CANOA DISCESA: MATHILDE ROSA VINCE LA MARATONA DELL’ARECHE

images/IMG-20190517-WA0020.jpg
CANOA DISCESA

Sventola il tricolore sulla 37^ edizione della Marathon international des Gorges de l’Ardèche. A portare a casa la prestogiosa medaglia d'oro è Mathilde Rosa, che in 02h01m00s, battendo la francese Lise Vinet e la tedesca Hannah Muller, si impone con autorità sul famoso corso d'acqua francese. Si tratta di una vittoria storica, infatti Mathilde è la prima Italiana ad aggiudicarsi questa gara, senz’altro la più classica delle grandi classiche, tanto da essere considerata, a ragione, la Maratona di New York del mondo della pagaia.

“La gara è andata bene” commenta l’atleta del College della Pagaia al termine della gara “una competizione sempre bella, sia come festa canoistica che come paesaggi. Poi siamo stati graziati con una bella giornata di sole, quindi, alla grande! Sapevo di poter far bene e conosco le mia avversarie, ma con una solo partenza in linea che impegna simultaneamente centinaia di concorrenti, per giunta su imbarcazioni diverse, non sai mai bene se ti trovi davanti o dietro, quindi non ti resta che fare tutta la gara al massimo e solo al termine sai esattamente in che posizione ti trovi.”

Da segnalare anche la 4^ posizione conquista dall’altra discesista del College della Pagaia, Giulia Formenton e la 10^ di Valentina Razzauti (Shock Wave Sport). Nel K1 maschile vinto dal tedesco Andreas Heilinger, il migliore italiano è Niccolò Razeto (Genovesi Elpis) con il 5° crono, seguito da Riccardo Minolli in 7^ posizione (Shock Wave Sport), Andrea Bernardi (CUS Pavia) in 9^. Tra le junior, porta a casa la vittoria di categoia la giovane Maya Bagnato (Adda Lodi), prima sul traguardo in 02h03m19s, davanti alla compagna italiana Marta Cecconi (CC Vicenza), argento. Seconda posizone in 02h01m03s anche per Andrea Abbiati (Adda Lodi), nella categoria junior maschile. 

Era il 1985 quando fu organizzata la prima maratona dell’Ardeche con solo 120 partecipanti, oggi, dopo 36 anni, gli iscritti sono diventati più di 2000 e la gara rappresenta una delle più longeve competizioni canoistiche sulla lunga distanza in Europa, diventando nel tempo un difficile terreno di sfida a carattere internazionale sia per atleti della specialità fluviale che della specialità maratona. Il fiume, che scorre per poco più di 125 chilometri prima di immettersi nel Rodano, è da sempre tra i preferiti per chi va in canoa: lungo il suo corso si incontrano canyon, ponti naturali che lo scavalcano, anse strette e dislivelli che diventano rapide insidiose in autunno, rendendo questa gara una delle più difficili e ostiche del panroara internazionale.

(fonte: rielaborazione comunicato CUS PAVIA)