WATER CIRCLE: CONCLUSI I LAVORI DI RIFUNZIONALIZZAZIONE DELLA SEDE DEL KCCP DI PALAZZOLO SULL’OGLIO

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VITA FEDERALE

Terminati in un tempo record i lavori di riqualificazione voluti dall’atleta paralimpica Veronica Yoko Plebani, con il sostegno di sponsor e istituzioni sul territorio. Meno di un anno e mezzo, è questo il tempo che serve per realizzare un sogno? La risposta è sì per Veronica Yoko Plebani, che nel gennaio 2018 annunciava l’inizio dei lavori di riqualificazione del KCCP (Kayak Club di Palazzolo sull’Oglio) parlando tra l’emozionato e il determinato in occasione della conferenza stampa. Già, perché tra chi crede che i sogni debbano essere lasciati lì, a essere semplicemente sognati e chi crede nella forza costruttiva della volontà, forse, possono passare “solo” 18 mesi. Nei quali passo dopo passo, o meglio pagaiata dopo pagaiata, i rendering sulla carta, i calcoli architettonici, le pratiche burocratiche hanno trasformato la Rosta, base del Kayak club di Palazzolo sull’Oglio dal 1971 in un nuovo polo canoistico destinato all’allenamento di atleti agonistici, ai curiosi e principianti di questa disciplina sportiva che vede nel fiume Oglio un perfetto campo prova e soprattutto agli atleti diversamente abili di cui proprio Veronica Yoko Plebani, ambasciatrice del progetto, è portavoce, rappresentante e fonte di ispirazione.

Campionessa Europea 2014, Pluricampionessa italiana, Vincitrice della Coppa del mondo 2014 e 2015, Sesto posto alle Paralimpiadi di Rio de Janeiro nella canoa velocità 200m e oggi promettente paratleta del 707 Triathlon Team, Veronica Yoko ha messo in questo ambizioso progetto di riqualificazione la stessa energia e lo stesso coraggio che la distinguono in ogni suo passo. Soprattutto da quell’aprile 2011, quando fu colpita da una grave forma di meningite batterica fulminante che le costò l’amputazione delle falangi delle dita di mani e piedi.

“Per me lo sport è stato un sostegno fisico e psicologico fondamentale a seguito della malattia. Fuori dalla finestra il fiume Oglio scorreva libero e senza vincoli: forse è stato proprio questo a spingermi a uscire di casa e provare il kayak. In un momento in cui la mia vita si era incagliata, poter scorrere sull’acqua è stata una sfida determinante per ritrovare la voglia di lottare. Il Kayak Club di Palazzolo sull’Oglio mi è stato vicino in questa rinascita, mi ha permesso di mettermi alla prova, capire l’importanza della fatica attraverso l’allenamento e la gioia del traguardo. Mi ha fatto incontrare nuove persone e insegnato l’importanza di fare gruppo, apprendendo e insegnando reciprocamente per poter crescere nella vita e nella pratica sportiva. Mi ha fatto capire come spesso, per trovare o ritrovare il proprio percorso, basta avere un esempio da seguire a cui ispirarsi. Ecco perché mi sono impegnata così tanto nel progetto di riqualificazione funzionale e architettonica che oggi abbiamo chiamato WATER CIRCLE. Come una piccola goccia d’acqua che cadendo genera un cerchio più grande, così il nostro progetto vuole essere un piccolo grande cambiamento in grado di risuonare in tutto l’ambiente circostante: dal territorio allo sport in generale, a cui spero che sempre più persone si rivolgano in cerca di quei valori e quell’energia che io stessa ci ho trovato.

Non a caso l’idea del progetto del nuovo KCCP è nata durante le Paralimpiadi di Rio, a cui Veronica Yoko ha partecipato nel 2016. Dopo questo primo step di completamento del progetto, terminato nel giugno 2019, l’idea è che entro le prossime Paralimpiadi (Tokyo 2020) il Kayak Club di Palazzolo sull’Oglio diventi operativo al 100% come polo di riferimento per la pratica sportiva canoistica e paracanoistica. “Mi piace pensare a queste due Paralimpiadi come due tappe importanti nel mio percorso, umano e sportivo. Dal sogno di rifare il KCCP al lavoro su un progetto che oggi è diventato realtà, il tutto è avvenuto mentre io passavo dalla pagaia alla triplice disciplina del triathlon. È come se avessi lasciato qui il mio testimone, mentre fuori dalla mia finestra il fiume Oglio continua a scorrere e ispirarmi con l’idea che tutto va avanti…. basta fidarsi della corrente e farne propria l’energia”

Grazie ai lavori svolti tra gennaio 2018 e giugno 2019, da semplice struttura di accesso al fiume composta da ufficio, deposito canoe e tettoia, il nuovo KCCP si presenta oggi come una struttura all’avanguardia, con interni ed esterni completamente ridisegnati per l’ottimale fruibilità da parte di atleti agonisti e amatoriali, normodotati e diversamente abili. Il nuovo KCCP sfrutta le caratteristiche dell’area che degrada verso il fiume di fronte alla Castrina, con percorsi e passerelle che garantiscono due accessi: uno con una rampa sul tratto più comodo per l’imbarco con area- deposito per sedie a rotelle e l’altro direttamente dallo spiazzo, tra uffici, spogliatoi e rimessaggio dei kayak. La costruzione ha impiegato materiali naturali, manto erboso, pavimentazione in teak e faretti segna passi. La copertura verde è stata studiata per creare un giardino pensile che ottimizza l’isolamento termico e acustico, favorisce il risparmio energetico e protegge da dilavamento. Per il progetto di rifunzionalizzazione, l’amministrazione locale ha assegnato al Kayak anche la villetta adiacente in cui già oggi sono in corso i lavori per la creazione di una piccola palestra, un punto ristoro, un alloggio per gli ospiti, una sala riunioni e l’ufficio. IL completamento di questa parte aggiuntiva è programmato entro il 2020. Per realizzare questo sogno, Veronica Yoko Plebani ha utilizzato i soldi ottenuti da sue sponsorizzazioni raccogliendo contributi fino a 100 mila euro.

I restanti 100 mila sono stati erogati da Fondazione Cariplo attraverso il bando “Fondi Emblematici” promosso dalla Fondazione Bresciana a sostegno delle attività di valorizzazione sul territorio. Ora non resta che condividerlo con la comunità, territoriale e sportiva, con chi ha partecipato e contribuito, dagli attori più piccoli ai partner maggiori. Con tutti quelli per i quali non esistono barriere, perché a volte davvero volere è potere. Forse il segreto è avere il coraggio e la forza di sognare.