<r‡"&r*Š*j6?ڍ͏fFyV5 0QA-:;  + [