Società venete protagoniste nei campionati italiani di maratona classica svoltisi sul lago di Ledro in Trentino

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GIRARDI IMPARATO AL TRASBORDOCAMPIONATO ITALIANO MARATONA

Luogo gara:        Lago di Ledro

Numero partecipanti alla gara:  285

La Canottieri Padova sotto i riflettori con i suoi canoisti nei campionati italiani di maratona classica svoltisi sul lago di Ledro in Trentino. A partire da Davide Serafini laureatosi campione italiano nel C1 Junior; lo stesso Davide Serafini con Andrea Serafini si sono laureati campioni nel C2 Under23; secondo posto (argento) per Gianluca Benacchio e Giovanni Michelotto Giovanni nel C2 Ragazzi; terzo posto (bronzo) per Tommaso Benacchio nel C1 Ragazzi.

Complessivamente la Canottieri Padova ha schierato 9 equipaggi, conquistando 4 podi. Ottime anche le prestazioni del resto della squadra: di particolare rilievo il K2 Ragazzi composto da Leonardo Musso e Alessandro Pilone che con un 10° posto hanno fatto il loro esordio nel mondo della maratona. Complessivamente la società si è piazzata sesta società italiana nonostante la piccola rappresentativa del circolo.

PARTENZA K2 RAGAZZI

Buono il comportamento anche di un'altra società veneta: il Gruppo Canoe Polesine Rovigo ASD. Sul percorso di un anello di 3750 mt che includeva uno spettacolare trasbordo di circa 70 – 75 metri (ossia un tratto di percorso che i vogatori devono percorrere di corsa con la canoa in spalla), si sono fatti onore tra i migliori pagaiatori italiani Paolo Imparato e Matteo Girardi che hanno gareggiato nel K2 categoria ragazzi sulla distanza di circa 11 km (3 giri con 2 trasbordi). Alla partenza erano schierati circa venti equipaggi ed i polesani sono partiti bene mettendosi a ridosso del gruppo di testa composta dagli equipaggi del Canoa Club Livorno, Canottieri Omegna, Canottieri Lecco e comunali Firenze. Al primo trasbordo, dopo 4 chilometri di gara, i polesani si trovavano in ottava posizione che hanno poi mantenuto sino al traguardo senza riuscire a recuperare sul gruppo di testa. I primi hanno ingaggiato per tutta la gara continui cambi scia, imprimendo un ritmo durissimo a tutti coloro che tentavano di risalire l’onda degli equipaggi in testa alla gara. Per i polesani si è trattata di un’utile esperienza per continuare ad allenarsi con profitto in vista dei prossimi impegni stagionali.

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