Tecnici della velocità a confronto

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I tecnici della velocità del Comitato regionale Veneto si sono incontrati martedi 31 ottobre a Mestre alla presenza del direttore tecnico nazionale Guglielmo Guerrini e del tecnico federale Ezio Caldognetto. Scopo dell'incontro, introdotto dal presidente del CRV Bruno Panziera (in allegato il suo intervento) che ha tra l'altro invitato i tecnici a percorrere una strada comune, la presentazione delle linee guida per progettare un modello di allenamento nelle categorie giovanili e non.

Relatore della serata il tecnico formativo Andrea Bellipanni, che ha proposto un’ attenta e meticolosa esposizione delle modalità e degli
obiettivi nella stesura di un piano di lavoro nella fase generale, speciale e competitiva, che ha provocato un susseguirsi di riflessioni e confronti.

L’ iniziativa, sostenuta dal CRV, è stata fortemente voluta dal responsabile dei tecnici Mauro Bordignon e ha messo in evidenza la necessità di soffermarsi nel riflettere su quali sono le modalità e le aree d’intervento che si devono adottare nella quotidianità per sostenere il lavoro delle società. "Il primo pensiero”, commenta lo stesso Bordignon "va all'esigenza di riunirci più spesso per attivare e stimolare la capacità di confrontarci e superare la “timidezza” nell’esporre delle idee che spesso risultano comuni. Inoltre è necessario procedere uniti e leali verso delle linee guida più adatte al periodo, sfruttare i mezzi che la tecnologia ci mette a disposizione, perseguire e accompagnare la crescita armonica dei nostri atleti senza bruciare tappe irrimediabilmente perse. Senza contare che l’estremizzazione della specializzazione, soprattutto nelle categorie giovanili, a lungo andare sta portando alla luce lacune incolmabili e intollerabili qualora questi atleti si avvicinino all’alto livello".

Dall'incontro è emersa quindi la necessità di un' interazione non solo tra le società del territorio, ma anche il collegamento/sostentamento tra i vari comitati regionali, che va perseguito nell’ ambito di un comune obiettivo attraverso anche l'attivazione di un percorso di seminari accessibili a tutti (streaming) seguendo un percorso formativo stimolante e di immediato riscontro sul campo. "La salvaguardia del potenziale giovanile" conclude Bordignon "ad oggi proposto dalle società, che pur considerato sottotono rispetto alle aspettative, è il frutto di un momento di “abbandono e di anarchia”, ma non per questo va trascurato e servono l'impegno prima di tutto dei responsabili dei comitati regionali con i loro organi e le loro risorse e la buona volontà e lealtà di tutti".