Non solo vela al Circolo di Gallipoli

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L'orizzonte sullo sfondo divide il cielo dal mare nel Sud dell'Italia. Siamo a Gallipoli, in provincia di Lecce, affacciati sul "Circolo della Vela". Barche a vela e canoe in fila, come tante matite colorate davanti al mare al confine dell'Europa.

 
Sono sessanta le canoe e i kayak che tutto l'anno sono ormeggiate sulle rastrelliere del Circolo della Vela. "E' un colpo d'occhio visibile dalle mura del centro storico di Gallipoli, fotografato da migliaia di turisti che, attratti dai colori degli scafi, non mancano di farsi riprendere con lo sfondo delle canoe e del porticciolo" si legge in una nota del circolo dove si ricorda lo storico legame di questo piccolo Comune salentino con il mare. 
 
Anche qui, come in altri enti federali, i tesserati della FICK sono aumentati passando dai 22 del 2019 a 46 nel 2020. Si tratta di sportivi che hanno imparato ad andare in kayak proprio al "Circolo della Vela" appassionandosi e diventando, così, amatori. Sono le falesie e le spiagge del Salento che fanno da cornice ai giri sotto costa.
 
Un raddoppio vero e proprio degli amatori ha fatto sì che si pensasse ad una tappa dell' "Italia in canoa" nel 2020 purtroppo saltata  causa della pandemia. Questo non preclude l'organizzazione di altri raduni con le diverse associazioni locali durante le stagioni estive.
 
Oggi il Circolo della Vela di Gallipoli conta ben otto tecnici di base e, come detto, circa cinquanta amatori. "Vivono il mare tutto l'anno, in solitaria o in gruppo, a qualsiasi ora, dall'alba a mezzanotte. - dichiara il vicepresidente della struttura, Pierpaolo Pagliarini, che ha continuato -  Sono molto fortunati perché la conformazione di Gallipoli e la posizione del Circolo, molto protetta, consente loro di uscire in mare sempre. Infatti i nostri soci posso scegliere, in base alle condizioni meteo, se dirigersi a nord o a sud dell'estesa Baia di Gallipoli, costeggiando la Citta Vecchia, dove sorge la sede del Circolo. 
Con il minimo sforzo i kayak raggiungono così le varie spiagge della città: Lido Conchiglie e Rivabella a nord, Lido San Giovanni, Baia Verde, Punta della Suina e Lido Pizzo a sud. Inoltre, attraversando il mare aperto arrivano al lago dell'Area Naturalistica Protetta dell'Isola di Sant'Andrea. 
Una dimensione sportiva, amatoriale e di contatto con la natura che attira sempre più persone. 
Negli ultimi anni, grazie al tecnico federale e socio Emilio Cirillo si sono avvicinati al kayak tanti numerosi nuovi appassionati che hanno iniziato a pagaiare e successivamente hanno acquistato il kayak. 
"Da evidenziare - ha, infine, concluso Pagliarini - la sensibilità ambientale dei nostri soci che durante le loro uscite in kayak raccolgono la plastica che trovano in mare."