DISCESA: DOPPIO TITOLO PER VLADI PANATO, LA LEGGENDA CONTINUA

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/>La passione di un ragazzino, l’esperienza di un campione, la maturità di un uomo. Vladi Panato ha messo a segno, oggi a Vipiteno, l’ennesima impresa della sua lunga, impressionante, infinita carriera. Titolo italiano di canoa sprint nel C1 e nel C2, forza e determinazione che meritano un capitolo a parte in quello che è il già interessante e ricco capitolo della giornata di gare.

Per spiegare il perchè, a 41 anni da compiere il prossimo 28 ottobre, Vladi Panato da Pescantina è ancora lì a pagaiare, a sfidare i gorghi e le rapide, a bagnarsi (poco a dire la verità) a tagliare i fiumi scegliendo le linee migliori, a vincere sempre, e costantemente, la sua sfida con il cronometro, ci vorrebbero mille parole, o forse nessuna.

Ciò che conta è che Vladi Panato continua a pagaiare con passione, dando a quei giovani che oggi segue anche in veste di tecnico federale nello staff diretto da Robert Pontarollo e composto, oltre che da lui, anche da Luca Cardinali e Alessandro Berton, spunti e consigli pratici per crescere e diventare dei veri campioni.

Certo, dieci campionati del mondo, undici coppe del mondo, cinque titoli europei e decine di titoli italiani non si vincono per caso. (Una carriera ben riassunta nel video celebrativo che Wildwater tv e Alessandro Leonori gli hanno dedicato visionabile cliccando qui). La sua storia, iniziata tra le acque dell’Adige e allenato da Alviano Mesaroli, sarebbe da raccontare non solo ai giovani canoisti, ma a tutti quei giovani, sportivi e non, che nella vita cercano ispirazione, cercano la passione.

Vladi Panato la sua passione l’ha trovata nella canoa e l’ha portata avanti senza mai perdersi per strada, rimanendo concentrato sull’obiettivo e gioendo delle soddisfazioni raccolte in tutto il mondo. Ci sono stati anche momenti meno facili, ma li ha superati e oggi è ancora qui, a Vipiteno, a vincere. In veste di tecnico lo si vede dar consigli appassionati ai giovani, lo si vede anche immortalare con la sua inseparabile macchina fotografica gli scatti più belli e avvincenti delle gare, degli allenamenti e dei momenti di vita canoistica passata tra fiumi, laghi e mari.

Proprio pochi mesi fa, in completa sicurezza e seguiti dagli staff federali, i giovani azzurri che hanno preso parte alla gara giovanile di Policastro lo hanno seguito in una uscita fuori programma in mare. Archiviata la gara lungo il fiume, hanno osservato il loro tecnico solcare senza paura le onde del mare, divertirsi come un ragazzino, surfare, sfidare l’acqua, facendosi portare e accompagnando la propria canoa rossa come solo lui sa fare. Assieme a lui, poco dopo, anche i più giovani hanno provato l’esperienza di pagaiare in mare con canoe da discesa. A vederli, dalla riva, colui che più si divertiva era proprio lui.

Negli occhi la passione di un ragazzino, unità alla maturità dell’uomo che invita i più giovani a non avere paura e a provare un’esperienza unica.

Per non parlare poi del pomeriggio post gara quando ha inforcato le scarpe ginniche e si è goduto una rasserenante corsa lungo la spiaggia. Da cronista, accompagnato da alcuni dei tecnici presenti a Policastro, ho cercato di accompagnarlo, forti tutti dei circa dieci anni di meno che alla fine si sono rivelati inutili.

Correva leggero e formidabile, con passione, determinazione e dando l’impressione, confermata dalla realtà, che quello che stava facendo gli piaceva veramente. Solitamente è lui che si mette in ginocchio all’interno dell’imbarcazione e spinge a tutta.

Di fronte ad un campione del genere, tanto di cappello; e la soddisfazione che sia parte integrante dello staff tecnico azzurro è tanta; prezioso alleato di una canoa italiana che a lui deve molto. E che grazie anche a lui, in questi anni, ha gioito in maniera straordinaria.

A presto, su tutti i campi di gara. Il Vladi Panato d’Italia continua!