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La presenza degli avversari, in ogni istante, causa una grande incertezza durante la gara, in modo tale che ogni atleta elabora una tecnica ed una tattica in funzione degli altri concorrenti. Ma questo progetto particolare deve inserirsi in uno pi generale. Per arrivare al traguardo, l'atleta deve battere gli avversari nelle serie eliminatorie ed 3 infine nella gara f6I|dH$22 &#$C,8)+D/.$U22&#$G'4+D/.$U<2&#$G,+D\/.$U22&#$G,+D\/.$22&#$L+w +D/.$22 &#$ 9+D/.$22 &#$ B-7+D /.inale. Infine gli atleti partecipano sovente a pi corse con diverse barche. Il tempo accumulato da ciascuno pu quindi essere importante e necessit di trovare strategie che sono espressioni di capacit energetiche. Le regole del gioco ed altri aspetti Dopo le olimpiadi del 1936, si elaborato un regolamento preciso, molto codificato, lasciando poco all'interpretazione personale. Il "terreno di gioco" delimitato da norme, pu variare al massimo di poco fra una corsa e l'altra, comunque in tutti i casi si ridotta enormemente l'incertezza. Tuttavia le condizioni metereologiche (venti) e idrologiche (correnti, profondit) hanno sempre un'influenza determinante che gli organizzatori cercano di limitare il pi possibile. Sulla linea di partenza i concorrenti sono degli attori che attendono il via per entrare in scena... Al contrario all'arrivo il concorrente che atteso dagli spettatori: egli deve realizzare sulla linea d'arrivo un risultato sperato per la squadra, una regione o una nazione o per gli spettatori. Il materiale L'evoluzione tecnologica ha condotto a un materiale standardizzato e stabile; al fine di mettere tutti gli atleti nelle medesime condizioni. Sono comparse altre forme di canoe anche se, il materiale non stato oggetto di notevoli cambiamenti, fatto eccezione per l'apparizione della WING. Tuttavia la voglia di prestazioni migliori, ha portato in questi ultimi anni a protocolli di ricerche e studi sulle forme delle canoe e delle pagaie, i materiali e i modi di costruzi/o$W72&#$  +D4/.$W75&#$  +D4/.$W27&#$  +D4/. $3d o&#$  +D4/.$&#$  +D4/.$39&#$  +D4/. one. Queste applicazioni possono riuscire a rimettere in causa le tecniche d'utilizzo dell'imbarcazioni e delle pagaie, i regolamenti, e quindi si dovranno riconsiderare i metodi d'insegnamento. Conclusioni Tutta l'organizzazione della Corsa in Linea cerca di ridurre le componenti di fortuna, di sfortuna e le differenze di materiale. Si sforza dimettere tutti i concorrenti sullo stesso piano. Devono essere le capacit individuali (tecnica, tattica, energie...) a fare la differenza. Analisi didattica dcnici e pedagogici. Abbiamo scelto di riportare integralmente il testo per consentire un maggior avvicinamento alla logica di sviluppo di tutta la ricerca. Centro Studi la PARTE Premessa Questo documento non solo spiega le caratteristiche tecniche della disciplina, ma anche tutte le sue componenti. Dopo l'analisi della logica di funzionamento meccanico, si presentano il tema del lavoro, vari problemi, esempi di situazioni pedagogiche, in relazione con i brevetti tecnici esistenti. Questo lavoro ha lo scopo di fornire informazioni e materiale utile per l'allenamento nella societ; non vengono date tutte le informazioni necessarie per ogni precisa situazione, ma un quaderno di riflessioni da arricchire con le esperienze personali. I cambiamenti tecnici, regolamentari, di materiale che si sono conosciuti negli anni precedenti sono stati proposti in una dinamica evolutiva. L'allenamento non deve rimanere statico ma evolversi sia nelle forme che nei contenuti. Specificit della corsa in linea L'allenamento#1BL_`w~~lPP$22 8&#$ $k+D /.$&#$ $k+D /.$6J  &#$ $k+D /.$22 &#$ iI+D/.$22 T &#$   +D/.$22 &#$  +D/.&#$}  +DZ /. Y pbjbjWW =="t]@ @ @ @ @ @ @ 44444|4=|```````````````@ ```````@ @ ```````@ `@ ``44@ @ @ @ ````@ @ 4``T 44`` FEDERAZIONE ITALIANA CANOA KAYAK CANOA RICERCA Anno VII  N. 25 Direttore Francesco CONFORTI Direttore responsabile Giuseppe MAZZA a cura della Commissione Nazionale Allenatori Istruttori Giuseppe MAZZA Cesare BELTRAMI Alessandro RISTORI Segreteria di redazione Daniela SEBASTIANI Aut. Trib. Roma n. 428 del 19!9/1986 Direzione e Redazione Federazione Italiana Canoa Kayak Canoa Ricerca Viale Tiziano, 70  00196 Roma Fotocomposizione e stampa: Mastergraf s.r.l. Via Cloanto, 9  00155 Roma Tel. 22.94.423/22.95.706  Fax 22.95.565 Giugno 1992 SOMMARIO L'Angolo di Giuseppe Mazza pag. 2 Il perfezionamento delle corse in linea a cura del centro Studi Fick pag. 3 Centro Studi Fick pag. 26 Ga Pubblicazione TecnicoScientifica della Federazione Italiana Canoa Kayak aperta a tutti i contributi (articoli, studi, ricerche, ecc ...) che fanno riferimento ai molteplici aspetti sia della scienza che della tecnica con particolare riferimento alla disciplina canoistica. Tutti gli operatori sportivi ed in particolare gli allenatori ed i medici che prestano la loro opera nel mondo del nostro sport, possono inviare il loro manoscritti a: CANOA RICERCA  Federazione Italiana Canoa Kayak  Viale Tiziano, 70  00196 Roma. La pubblicazione subordinata al giudizio insidicabile della Commissione Nazionale Corsi Allenatori/Istruttori della F.LC.K. Gli articoli pubblicati impegnano esclusivamente la responsabilit dell'Autore; quelli non pubblicati non vengono restituiti. Qualunque tipo di collaborazione gratuito e retribuito. Tutti gli articoli devono essere inviati dattiloscritti e contenere: Titolo, Nome e Cognome dell'Autore, breve curriculum dell'Autore stesso, devono essere accompagnati da un abstract, formulato in modo semplice e chiaro, della lunghezza non superiore alle 15 righe dattiloscritte. L'ANGOLO di Giuseppe Mazza La programmazione e l'ampio confronto tra le varie soluzioni adottate sono entrambi elementi portanti delle pi moderne strategie d'impresa. Tali collaudate soluzioni sono evidentemente applicabili anche ad altri contesti e nel nostro caso in ambito sportivo. Una breve considerazione tesa a sottolineare che tra i vari momenti di confronto attualmente possibili, l'attivit della Canoa non ha un calendario di seminari tecnicoscientifici internazionale. In occasione dell'ultimo corso nazionale per allenatori organizzato dalla Federazione Italiana Canoa Kayak, era stata espressa l'intenzione di organizzare un seminario internazionale ed in seguito con apposita delibera il Consiglio Federale l'ha resa operativa e ne ha de legato la realizzazione alla Commissione Allenatori e Istruttori. Le caratteristiche del seminario che avr luogo a Coverciano il 20/21/22 novembre 1992 presso il Centro Federale della Federazione Italiana Gioco Calcio, sono: il tema che consentir un ampio dibattito, con il coinvolgimento delle tre discipline: (Canoa Olimpica, Slalom e Discesa); il periodo, che essendo successivo alla celebrazione dei Giochi Olimpici di Barcellona, consentir valutazioni ancora pi ampie. Ritengo che il ruolo della nostra Federazione sia estremamente qualificante per lo spessore culturale dell'iniziativa intrapresa, auspico che per il futuro anche altre Federazioni promuovano nuovi momenti di studio ai quali poterci riferire. F.LC.K. della Federazione Francese di Canoa e Kayak I1 perfezionamento delle corse in linea  Ospitiamo volentieri sulla nostra rivista uno studio della Federazione Francese di Canoa. Il lavoro propone una ricerca condotta sulle corse in linea, sui loro aspetti te ABXy}}}}$7 N &#$ 0 +D/.$&#$ 0 +D/.$22  &#$ 0 +D/.$22 &#$ r.+D/.$22 &#$ ) +D/.'09KRq$22 X &#$;)<+D/.$22 -&#$D`+Dk/.$22 &#$v"+D/.$22 1&#$'nd+D/.$32  &#$ 0 +D/. Rez   7 8 tb$&#$+D*/.$O&#$+D*/.$22&#$- &+D/.$22  &#$<)<+D/.$22 &#$E+D/.$22 - S&#$A7+Dt/. 8 9 : ; A  Zv^$O2&#$+D*/.$O7&#$+D*/.$N&#$+D*/.$gC&#$+D*/.$gJ&#$+D*/.$g<&#$+D*/.&#$+D*/. #1BAB09KzQ`    7 ; *ҼҰҰҰҰҰҰҰ܁wk_CJOJQJo(5mHCJOJQJo(5mHCJOJQJo(mHCJOJQJo(6mHCJOJQJo(5mHCJ OJQJo(mHCJOJQJo(56mHCJOJQJo(6mHCJOJQJo(mHCJOJQJo(5mHCJOJQJo(mHCJOJQJo(mHCJ`OJQJo(mHCJ%OJQJo(mH jU%+S$22 T &#$ <  +D/.$22 &#$  +D/.$2&#$+D*/.&#$+D*/.$&#$+D*/. SiQ$_72&#$ : +D+ /.$_62&#$ : +D+ /.$22 &#$OP+D/.$&#$OP+D/.$z2 &#$OP+D/.$22 &#$i'[+D/.$22&#$ 1 +D/.ell'attivit I. l. L'acqua e l'aria: alcune caratteristiche meccaniche L'imbarcazione scivola sull'acqua malgrado le resistenze all'avanzamento le quali si appongono al suo spostamento. possibile ridurre le resistenze:  diminuendo la superficie bagnata a volumi uguali immersi: (il K, LANCER ad esempio ha una superficie bagnata ri 4 dotta rispetto ad una canoa a fondo piatto);  creando delle forme idrodinamiche con code fini e delle linee di fuga particolarmente ben segnate;  utilizzando dei proce# !! "gK $22  &#$)J +D/.$52&#$Hf+Dn/.$23&#$Hf+Dn/. $22 F&#$Gy+D/.$22&#$D +D/.$46&#$D +D/.$22 &#$E~ +D/. "H""""T#V##mU$25&#$H++D /.$22  &#$ 8<+D/.$32&#$ C/+D/.$2 &#$ C/+D/.$&#$ C/+D/. $\27&#$ C/+D/. $D2&#$  ,+D/.dimenti e dei materiali di costruzione che irrigidiscono lo scafo e riducono le deformazioni;  diminuendo lo spessore dello "strato limite" (le molecole dell'acqua che sono trascinate dallo scafo) grazie alla particolare cura della superficie dello scafo. F.LC.K.  Allo stesso modo l'aria si oppone allo que di meglio delineare il contenuto del spostamento del corpo suo insegnamento. In effetti, l'aria un fluido penetrato: dal corpo e dalla parte emersa dello scafo durante lo spostamento. Gli indumenti, cos come le sovrastrutture dello scafo non devono aumentare questa resistenza (eccetto forse il caso particolare di un vento a favore superiore alla velocit della imbarcazione sull'acqua). Con la pala, l'atleta cerca di creare e conservare un appoggio quanto mai stabile  Le intenzioni del pagaiatore consistono in:  creare l'appoggio  prendere l'acqua  ancorare la pagaia  con un gesto dinamico, non esitando, utilizzando in una sola volta tutta la superificie della pala.  Conservare##_$%%%%b%%&g$9&#$  6+Da/.$22 g &#$   +D/.!$22&#$*9+D/.$22&#$H++D /.$42&#$H++D /.$53&#$H++D /. *+SP !""%%%%%9%b%x%&&'ǽѳѧѝѓщuiuCJOJQJo(5mHCJOJQJo(mHCJ OJQJo(mHCJOJQJo(mHCJ OJQJo(mHCJOJQJo(mHCJOJQJo(5mHCJOJQJo(mHCJOJQJo(mHCJOJQJo(mHCJOJQJo(mHCJOJQJo(6mHCJ.OJQJo(5mHCJOJQJo(5mH& l'appoggio  aumentare la resistenza dell'acqua nell'arretramento della pagaia: accellerando, agendo con forze crescenti e utilizzando sempre tutta la superficie della pala. La frequenza elevata del pagaiatore e la velocit dell'imbarcazione in K2 e K4 particolarmente, tendono a ridurre questa fase, a ridurre il colpo di pagaia, a "prendere e svincolare". Conseguenze pedagogiche La presa di coscenza di alcune nozioni semplici, (che sono le regole del gioco) devono permettere all'Istruttore di definire &&''M'N'u'v'''i)q$2&#$  6+Da/.$5&#$  6+Da/.$62 &#$  6+Da/.$7&#$  6+Da/. $7&#$  6+Da/.$&#$  6+Da/. il lavoro e gli obiettivi prossimi alla realt quanto possibile e dun CAIIIOA RICERCA N. 25 1.2 L'imbarcazione: qualche elemen to meccanico L'imbarcazione di corsa in linea si sposta in avanti, ma pu anche spostarsi indietro o lateralmente. Attraverso l'alternarsi di forze nella pagaiata pu uscire ed affondare su un asse verticale. Essa costruita per andare diritta; ma siccome non procede su delle rotaie, pu uscire dalla linea. anche instabile e "rulla" vivacemente. Infine si pu farla beccheggiare portanto alternativamente il corpo in avanti e dietro. L'imbarcazione, pu dunque spostarsi in tutte le direzioni:  avanzare ed arretrare  alzarsi ed affondare  spostarsi lateralmente  rullare  beccheggiare  "slittare" (derapage) Gli spostamenti del corpo (principalmente il busto) da una parte e l'utilizzo della pagaia dell'altra sono le cause di questi differenti spostamenti. Per analizzare nel dettaglio, utilizziamo i 3 assi e i 3 piani dello spazio. A partire da questi assi, evidenzierei))H*^****V+{iQ$Z4&#$M -+D/.$&#$M -+D/. $&#$M -+D/. $I2 &#$M -+D/."$22 &#$ "9+D/.$|22&#$ -+D/. $22 G &#$ c,z +D/.mo tutti i movimenti possibili proponendo una terminologia precisa. Prima di avere analizzato tutti i movimenti elementari, noi studieremo qualche associazione. 5   CANOA RICERCA IDI. 25 7    1.2.2 Associazioni di movimenti elementari Granchio "Dauphinage" (avanzamento del delfino) Combinazione di spostamento latera le e di avanzamento (fig. 5). Combinazione di un movimento di bec cheggio, d'avanzamento e di emersio  ne  immersione (fig. 4). FIC. s  12.3 Conseguenze pedagogiche Di tuttiV+{,,,,,,-{_G$V92&#$Gw&+D /.$22  &#$K" +Dc/.$2 E&#$K" +Dc/.$22 &#$L!)+D/.$22 e &#$L +D;/.$2&#$L +D;/.$Z2&#$M -+D/.!V0z  c VA2Canoa Ricerca N. 25_Pic2bŚ5EFԅQ,*n5EFԅQPNG  IHDR r tEXtSoftwarenoned{xXtEXtCommentR DPI:300\?tEXtDPIX300:tEXtDPIY300 IDATxo#{_ܞLYFYĂj!OCƁZ_8 1$9DIu4@_Cb&$ݖX q-v$)Rl$@fχOUUUu5)xtO轇.$0C{ Ѕ{Bsx=t!9{]H`g.$0oG {Bsx=t!9{]H`g.$0C{ Ѕ{Bsx=t!9{]H`g.$0C{ Ѕ{Bsx=t!9{]H`g.$0C{ Ѕ{Bsx=t!9{]H`g.$0UۯUmWetnvs$Gx,=B<\#{UI9 ^-OW%ټ@ufB(A 8Oh2*BI(̄P(սJdB٥4+!b?HxUPQgh9{҄Khy.}KKҹ"Z^>/`a{hy{X>ւCua*TUyB9a"Q"~i[:#\q(QJ8ArWrkzacP< ^"J?g=Dɫ0i UKQEPI*Ӟw$1+|wkz)0%Eܫ@/>2/2ɓ&5MC‹ UQrAa"\eq<Sli!EOI)@'EFO& 02&\KR?U8C&`=Ri er^d(=\քDxdǽ"g0"P!]L/ &,L^f&,dPAv6'k!Zcڈ0o aC.ig<$BU{3󲴄ȯ ah 5kK \Z<|# M8 sj OP,‚riEq8%%D#Bπ0Y&4 ƒ%R4 ! ui !<أ&Duqx| i(Oür' Cʥ Q}5 ^k9OxY 1!D9\av~e/;ӧY -Dhr픐'?Q(Tބl0g ˚,:C$,Z7K PgTOCtUb8j,˷ׄ(g @+UM !yF<[‹#K§=>̎$J/hlqf4 V}0B4-K1|<[32T%#!JeB90zlO'<>h҂sgRED2G" ĩCLWdhL2?,Ƒ0P&۠y#` tZM S2? 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Tutti trovano la loro origine sia nell'utilizzo della pagaia e del corpo sia negli effetti degli elementi esistenti come il vento e la corrente. Sapendo ci, noi possiamo gi prevedere che una parte dell'insegnamento avr per scopo di fare sentire e comprendere gli effetti e le cause di questi diversi movimenti. 1.3 La pagaia: alcune caratteristiche meccaniche Utilizzo della pagaia In un modo semplice, nelle propulsione, l'at..../K/j//////sa$&#$Y5"+DX/.#$2T  &#$Y5"+DX/.$22 F&#$ G1y+D/.$22 k &#$ - +D/.&#$ R5A+D4/.&#$ 1 +D/.&#$   +D!/. tEXtCommentR DPI:300\?tEXtDPIX300:tEXtDPIY300/IDATxDa+Q)=r i '> npa9r@xuCaU*G\!QWxmff$ORo{>؞:^YwnZ}<<Ͼ9999_W\';]99Ǔ+9yymNc$ɜ<<99999999999yZ(3's2's2'skNdNdNdNdNdNdNdNV8)9dNdNdNdNdNdNdNdNdNdNdN䔓eŷνS埼~yD9>w9M)=~=䰺^/˛j/TKLvvU={ MˇW3%?'[VUΣ2u2AZSuVY/?M!/:-pzJ+0i׷ky6ʛsOIeo=?~ۿP&"shm2=.޵&geVA&y79A;L~*ےu_N*.2҉tvINH1LHlOdWN YIܪjQ ^umN]-_}$[ޥUP)pQaD4wjTr(tӲ*Yhcsaʶ: R]~UbkTB5)]fYU2RVkWC>fb4H0e^ ]ʿrc tM6Sier]&NiG3$˻*ZY.\DbԮJ֟rn A_cX"DIGhOU{vTe{yq/.Loa HifM]"'miֻrsn[eUquE#7:`U&^,D,zYj ိr%㝗v`4 , +7t;/lU~ЫʴEFl'mmR-Ys 4 L6յ7$uӇ ձl6woDc{WP9hX29uNçs4d&yh3A P~/ALjo>l0u :F uN} 7V qtx%2T2|RX(rhbET"2%6 *Xas&Vt:94)_QCCRwG JStS"P9 6u5C;sQתZ2[ϡ^$//XpR}$iI;3hJ.0mUڒ]K:zDUScyU:hŊ}\S@s US ! Kg?)e^cLAo׃@vPb `ЧY4JgJPj˄.Ɣ(E$IK0ntm?4t2Z$)W1j TuH Wxix,naA;L>ʯd(@߲z!YbޒqGTpHg*t՘RuV{*׌N`eTA;ЪMFR{tPJKb?쁊P# 1:U;7c9* 44+B NJ-{@Ҋ4]I@Z4fOK&7IENDB`Y!DdD z/0(0)0*0,0.0011qY%$22&#$5  +D0/.$^22&#$4  +D? /.$62&#$4  +D? /.&#$ .#u +D./.&#$T'+D/.$$22 g &#$ 9 +D/.$z2 &#$Y5"+DX/. leta tirando all'indietro con la sua mano inferiore crea una resistenza dell'acqua all'arretramento della pala e una resistenza della sua mano superiore all'arretramento del manico. Si pu quindi caratterizzare la propulsione per:  una trazione sopra (o verso) la pagaia,  una resistenza dell'acqua sulla pala,  una resistenza della mano superiore sul manico. La lunghezza della pagaia da una parte, la superficie della pala dall'altra, il passo dell'impugnatura e la posizione delle mani, infine sono dunque altrettanti parametri che intervengono sulla ripartizione delle forze in gioco. Con l'esperienza noi sappiamo che il lavoro pi faticoso se si:  stringono le mani  allunga la pagaia  aumenta la superficie Questi tre parametri potrebbero co= stituire nell'insegnamento altrettante variabili che permettono di costruire delle situazioni pedagogiche. Le due resistenze evocate qui sopra possono anche essere considerate come dei punti di appoggio (della pala sull'acqua da una parte del manico sulla man1122n3U444kS$6&#$ +D /.$Z:?&#$ +D /.$Z95&#$ +D /.$>5&#$ +D /.$_=6&#$ +D /.$_B2&#$ +D /.%$B  &#$ +D /.o dell'altra) sui quali si tira. L'istruttore ha la possibilit di utilizzare nelle sue consegne parecchi si CAIIIOA RICERCA IDI. 24 sterni di riferimento a partire da "tirarsi verso la pagaia" .... ...e resistere con la mano superiore ...e utilizzare la mano superiore come un punto di appoggio fisso ...per creare la resistenza dell'acqua sulla pala ...sull'appoggio della pagaia nell'acqua 1.3.1 Superficie utile della pala Nella propulsione, la superificie utile della pala uguale alla superficie to4f5!6o666617gO$;&#$ @+D)/.$I2  &#$ @+D)/.$D&#$ @+D)/.&$22 &#$ 9+D/.$U2B&#$ +D /.$6>&#$ +D /.$P69&#$ +D /.tale della pala quando la pagaia verticale (sul piano sagittale), e la pala totalmente immersa, ma anche perpendicolare all'asse dell'imbarcazione (piano orizzontale) se questo in direzione dell'obiettivo. (Fig. 6) FIG. 6 Collocazione della pala e direzione della forza La pagaia non avendo altri limiti di ultizzo che l'ingombro dell'imbarcazione e la lunghezza dei segmenti corporei dell'atleta, ne consegue una infinita variet di collocazioni e anche di orientamenti della forza di trazione, e dun17c77777889iQ%$?$&#$&+DL/.'$22 {&#$>%+D/.$Z2&#$ @+D)/.%$I @ &#$ @+D)/.$&#$ @+D)/.$E2  &#$ @+D)/.$@&#$ @+D)/.que altrettante conseguenze sul movimento dell'imbarcazione in traslazione e in rotazione. Tenuto conto di ci, l'istruttore arricchir il contenuto del suo insegnamento di "situazioni  contrasto" avendo per obbiettivo quello di fare sentire e comprendere gli effetti di tale o di talaltra collocazione o di tale o talaltra direzione. 9  1.3.2 La pagaia WING e la RASMUSSEN La pagaia Wing, concepita dagli svedesi nel 1983, oggi largamente utilizzata dagli atleti. Sebbene le teorie meccaniche che c   c VA 2Canoa Ricerca N. 25_Pic9b mYgFon8eg )n_ mYgFon8ePNG  IHDRDpL tEXtSoftwarenoned{xXtEXtCommentR DPI:300\?tEXtDPIX300:tEXtDPIY300IDATx坱#9r{ya/ܛ93OXO9GN/`yjg? 0ϾG> QG< |~Q? |7xqy (aaca/խaOk|^n O>||ϯƏ񍗚םZ>Z,[ӽA Yb' ugiq|= 7K:KK>n K WX/nM/n4˃F^h&7z?˃mwnP(Gܮ0ui~zDpX7=MOpSc85]m.Mݢ4[fp[7HAi>7HW'p]ivMrk?\:b$ZLr'p^꣫i/pU:)9|pW_O7]5_pS?p8!O*㩗Y~5:OGpY;b\.XAbHOii_wgKqL>.ى}|o5.` w .N(p^]woU֕u;78}5W{8k'z8 t7:;8mw5F~xlk?VN}zʉr\\[*w1apusyh1p}$,nH lzmQo~9K9U[iW깇!ԧ|˶p1keS<91QGxtNfKx +.?ze]=b+ц?9ⱕoCmy]֯+Rkͪ/=ɭYr{wIqx0-^B,;&}7N[6=sn/s7i|nG2t'#ՙ^܈`qmI*sNM>)wevևij3my+_Zۃ۬~`<&L`EپkSkD;pm! 3־lG `$"am`\Yb2Lfmnbk.R0YR nV]8?+VCzpq1B4t&sv:jv翙 nݺG u^c y[hvg7{5ff#?$%UHܪ+I/+nGί{ԖD -lp:~z0< QvLBciӜQ&=x𖺨mHb؇f$~LB7EwQ|pw/F ?DQmL*K HuSMIyC7iAk$ofW-/I' 6JW\-/"{?ߦ4\% RS -Ųt}<3%%\.6 :Ce˃~^ ܤ̃Âtov~A팜sN[d0/?mӓYpqCVPa=>llypz6~|X_6u\`(ahRpzN1;zD7pA8`lã'7̦r\#O&Jw a@tg)&=Դ%+ Ҙ`:0N/LυB8c@ڻ|%p!#OZaVj z[Y|1y t46jl[seLn]E߳Zp;Lzptv[lnCoM`>BwڹP]wιkC In;l̹sL_xu2 ^x舣pշ|E@U<^c0y0/!!r $._3NG{mT زP<+3 s %rVuW Ed^ݪt~ ɑ FVR"ǭ_9SZc EN%] kˇ&*]5S[2L~ZUf `0.Q9Dlښ{,z<ӈ8pT+ʘU*դksa9rMgF/"B9׺^ejg^|Ӕ\{Tcq U"075鉭!+SHn:҃^fXJ3Pa!KE"/F/ߐ| L] ڶb`^ ~VE97_o+fޑ$Su|%nKe(ԃt*Jo$ !-'"pFGNTI`]P9L_6hg^@F Ô//lTfn EC}F%LnNXG5e`]ixhw[$FuS-y׌ wO4ŊXG؃tWU˕b}&5J3A/1xeޕj+u 7U>f rZj\{%c pShupAa%p9 bGC[eC#y3]P8L--"C86C*R\$S{I ry_nyg}qW+TN9yAM C8n`7_e +L )SOOa-蟠  `s1h+i7wt"T|awE j\ kq "f'dUP 8+t`oɾ `JCcR3shҡ3i\&Y 8W.]s`K;J"? T$$u"\Oc.3sȴ}-Mš%OO* Gi$4}rf ^Az?l>;e.˪4BA,/ƜyafSi3e7tSqscuFe'8lg{w9IG5v)81fU؃q 92v1110u^9ݕ3RqLoбobt)' f/'0dkʂQ&Ϻ_gNw`dz`!zw򙓮͉Ar -vpm2&٨%]$"vjZULH5rĥ|NZcK[S҉>|`xށHWbgJ.7ßg0*0Ex.Nê^Rš}>ޭ)T p+KH#5u}Dg7?SX[/h͌[7oquL`oNv>5K}*:jHJ}LpSXm5؟#Z`ޗ[L~3U 4K !ҴX4sz0c\t{ }}.sR;AO% 6orA9BN>ca~~\@E$-Oɓq`<8PV9L"u} "?sJ`}T4##(S>V})ĖԿnB]^Թ`%}<Y 1oTa8hK=ӽ7\gr -A[NSC:3Ѥ>I ӎ$[b!_G0L0RkH1x)I:dkYǯ8Z+J]Հ"oVM@DpBV2qj@^Wp'St~ CK[5ϑK}lL;m؈|27rY`'_r:?CxR-GGF?u#ӴfΗ( d- K|'aLiy~L"/)7?mN j(XHwҔô,XJF}w&yA#A?B(e\frHoYpAйRi.J\,-R!k 4]Q'kIҠmibM{a`AYB-zp$pIׇiH@[cm͖t qN_`Pwǥ .J.`lE 8D `QH݆t}}Vwxҗ8e4=OxH/ +ZV?ԡїKnbMse1P!:1[E}*D'P  Y]m~Ÿ78]p#x_j[ B\9#Ӹ/<#n9qu̇}$$8-dq'5u/ǕŰ* t#XMz$(XX%㲙!U,EJ(6d9zR* &kj#@z36uKYVR@ze5UL@6T.`V|@ X:NxⰙ$XhJe'h<XJ dh<eBαXx!zUw>`5zM~Xhia!cI'XJw"u Fdcd)]Í> ڐ!XN0'XK圹uB/ 9zXx3X&^4i7k?78ť~\ۻ|p~X% =\Ve.KWGpvt's_paKtu++$]]% .HW_?6Wo,̖w;39z'egUHo0O'>afh}IENDB`Dd3a   c A rC:\CENTRO~1\CANOAR~1\N25~2\Canoa Ricerca N. 25_Pic10.tioncernono il suo funzionamento non siano ancora ben conosciute, i principi di un utilizzo redditizio possono essere cos spiegati:  Obiettivi: Il suo concepimento poggia sulla volont di aumentare la qualit dell'ap poggio all'aggancio, questo nell'obiet  Utilizzo: tivo di ottimizzare la trazione verso la pagaia. In pi essa offre il vantaggio di permettere all'atleta di utilizzare i muscoli potenti del tronco per "tirarsi". Le braccia intervengono pi come un elemento di legame pagaia/tronco che c99]:U;W;X;Y;[;;<v^$U22&#$ i +D~/.($22&#$  W +D/.&#$ ++D /.$22 &#$*83+D/.$S22&#$&+DL/.$S63&#$&+DL/.$&#$&+DL/. ome un elemento motore.  Caratteristiche: La pala vista in spaccato ha la forma idrodinamica di un'ala di un aereo incavata. Lo scorrimento dei filetti d'acqua intorno alla pagaia si presenta cos: FIG. 7 10 Questa forma stata ottenuta in seguito a un programma di ricerca, nel quale i test di laboratorio e le osservazioni in campo si sono ben integrate. Il suo attacco avanzato elimina il tremolio della pagaia durante la propulsione. Quando sovrapponiamo le linee di forza di pagaiata con una pagaia <<<:=B=>+>>kS$22&#$ #+D/.$22&#$ !+D/.$Y22&#$ M+D/.$22 ;&#$ bn+D/.$22&#$ +D/.$Y22&#$ +D3/.$22&#$ +D/.tradizionale e con una pagaia Wing, ci si accorge che, a frequenza uguale il tempo di aggangio in acqua pi lungo con la Wing. quando l'atleta tira verso la pagaia, la pala scivola leggermente al lato; questo spostamento favorisce l'uso del tronco e implica un movimento inusuale per l'atleta abituato a utilizzare principalmente le braccia. Per questo motivo, molte canoiste hanno avuto pi difficolt ad abituarsi a questo nuovo tipo di pagaia. ASSE DI SPOSTAMENTO DELL'IMBARCAZIONE SULL'ACQUA SPINTA >>>l??@]AAgO$U22&#$+D/.$U22&#$a+D/.$U22&#$+D/.$U27&#$ +Dn/.$U22&#$ +Dn/.$22 n&#$ 8+D/.$22 {&#$ E7+D/.RISULTANTE I TRAIETTORIA DELLA PALA IN RAPPORTO DIREZIONE PER ALL'IMBARCAZIONE LA QUALE L'ACQUA... FIG. 8  Apprendistato: con degli atleti abituati a una pagaia tradizionale, si cercher di favorire l'uso dei muscoli del tronco come elemento motore della propulsione. F.LC.K.  Un principiante, al quale si affida sportare questi elementi verso la cel una Wing, non incontra pi difficolt che con una pagaia tradizionale. La "Rasmussen" una Wing con pi superficie all'estremit della pagaia.AAAB BBBBBBB+Bff)$X2  &#$( +D/.&#$( +D/.$&#$( +D/.)$ 3 &#$( +D/.)$ &#$( +D/.)$22  &#$3$$H +D/. /////0(0)0*0+0,0-0.011o6677778899W;X;Y;Z;[;;>>A/B8BlB럵답zpdCJ OJQJo(6mHCJOJQJo(mHCJOJQJo(5mH j)UCJ OJQJo(mHCJ OJQJo(mHCJOJQJo(mHCJ OJQJo(5mHCJOJQJo(5mH j#U jUCJ OJQJo(mHCJOJQJo(mHCJOJQJo(5mHCJOJQJo(mHCJOJQJo(mH$+B8BXBaBlBmBnBuBBCnV$U22&#$.4+D/.$22&#$2^+D/.$2 =&#$( +D/.&#$( +D/.$&#$( +D/.)$ &#$( +D/.)$X2  &#$( +D/. f r! Ndf9 yOKzq! Ndf9 (30$.$.|?|>|>|>|>|>|>|>|>||>||||>|||||||>|||>|>~|><;Dd(H Essa permette delle partenze migliori. L'adattamento Wing/Rasmussen estremamente rapido. L'individuo 1. 4 I fattori della prestazione Al fine di determinre le capacit che un atleta deve possedere per riuscire, noi abbiamo bisogno di conoscere con precisione quali sono i fattori che influiscono, che determinano la prestazione. Numerosi studi scientifici analizzano questi fattori, ma pochi tentano di organizzarli, di legarli gli uni agli altri al fine di fare comprendere come funziona un individuo. NC"C#C$C&CqCCC]DiDpT$22 &#$! 5+D/.$32&#$$  +D6/.$7 &#$$  +D6/.$23&#$$  +D6/.$Y22&#$} +D5/.&#$:+8A+D/.$22&#$3* 9+D/. oi abbiamo preso in considerazione la prestazione di Giorgio Cazorla (valutazione del valore fisico  INSEP  Ottobre 1985) che restando semplice ci sembra prendere in considerazione l'insieme di questi fattori organizzandoli in modo globale e sintetico. Un movimento, un gesto si concretizza con degli spostamenti delle leve ossee intorno alle articolaizoni. Queste leve sono mosse da muscoli (supporto morfologico). In funzione delle caratteristiche delle fibre muscolari (lente o rapide) i movimenti saranno prodotti con pi o meno forza, velocit, potenza, agilit (capacit biomeccaniche). La fibra muscolare che lavora consuma un carburante (l'ATP) e un comburente (l'ossigeno). I sistemi respiratorio e circolatorio sono incaricati di tra CANOA RICERCA N. 25 lula. Inversamente il sistema escretore elimina i rifiuti. Questi sistemi di trasporto sono regolati da sistemi di controllo nervosi e ormonali. Le differenti possibilit (trasporto, produzione, immagazzinamento, consumo) determinano l'attitudine o la capacit bioenergetica in funzione dell'intensit e della durata dello sforzo richiesto. Il movimento fatto iniziare per impulso nervoso proveniente dai centri nervosi. Sono questi centri che decidono l'azione da eseguire. La scelta dell'azione fatta in funzione delle informazioni percepite dai centri nervosi. Le informazioni percepite provengono dai numerosi ricettori esterocettivi, propriocettivi, interocettivi che ricevono e trasmettono le informazioni provenienti dall'organismo stesso o dal centro (supporto nervoso capacit bioinformative). Questi tre settori di capacit fondamentali, sono influenzati, modulati, determinati da un primo fattore legato alle caratteristiche psicologiche dell'individuo: la motivazione, la resistenza allo stress, il coraggio, le esperienze e gli automatismi anteriori memorizzati ne costituiscono gli elementi essenziali. Un secondo e ultimo fattore interviene per favorire o ostacolare le disposizioni precedenti; egli raggruppa le possibilit mateiDDG]HH IIfJgO$]22&#$?+D/.$22&#$ +D/.$22 &#$ 9+D/.$X2z&#$  +D/.$X;w&#$  +D/.$X>2&#$  +D/.$22  &#$5 < +D/.riali, finanziarie, familiari e professionali di cui l'atleta dispone. in funzione di tutti questi fattori che l'atleta che sia di alto livello o principiante, agisce e si comporta. Tutti i fattori intervengono in ogni momento. Questa complessit spiega che i risultati, le prestazioni, sono variabili da un individuo all'altro e per uno stesso individuo da un momento all'altro. MORFOLOGICO ORGANICO NERVOSO  SCHELETRO  SISTEMI DI MANTENIMENTO  RECETTORI " digestivo DI INFORMAZIONI  FIBRE MUSCOLARI " escretore  CENTRI NERVOSI " (ente  VIE NERVOSE CHE RILE " rapide GANO RECETTORI E  SISTEMI DI TRASPORTO CENTRI E MUSCOLI. " respiratorio " circolatorio SETTORI DI CAPACIT BIOMECCANICHE BIOENERGETICHE BIOINFORMATICHE  FORZA  AEROBICO  PERCEPIRE  VELfJMOOOOOPPPQ@QhQQQQ(*$O2  t p T- &#$   +D//.*$ U&#$   +D//.$]29&#$+D` /.$];2&#$+D` /.OCIT  ANAEROBICO LATTACIDO  DECIDERE  POTENZA  ANAEROBICO ALATTACIDO  ESEGUIRE  AGILIT DETERMINANTE PSICOLOGICO " MOTIVAZIONE " RESISTENZA ALLO STRESS " CORAGGIO " ESPERIENZE PRECEDENTI DETERMINANTE SOCIOLOGICO " MATERIALE " FAMILIARE " FINANZIARIO " PROFESSIONALE RISULTATO i I COMPORTAMENTO MOTORIO PRESTAZIONE 12 F.LC.K. GQQ*RYRcRpRRR,S-S:SHSzSSSS ,$[ &#$   +D//.+$2u  I&#$   +D//.$&#$   +D//.(*$O2  t p T- &#$   +D//.esto e condotte motorie La descrizione e l'analisi del gesto fatta essenzialmente riferendosi ad aspetti visuali apparenti, alle sole caratteristiche morfologiche dell'individuo (spostamento dei segmenti ossei gli uni in rapporto agli altri) e alle sue capacit biomeccaniche. Al fine di conoscere le cause dell'insuccesso o della riuscita di un individuo (nella sua carriera, su una gara di 500 m. o su un singolo colpo di pagaia) noi dobbiamo ormai tenere conto dell'insieme dei fattori della condotta SSSSSSSSSSSSST $22&#$  X +D/..$s2  &#$   +D//.&#$   +D//.$&#$   +D//.-$&#$   +D//. motoria. Cos potremo determinare il "punto forte" e il "punto debole", cercando di non dimenticare fattori essenziali. 1.4.1 Obiettivi da raggiungere, i compiti, le capacit richieste per un atleta di alto livello Il fine generale sempre quello di ottimizzare tutti i fattori della performance, che sono necessari per andare veloci e vincere. A  Capacit BioMeccaniche Produrre e riprodurre un gesto che sia adattato ai vari tipi di imbarcazione e alla pagaia personalizzata cos come alle condizionlBmBuBC"C#C$C%C&C]DDH IOOOOOOOPbPPPQ.QJQQQcRR,S-SHSSSSSSSSSST{VVV_WaW||CJOJQJo(mHCJ0OJQJo(mHCJOJQJo(mHCJ OJQJo(5mHCJ OJQJo(mHCJOJQJo(mHCJOJQJo(5mH j KUCJ OJQJo(mHCJOJQJo(5mHCJOJQJo(mHCJOJQJo(mHCJOJQJo(mH0e esterne al fine di essere il pi rapido possibile. A1 Ottenere il miglior rendimento della barca. A2 Fare avanzare l'imbarcazione, il pi rapidamente possibile, riducendone al minimo le rotazioni (rullio, beccheggio) e le traslazioni che non siano dirette verso avanti. A3 Per seguire la linea dritta con una pagaia classica: CAN0A RICERCA N. 2z  pagaiare (tirarsi) vicino all'asse longitudinale dell'imbarcazione;  pagaiare (tirarsi) parallelamente all'asse longitudinale dell'imbarcazione;  pagaiarTU{VVVV_W{W|WqYG$&#$ &+D/. $2c&#$ &+D/.$S22&#$ +De/.$&#$ +De/. $JU &#$ +De/. $I>&#$ +De/.$T27&#$ w +D/.$T22&#$ w +D/.e (tirarsi) perpendicolarmente alla superficie dell'acqua (vista in piano sagittale) e all'imbarcazione (vista in piano orizzontale) A1.1.2 Adottare un'accorgimento che permette di minimizzare il rullio, il beccheggio e lo spostamento trasversale. A1.1.3 Scegliere una virata utilizzando l'una e l'altra di queste soluzioni:  pagaiare parallelamente alla traiettoria dell'imbarcazione;  tirare la prua all'interno;  bloccare la prua verso l'esterno;  sbandare con lo scafo;  guidare con il timone; A|W5X6XfXgXYYLYaYYZqY$8N&#$ +D+/.$>N&#$ +D+/.$22 &#$ 9+D/.$43&#$ &+D/.$23&#$ &+D/.$&#$ &+D/.$O62&#$ &+D/. 1.1.4 Modificare l'assetto del Kayak in funzione della velocit del vento, delle onde:  prima di imbarcarsi, regolare puntapiedi e seggiolino;  verso la prua per lo sprint, avere il vento in poppa;  verso la poppa con bacino mosso;  in navigazione piegarsi verso la prua per prendere l'onda verso la poppa per superare l'onda A1.2.0 Trasmettere alla barca l'energia necessaria per creare l'appoggio palaacqua grazie a una catena muscolare manipiedi e a degli accessori appropriati. A1.2.1 Adottare ZZZZJ[K[[[[[X\qY$2S&#$ +D+/.$8!&#$ +D+/.$;  &#$ +D+/.$hR&#$ +D+/.$6P&#$ +D+/.$5Q&#$ +D+/.$&#$ +D+/. una postura e una tonicit del complesso bacino  arti inferiori ("inguainare") in modo che riducano perdite di energia. A1.2.2 Fare una forte pressione sul pun tapiedi cos da provocare una "pedalata" in kayak con rotazione del bacino sul sedile.  Spingere forte verso la prua gli strumenti della canoa (puntapiedi, pagliolo, cuscino ecc ...). A1.2.3 Personalizzare questi accessori in funzione delle caratteristiche anatomiche A1.3 Guidare l'imbarcazione, prevedere e rettificare la traiettoria riX\Y\\\O]P]]]{^^^u][$22&#$6+D/.$;K&#$ +D+/.$AC&#$ +D+/.$S9&#$ +D+/.$9&#$ +D+/.$2&#$ +D+/.$&#$ +D+/. aWcW{W|W5X6X9XfXgXjXYYYLYaYZZZZZ[[[\X\Y\P]W]]]{^^^^^^^b_c_j___uiCJOJQJo(5mHCJOJQJo(>*mHCJOJQJo(mHCJ OJQJo(mHCJOJQJo(mHCJOJQJo(mHCJOJQJo(5mHCJOJQJo(mHCJOJQJo(5mHCJOJQJo(mHCJOJQJo(mHCJOJQJo(mHCJOJQJo(5mHCJOJQJo(mH)ducendo la frenata e restando propulsivo, con la pagaia. A1.3.1 Utilizzare il timone A1.3.2 Utilizzare la forma dello scafo A1.3.3 Utilizzare propulsioni "orientate" A1.3.4 Raddrizzare la canoa con una pala che mantiene la spinta A2 Adattarsi alla specificit dell'appoggio acquatico e ottenere il migliore rendimento della pagaia A2.1 Adottare una frequenza tale per cui la progressione dell'imbarcazione sia regolare A2.2 creare l'appoggio, agganciare l'acqua dopo l'immersione completa della pala^^^b_c___:`;`W`X`o0$I F &#$ n D+De-/./$N&#$ n D+De-/./$P&#$ n D+De-/.$&#$ n D+De-/./$V&#$ n D+De-/./$\&#$ n D+De-/. verso la prua per una messa in pressione immediata di tuta la superficie A2.3 conservare l'appoggio agitando con forza crescente A2.4 aumentare l'ampiezza dell'avanzamento e le frequenza. Diminuire la frequenza e aumentare l'ampiezza dell'avanzamento dopo la partenza. Aumentare l'andatura senza modificare l'ampiezza ne la frequenza ma cam 14 Mando il ritmo (appoggio pi dinamico). Sprintare aumentando la frequenza. A2.5 Stringere o allargare l'impugnatura sulla pagaia A3 Tirare, resistere per uX```````TaUaaaq/$?&#$ n D+De-/./$A&#$ n D+De-/./$F&#$ n D+De-/.0$G&#$ n D+De-/.$&#$ n D+De-/./$H2 &#$ n D+De-/. aKbLbbb]c`cccq_$&#$Qs +D"/./$P2&#$Qs +D"/.1$22 d&#$ 8+D/./$2&#$ n D+De-/./$9&#$ n D+De-/.$&#$ n D+De-/./$;&#$ n D+De-/.tilizzare la pagaia A3.1 Verticalizzare la pagaia lontano avanti, grazie ad una estensione delle braccia, un avanzamento della spalla d'attacco e una rotazione del busto. A3.2 Andare avanti utilizzando i muscoli potenti delle spalle e del busto (rotazioni) per creare una reazione dell'acqua sulla pala A3.3 Resistere con il braccio superiore. Utilizzare la mano superiore come un punto di appoggio fisso A3.4 Scegliere la propria pagaia (lunghezza, superficie) in funzione della distanza della gara, degli equipaggi e delle condizioni esterne. (lunghezza, superficie pi estese per distanze brevi, pagaia pi corta per vento contrario) A3.5 Scegliere la propria pagaia (lunghezza, superficie) in funzione della propria potenza muscolare A3.6 Utilizzare i differenti tipi di pagaie in funzione delle proprie capacit e dei propri obiettivi A4 Concatenare le azioni A4.1 Fare uscire rapidamente dall'acqua la pala, all'altezza dell'anca senza frenare l'imbarcazione (chiusura della mano inferiore davanti al vcccdddd4e5eeeu/$@F&#$Qs +D"/./$B?&#$Qs +D"/./$H:&#$Qs +D"/./$I9&#$Qs +D"/.$&#$Qs +D"/./$J<&#$Qs +D"/. entre) A4.2 Approfittare di un movimento dinamico di basculamento per ricercare un nuovo appoggio durante un movimento interrotto. F.LC.K. A4.3 Approfittare della fase in aria per  le linee di partenza e di arrivo; rilassarsi, ed economizzare le forze;  gli avversari durante la gara;  i corridori, le boe, il campo di regata B  Capacit BioEnergetiche Creare, conocere, gestire, sfruttare il capitale energetico richiesto per il fi ne fissato. B1 Essere al massimo della propria forma alla scadenza effffVgogpghhw_w/$62&#$K-+D /.$&#$K-+D /.1$7$  &#$K-+D /./$2T&#$Qs +D"/./$8N&#$Qs +D"/.$&#$Qs +D"/./$9G&#$Qs +D"/. __:`;`B`W`X`_``````````TaUaZaaaaKbLbQbbbbccccccdddddd4e5e:eeefffffVgYgogpgughh hhhCJOJQJo(5mHCJOJQJo(mHCJOJQJo(mHCJOJQJo(mHCJOJQJo(mHCJOJQJo(mHCJOJQJo(5mHCJOJQJo(mHCJOJQJo(mH< essenziale. Pre pararsi fisicamente per una competi zione precisa B2 Gestire il proprio potenziale ener getico durante una competizione (par tenza  fine) e una regata (fasi elimina toria  finali) B3 Ricostruire il proprio capitale ener getico dopo una corsa con diverse pro cedure (stiramenti, alimentazione, idratazione) B4 Prepararsi per una data gara con un riscaldamento personalizzato B5 "Piazzare" una respirazione attiva coordinata con la fase di appoggio ac quatica  apnea all'aggancio  esphhhhhh$iOiliiiiij8j{{{{{{{/$22 &#$ ;:+D/./$<2 z &#$   +D/./$2&#$   +D/.$22&#$i*9+D/./$27&#$K-+D /.irazione alla fine dell'appoggio e avere una inspirazione riflessa e bre ve al di fuori dei tempi motori. C  Capacit Bio Informazionali Tenere conto delle sole informazioni utili alle azioni le pi adatte ai fini prefissi. C1 Percepire i soli elementi determi nanti della performance; C2 Vedere e localizzare (recettori este rocettivi, visione centrale); CANOA RICERCA IDI. 25 C1.2 Sentire e valutare (recettori proprioeccetivi)  sbandate, rollii, beccheggio, slittamento e spostamenti  Le resistenze d8jFjmjjjjjk@kMktkkkkkk#lJlklllllm2$22 &#$ ;-6+D /./$22 &#$ ;:+D/.ell'acqua sulla pala;  lo scivolamento della barca (le accellerazioni e le decellerazioni);  l'efficacia del gesto;  la fase; d'aggancio, d'appoggio e della trazione dei suoi compagni;  il piazzamento relativo delle altre imbarcazioni in rapporto propria (visione periferica) C1.3 Interpretare le sensazioni vaghe e soggettive della motivazione (forma, fatica) (recettori interoccettivi); C2 Prendere delle decisioni C2.1 Adottare la strategia tattica prima della competizione in funzione degli elemm!mJmimmmmn^n{c/$66&#$BM+D#/./$62 &#$BM+D#/./$69&#$BM+D#/./$28&#$BM+D#/.$22 &#$ 9+D/.2$22 &#$ ;-6+D /.enti utili come:  condizioni metereologiche;  gli avversari nelle eliminatorie (livello);  forma fisica del momento al fine di:  prevedere il proprio piazzamento in rapporto agli avversari;  prevedere la propria posizione nelle eliminatorie;  regolare la propria velocit di partenza e di gara C2.2 Rivedere la strategia nel corso della competizione tra le gare e durante la gara C2.3 Utilizzare il regolamento C3 Reagire rapidamente C3.1 Produrre azioni adattate all'infor 15 mazioni, percepite ed^nwnnoooooopmU/$97&#$BM+D#/.1$5  &#$BM+D#/./$6:&#$BM+D#/.$&#$BM+D#/./$38&#$BM+D#/./$48&#$BM+D#/./$5 + &#$BM+D#/. p.p\ppp-q.qqqY/$78&#$BM+D#/.$&#$BM+D#/./$57&#$BM+D#/./$6;&#$BM+D#/./$7:&#$BM+D#/./$79&#$BM+D#/./$8  &#$BM+D#/. analizzate, e agli obiettivi D  Capcit psicosociologica Tra l'individualismo e la dipendenza, trovare la propria autonomia e essere responsabili D1 Fissarsi un obbiettivo ambizioso a lungo termine;  essere campioni olimpici in 4 anni;  Fissarsi gli obiettivi intermedi (tappe);  essere finalisti ai prossimi campionati del mondo;  essere in medaglia ai campionati del mondo in 2 anni;  confermare il proprio posto di leader ai campionati del mondo fra 3 anni; D2 Procurarsi i mezzi (fisici, materialqqqqqqqqqr}{{c$22&#$  +D/.3$22 _&#$+8+D/.1$22 &#$D23+D/./$3 p &#$D23+D/.$&#$D23+D/.3$4i  &#$D23+D/. r+D/.$>2  &#$  >+D/.$A2  &#$  >+D/.$B&#$  >+D/.$G&#$  >+D/.$&#$  >+D/.$I a &#$  >+D/. i finanziari, socio professionali) per raggiungere i propri obbiettivi D3 Gustare il piacere del risultato:  restare concentrati sul proprio obbiettivo a lungo termine;  rivedere i mezzi in funzione dei risultati intermedi D4 Gestire e ottimizzare i fattori della prestazione, in particolare: D4.1 organizzarsi il proprio allenamento con l'aiuto di controlli medici, di consigli da parte dell'allenatore e delle proprie conoscenze e sensazioni D5 Essere curiosi, di fronte all'evoluzione  delle materTssssHtItntttu]$2&#$  >+D/.$4&#$  >+D/.$7&#$  >+D/.$7&#$  >+D/.$&#$  >+D/.$<&#$  >+D/.$:&#$  >+D/.hhhhOiliiiFjIjjjMkPkkkkll!m$mimmmo"oooooo-q.q3qqqqqqqqqqqqr&#$a%+D/.a india  saltare la cavallina risalendo la fila na. seguiti, ma anche secondo le condizioni di pratica, il livello e l'et degli allievi. In questa parte noi insistiamo sul verbo variare. Infatti crediamo che "l'atleta" accumulando diverse esperienze, svilupper una adattabilit utile perfino ad alto livello. Grazie a questa malleabilit, sar capace di reinvestire, di trasferire, nella sua attivit dominante, le sensazioni e la capacit acquisite in at'Py \dh$22&#$ #+D/.$E2&#$ !6 +D/.$2 3&#$ !6 +D/.$22  &#$ +D /.tivit annesse. Non si tratta di acquisire delle competenze diversificate, ma di sfruttare quello che pu portare una certa polivalenza per andare pi lontano nella sua specialit. Questo particolarmente vero quando gli 1'apprendimenti ristagnano perch la motivazione si abbassa. VARIARE LA FORMA DI ANIMAZIONE FORME DI GIOCO: In questa sede non proporremo, o proporremo poco situazioni di questo tipo. Toccher all'istruttore o allenatore saper creare, inventare delle situazioni da proporre. Forme di animazione Essendo la nostra disciplina pi codificata e disponendo un mezzo meno vario che nelle altre attivit di canoa Kayak, risulta l'insegnamento sia tradizionalmente fatto di esercizi, di ripetizioni, di correzioni individuali. Tuttavia l'efficacia dell'insegnamento pu essere migliorata grazie a forme di animazione appropriate come quelle riportate di seguito. Le situazioni pedagogiche proposte da un istruttore allenatore possono prendere diverse forme, essere iscritte nelle organizzazionh ?OkY$&#$ $+D%/.$22&#$ $+D%/.9$22&#$W+D/.8$22 &#$H3+D/.$Z25&#$Js +D/.$Z43&#$Js +D/.$;2&#$Js +D/.i variabili secondo gli obiettivi per CA11i0A RICERCA IDI. 25  cambio squadra  corse a gruppi allineati o ad inse guimento  corsa a cronometro  Ripetizione sistematica e ritmica di un esercizio in condizioni identiche:  partenza, rilascio, virata, slalom gi gante;  prendere, passare l'onda;  pagaiare da una sola parte in Kayak;  alternare situazioni contrastanti:  far ruotare, ripararsi, beccheggiare, slittare, far scivolare l'imbarcazione con il corpo e/o la pagaia;  far ruotare dal lato de'?PvssU$43 3&#$H$+D/.$52 4&#$H$+D/.$22 1&#$K#- +D/.&$22 &#$ 9+D/.$44&#$ $+D%/.$6  &#$ $+D%/.lla trazione e dal lato inverso;  percorso lungo ad intensit regolare, e frazionato in durata o in distanza;  Ripetizione di distanza (300500 19 1000 metri), leggermente superiori (3505501100 mt) a ritmo regolare o variabile. VARIARE LE IMBARCAZIONI DA GARA IN LINEA Cambiare imbarcazione (kayakcanoa) (ad un posto, con equipaggio) permette: di sviluppare l'adattabilit dell'atleta alla velocit ed all'equipaggio alle sensazioni d'appoggio pagaia/acqua del kayak o della canoa; d'arricchire il 0W|iM$:2 l&#$H$+D/.$72 5&#$H$+D/.$32 6&#$H$+D/.$34 2&#$H$+D/.$42 2&#$H$+D/.$42 3&#$H$+D/."rqY$t2&#$  +D/.$7&#$  +D/.$22 e&#$+8+D/.$52 h&#$H$+D/.$82 j&#$H$+D/.$62 4&#$H$+D/. 2Ђт҂݈ v}~S^ѐ ?O'?቟siCJOJQJo(mHCJ OJQJo(5mHCJ OJQJo(mHCJOJQJo(5mHCJ OJQJo(mHCJOJQJo(6mHCJOJQJo(mHCJOJQJo(5mHCJOJQJo(5mHCJ OJQJo(mHCJOJQJo(mHCJOJQJo(mHCJOJQJo(mHCJOJQJo(mH( suo bagaglio motorio delle esperienze utili; di evitare sterotipi dai quali difficile uscire. , VARIARE LE FORME DI PRATICA Qualche volta nella specialit canoa kayak (slalom, discesa, kayak polo) l'imbarcazione e la pagaia obbediscono alle stesse regole di funzionamento. Varie forme di pratica permettono all'atleta di sentire meglio, capire e dominare la sua imbarcazione e la sua pagaia, e lo stesso in acqua viva, questa adattabilit interessante. VARIARE IL MEZZO DI PRATICA Navigare vicino o eѝw[0$32 &#$ E&+D/.$22&#$ +D+ /.$&#$ +D+ /.0$72 &#$ +D+ /.$27&#$  +D/.0$@&#$  +D/.$&#$  +D/.lontano dagli argini, con o senza onde (frontali, di poppa, di traverso) con o senza corrente etc.. sono situazioni che arricchiscono il vissuto dei praticanti. Questa variet permette di memorizzare molti punti di riferimento utili all'apprendimento. GLI ELEMENTI DELL'ITER PEDAGOGICO Il raddrizzamento della canoa in velocit una tecnica gestuale difficile da acquisire. Al fine di facilitarne l'apprendimento opportuno utilizzare delle imbarcazioni facilitanti come delle canoe da slalom o da turismo. 20 L'iter pedagogico un mezzo di lavoro a disposizione dell'allenatore, per risolvere pi facilmente una difficolt (il raddrizzamento) riducendo gli altri aspetti (l'equilibrio laterale). Lo scopo dell'iter di risolvere un'improvvisa difficolt limitando gli aspetti delle altre. I mezzi utilizzati consistono nel modificare le regole tradizionali del gioco adattandone il mezzo, il materiale, le consegne, i doveri e i compiti. Lo scopo finale resta immutato. Succede la stessa cosa in modo partico!"Ġ"qY$_F6&#$E +D/.$_A2&#$E +D/.$22 |&#$ 8+D/.$U22&#$ E&+D/.0$<&#$ E&+D/.$36&#$ E&+D/.$&#$ E&+D/. lare, quando si cambia imbarcazione. Lo scopo rimane quello di fare il miglior tempo (o la migliore classifica) in gara. Secondo il proprio livello di capacit, 1' "atleta" otterr un risultato in CAPS, in RITA, in ORION...(modelli di canoe. Se per esempio, il miglior risultato ottenuto in RITA', il CAPS' potr essere utilizzato da allora in seduta di allenamento per lavorare su certi aspetti della tecnica gestuale, e 1'ORION per migliorare l'equilibrio laterale. In questi casi, l'imbarcazione fa parte delle condizioni della pratica che l'allenatore pu modificare a piacere con l'intenzione di rispettare lo scopo del gioco. I PROBLEMI ESSENZIALI DA RISOLVERE A questo punto supponiamo che il giovane ha acquisito a "scuola di canoa" le minime capacit corrispondenti al III livello di iniziazione (classificazione francese). I regolamenti autorizzano ora le imbarcazioni a forma libera fin dai primi incontri. Ognuno si deve ben ricordare che questo punto del regolamento stato adottato al fine di permettere ai giovani che ne sono capaci di andare pi veloci grazie F.LC.K. all'utilizzazione di un materiale pi adatto. Nel nostro spirito, questo significa che l'obiettivo d'andare veloce deve essere conservato. Dunque il giovane atleta "libero di scegliere" la forma di canoakayak che gli permette d'andare il pi veloce possibile: e questa forma pu essere un CAPS! o un RITA! o un federale! Durante le gare, noi consigliamo dunque di utilizzare progressivamente le imbarcazioni specifiche di corsa i"zڣ~o]$&#$H*+D4 /.0$39&#$H*+D4 /.$_2K&#$E +D/.$_6A&#$E +D/.$_;<&#$E +D/.$_<;&#$E +D/.$_A6&#$E +D/.l linea, ma senza dimenticare l'obiettivo del risultato. Durante gli allenamenti al contrario, la situazione tutt'altra. In effetti, l'allenatore ha completa libert per proporre ai suoi giovani atleti di scegliere l'una o l'altra imbarcazione disponibile in funzione degli obiettivi che si sono fissati. La "federale" generalmente pi adatta alle situazioni che mirano a migliorare l'equilibrio; e il CAPS generalmente pi adatto a migliorare la qualit del sostegno della pala in acqua. In effetti in funzione dell'et, del mezzo, delle condizioni meteorologiche, atmosferiche, delle attitudini e motivazioni dei praticanti, del materiale disponibile, certi argomenti potranno essere affrontati pi o meno rapidamente. PRIMA TAPPA: scoperta delle imbarcazioni da corsa in linea "il piacere di andare veloce e di scivolare sull'acqua": MATERIALI:  imbarcazione stabile tipo CAPS, RITA o ancora alcuni modelli da discesa;  pagaia specifica tipo Wing con la quale l'azione essenziale di tirarsi avantBJKLz:8mU$V27&#$0  +D/.$V67&#$0  +D/.$45&#$0  +D/.$U22&#$0  +D/.$<4&#$0  +D/.$22&#$h*9+D/.$Q22&#$H*+D4 /. i. (i "beb wing" sono particolarmente ben adattati alle capacit dei debuttanti); EQUILIBRIO: Regolare la sua impostazione al fi CAIIIOA RICERCA N. 25 ne d'esser posizionato in un atteggiamento confortevole permettendo una buona trasmissione delle forze ed un equilibrio assicurato. PROPULSIONE: I principi da rispettare saranno all'inizio:  agganciare l'acqua avanti mantenendo le due braccia nel campo visivo;  estrarre rapidamente la pala dall'acqua; DIREZIONE: Regolare i problemi di direzione attWbcS_uY&$22 &#$* 9+D/.$6&#$8 5+D6/.$22&#$8 5+D6/.$24&#$, -+D/.$&#$, -+D/.$82&#$, -+D/.$22&#$. *+D/.raverso delle azioni finali dei piedi sull'asta del timone. "ENERGETICA": Gestire la propria forza per percorrere:  delle distanze conseguenti (fino a 5 km a velocit regolare)  delle distanze coperte a gran velocit e cadenza elevata. Questa tappa corrisponde al contenuto della seconda stella "acqua piatta  barca direttrice". SECONDA TAPPA: utilizzazione delle imbarcazioni profilate e delle imbarcazioni di gruppo. "disequilibrio alla ricerca dell'efficacia". EQUILIBRIO: Ritrovare un nuovo equi,ZϭЭۭu]$:9&#$ +D:-/.$89&#$ +D:-/.$:7&#$ +D:-/.$V;9&#$ +D:-/.$92&#$ +D:-/.$&#$ +D:-/.$22&#$ +D:-/.ۭ=>LvRSܯu]$Q8;&#$ +D:-/.$88&#$ +D:-/.$56&#$ +D:-/.$Q;9&#$ +D:-/.$>!&#$ +D:-/.$&#$ +D:-/.$Q68&#$ +D:-/. librio su un'imbarcazione meno stabile. Il passaggio ad un'imbarcazione meno stabile pu allenare una perdita d'efficacia globale. Questo determina l'accettazione di una regressione momentanea. Abbassare il sedile, uscire in Kz con uno pi esperto possono essere dei mezzi per riprendere fiducia. PROPULSIONE: Tirare  resistere per meglio utilizzare la pagaia. Seguire una cadenza regolare stando davanti o dietro in equipaggio.  DIREZIONE: In canoa correggere senza frenare l'imbarcazione e senza temeѝ!"'7~BJKLbcS_,ϭЭ=>RSbܯݯ-.;C볩듿u듿듿CJOJQJo(mHCJOJQJo(mHCJ OJQJo(mHCJOJQJo(mHCJ OJQJo(5mHCJ OJQJo(mHCJOJQJo(5mHCJOJQJo(5mHCJOJQJo(mHCJOJQJo(mHCJOJQJo(5mHCJOJQJo(mHCJOJQJo(mH.   c A rC:\CENTRO~1\CANOAR~1\N25~2\Canoa Ricerca N. 25_Pic11.tif r-A]D,F$ OzA]D,F$(($.$. ?x>?>|x|<8<x??? Dd||   c XA 4Canoa Ricerca N. 25_Pic12 bEQfC,!5UnQfC,Ppo d'arresto nel colpo di pagaia. ENERGETICA: Migliorare la propria condizione fisica (footing, sport diversi), aumentare un po' alla volta il volume e l'intensit dei carichi di lavoro. Dosare la propria forza in funzione della distanza da percorrere. evoluzione nelle imbarcazioni complementari. ENERGETICA: Allenarsi per sviluppare le proprie capacit energetiche ed ottenere risul tati durante le competizioni regionali e nazionali. Prepararsi per una gara at traverso un allenamento ed un riscal daܯݯ-.;ıv^$22&#$  +D/.&#$c)!9'+D/.$L4>&#$ +D:-/.$3<&#$ +D:-/.$49&#$ +D:-/.$; &#$ +D:-/.$&#$ +D:-/. mento appropriato. "Amministrare una stagione" di competizioni (materiale, orari, serie Questa tappa sfocia nella partecipa qualificative). zinne alle prime competizioni regionali Pianificare l'allenamento cos come la e nazionali, e corrisponde alla "pagaia giornata di gara; questa tappa coni di bronzo". sponde alla "pagaia argento" e "pagaia d'oro". TERZA TAPPA: sviluppo delle abilit motorie specifiche e del potenziale energetico e psicologico. BIOMECCANICA Ricerca del migliore rendimento dell'iı"./;`س3Y$22 &#$M: .+D/.$22&#$O +D/.$O22&#$ $+D/.$22&#$ !+D/.$T22&#$  +D/. mbarcazione. Assumere un atteg giamento pi "propulsivo" possibile in canoa. Trasferire le proprie sensazio ni di sostegno e la propria tecnica in Valutazione e QUARTA TAPPA: sviluppare e ottimizzare proprie abilit e capacit. Progettare le proprie azioni immediate verso una carriera di sportivo di alto livello. Il massimo delle capacit descritte devono essere sviluppate e individualizzate, specialmente a partire dai punti deboli e dai punti forti di competizione. autovalutazione Per valutare noi Yߴ,_i˵ٵ Gn߷$22&#$C+DJ/.:$22  &#$ _% +D}/.$22 &#$ 6+D /.$22 n &#$   +D2/.abbiamo bisogno di criteri, di basi, di misure. Questi possono esserci dati da:  un attrezzo (cronometro, conto cadenza, cardiofrequenziometro, magnetoscopio, fotografia) dando una misura obiettiva. Ciascuno di questi attrezzi ha delle capacit che conviene conoscere per evitare di oltrepassarle. Cos il video permette di osservare in maniera precisa il solo aspetto biomeccanico del gesto (spostamento dei segmenti). Le altre osservazioni (affettivit, energetica), non sono che delle ipotesi.  L'apprezzamento ed il giudizio dell'allenatore per la portata di queste misu 22 re. Dipendono dall'esperienza dall'atleta e dalla relazione allenatoreallenato. Ma queste misure non sono sempre sufficienti, plausibili ed affidabili per l'atleta; ecco perch nella misura del possibile, noi metteremo sul tavolo delle situazioni pedagogiche che permettono all'atleta di autovalutarsi. Nelle consegne gli daremo dei riferimenti precisi che gli permetteranno di valutare da solo la sua azione, per esempio:  nell߷Q˸JMgO$B6&#$.?(+D/.$22 s&#$ 8+D/.$2A&#$ .(+D/.$T58&#$ .(+D/.$:4&#$ .(+D/.$OF2&#$ .(+D/.:$22 j &#$h% +D}/.a presa d'onda (di scia) (nell'affrontare un'onda): "sar all'altezza dei la barca?"  per fare derapare la canoa tirando ir:dietro alla fine del colpo di pagaia.  manico e le mie spalle sono parallele all'imbarcazione e le mie mani all'interno della barca". La lista di osservazioni presentata qui appresso relativamente completa. La sua logica consiste nel:  notare ci che, nel girare pu essere determinante (vento onda)  rilevare i comportamenti dell'imbarcazione (spostamenti, rotazioni)  cercW UqmQ/$8 M &#$  +D/./$87&#$  +D/./$23&#$  +D/.$2N&#$.?(+D/.$5D&#$.?(+D/.$S>8&#$.?(+D/.$S;2&#$.?(+D/. are le cause (interne) nel gesto (piano biomeccanico) dell'atleta  dare una interpretazione generale (fare un'ipotesi) in funzione dei compiti da assegnare. Con l'aiuto di questa lista, l'istruttore allenatore pu a scelta creare delle schede di osservazioni in funzione del livello dei praticanti (allievi) e dei suoi stessi obiettivi. LISTA DI OSSERVAZIONI 3)  INDIVIDUO " attitudine generale " busto " posizione del bacino CANOA RICERCA IDI. 25 4)  IqCUkzggg/$U2&#$  4+D/.$2 &#$  4+D/.$22  &#$ r +D/./$U82&#$  +D/./$32&#$  +D/./$37&#$  +D/. NTENZIONI PRIMARIE " assicurare l'equilibrio " conservare la direzione " fare avanzare " altro (segurie i compagni per esempio) 23 2)  IMBARCAZIONE " modello " rotazione sull'asse trasversale " beccheggio " assetto " rotazione sull'asse longitudinale " rullio " sbandamento H|gK$22 s&#$+8+D/./$; 2&#$p+D/./$[U&#$p+D/./$[C&#$p+D/./$[&#$p+D/.$2 ] &#$p+D/.$22 &#$  9+D/.\vkS/$X &#$O %+D /./$X2&#$O %+D /./$X\ &#$O %+D /./$W&#$O %+D /./$W&#$O %+D /./$W &#$O %+D /.$2  &#$O %+D /." rotazione sull'asse verticale " andatura a zigzag " velocit " assestamento " emersione della chiglia " sfondamento della chiglia 1)  ANDATURA " temperatura " vento " onda " corrente 5  PAGAIA " tipo di pagaia " adattamento alla morfologia " zona d'azione " direz@j oW/$S&#$O %+D /./$X&#$O %+D /./$X&#$O %+D /./$X &#$O %+D /./$X&#$O %+D /./$X&#$O %+D /./$X&#$O %+D /. 4DRhtgO/$:p&#$`%+Dt/.$22 h&#$A$+D/./$D&#$b " +D/./$I]&#$b " +D/./$I$&#$b " +D/./$I2&#$b " +D/.$22 &#$b " +D/.ione della passata di pagaia in rapporto all'asse longitudinale " piano sagittale: incidenza "palaacqua" " attacco " appoggio " svincolo " piano frontale: scostamento in rapporto all'asse. " attacco " obliquit della "pala" " importanza dello "scostamento     !$&)+/14579;@ABCDEFGHIJKLMNOPQRSTUVWXYZ[\]^_`abcdefghijklmnopqrstuvwxyz{|}~oW/$D &#$`%+Dt/./$Iz &#$`%+Dt/./$I: &#$`%+Dt/./$I&#$`%+Dt/./$I&#$`%+Dt/./$:&#$`%+Dt/./$:X&#$`%+Dt/." " appoggio " immersione della pala " accelerazione all'aggancio " uscita di taglio esterno " sincronismo dell'equipaggio " attenzione " concentrazione dello sguardo " pu riguardare altre cose " azioni " presa di mani simmetrica " scostamento delle mani |JoW/$Dm&#$`%+Dt/./$D&#$`%+Dt/./$D &#$`%+Dt/./$D2&#$`%+Dt/./$D1&#$`%+Dt/./$D: &#$`%+Dt/./$D&#$`%+Dt/.NoW/$D&#$ +D/./$D &#$ +D/./$D&#$ +D/./$D&#$ +D/./$D &#$ +D/./$D&#$`%+Dt/./$D&#$`%+Dt/." utilizzazione del tronco " utilizzazione del braccio " flessione " punto fisso " utilizzazione avambraccio " estensione " flessione " dissociazione troncobacino " allineamento polsoavambraccio " concentrazione delle mani sul manico " pedalare di gambe 6n oW/$D&#$ +D/./$D&#$ +D/./$D&#$ +D/./$D &#$ +D/./$D#&#$ +D/./$D&#$ +D/./$Du&#$ +D/.    6)  FORME DI NAVIGAZIONE " condotta della virata " permenenza della propulsione " permenenza della posizione " virare del tutto " gioco dell'assetto " utilizzazione precisa della canoa e della pagaia. Utilizzo della pagaia (ostacoli) altre canoe " conservare la velocit " bilancNG  IHDR|n} tEXtSoftwarenoned{xXtEXtCommentR DPI:300\?tEXtDPIX300:tEXtDPIY300qIDATxA@abx^x w}oxX.taG˅X /i`H0/᷺H/h{opMoR)dM=|)RȗE$ $ L-^ID{$@f0Ț1Ԋ "[yS)EVG."a,!ݵè R\W(rKot)ȂGE$՚ۧ$"E1 ީ \MUoH.vGrArP?Սq JĘ' u!yoޔ[ r8&IArArArArArArArArArArArArArArArArArArArArArArArArArArArArArArArqq-/Hܹϔ\Ӈk!?ϥE cD'%!}qB'744Nљ~bEmݷEڧwoH.H.H.H.H.H.H.k+@NGނ= D'F.V :)]<ۛ)@tR\\\\z*G~ȔEvf! d~8U."f!JPB25Eژ0xk+׉Ul"2.m.4ŘWHBI+O6#Gsyqi y稉Sh,B#;#!@tR\\\$)EX#NԑBv["[ KGf/'@tR(4+@x$l $  $e<\\\'@tR\ZX)@SH'ɥBE cw)$kRNJ!'@tR :)*)aS <7H a,˾EIENDB` Ddx|   c XA 4Canoa Ricerca N. 25_Pic13 bPaCJ g靁,J[n$aCJ g靁PNG  IHDRU ~z tEXtSoftwarenoned{xXtEXtCommentR DPI:300\?tEXtDPIX300:tEXtDPIY300|IDATxjSAItKAK\&;B? ;?à۬όN KI}}3sϛ)m'anֺ/-\7͕/x ^Sٯ/xv0_%/x ^/x ^8Px϶ia=E\卡Z%RD8" mYM0$uiqV9o!-B\ozWp6'Ha/xA }/x +/pal;+ VXJ5+0(!^Bl^6h}xi6^//x ^/x ^/x ^0jス/x ㄙ-_o/x ^/x ^/x ^/x ^5 ^/x ^!}J]a{{[ ?WaM};[!DWQ?qp s89,2˛;IENDB`Dd0q |  c XA4Canoa Ricerca N. 25_Pic14 b5l]iKݑ j_n5l]iKݑ PNG  IHDR0q" tEXtSoftwarenoned{xXtEXtCommentR DPI:300\?tEXtDPIX300:tEXtDPIY300IDATx1 @ЅAݼH[`WYa6%"y~r$MA b 1vB a*b 1ˑMYt"1A b 1A b̄\ brKDo 13j+զ 1A b|O4ԑ0x!qL-Ԧb  11@Y1biŕziIENDB` H{j&#$ `[ +D$/.&#$8 k+Du/.&#$su+D/./$1&#$ +D/./$1&#$ +D/./$12&#$ +D/./$D&#$ +D/. "RkS;$\2&#$z  Q+D/.;$V&#$z  Q+D/.;$Vz&#$z  Q+D/.;$Va&#$z  Q+D/.;$[O&#$z  Q+D/.;$V,&#$z  Q+D/.;$2 9&#$z  Q+D/.iamento 7)  ALTRE TECNICHE " presa d'onda " coordinazione dell'equipaggio RIASSUNTO SCHEMATICO DEI COMPITI DELL'ISTRUTTOREALLENATORE CONOSCERE " l'attivit " gli atleti " le condizioni di pratica, i luoghi il materiale e la durata OSSERVARE MISURARE E VALUTARE " le realizzazioni " l'organizzazione " le relazioni  VOCABOLARIO:  ampiezz$BgK<$22 &#$9v$+D/.;$R2&#$8+D/.;$R:&#$8+D/.;$2  &#$8+D/.;$2&#$  +D#/.;$2&#$  +D#/.;$2  &#$  +D#/.F_r}kO=$2 &#$   +D/.=$22&#$   +D/.;$22 2 &#$zDe +D/.;$22&#$ T +D/.;$22&#$ !+D/.;$6&#$ +D/.=$22&#$ +D/.Civ˵ڵ߷Uz ht_}~ssCJOJQJo(5mHCJOJQJo(5mHCJOJQJo(mH j&_U j[U jTUCJOJQJo(mHCJOJQJo(mHCJOJQJo(mHCJ$OJQJo(5mHCJOJQJo(5mHCJOJQJo(5mH jOUCJ OJQJo(mHCJOJQJo(mH,a.. se si considera che l'imbarcazione fissa e la pagaia mobile, l'ampiezza corrisponde alla lunghezza di un colpo di pagaia dall'attacco al movimento. Se si considera ora che l'imbarcazione si sposta a partire dal polosostegno fisso in acqua, l'ampiezza corrisponde alla distanza che intercorre dall'imbarcazione all'attacco e la partenza.  apoggio.. punto sul quale un elemento si appoggia su un altro: l'appoggio della palla nell'acqua; l'appoggio dei piedi sulla stiva; 1'ap 24 DEFINIRE GLI OBIETTI}~qY;$_27&#$ *+D /.;$_;2&#$ *+D /.>$:C &#$ *+D /.;$8)&#$   +D/.;$8S&#$   +D/.;$E&#$   +D/.$&#$   +D/.VI PREVENIRE, PREPARARE, E ORGANIZZARE " le sedute " le progressioni " le situazioni " le condizioni di pratica CONDURRE ANIMARE Le sedute, le situazioni, l'adattamento agli imprevisti, PROPORRE UN CONTENUTO ORGANIZZARE L'ATTIVIT AMMINISTRARE LE RELAZIONI poggio dell'imbarcazione sull'acqua..  cadenza.. numero di colpi di pagaia durante un minuto.  capacit.. essere in grado di comprendere, di saper fare qualche cosa, competenza,(@dg;$22&#$BA +D/.;$22&#$B +D/.;$22&#$AM+D/.;$22&#$Ag+D/.=$22 U &#$7 +D/.;$22 }&#$ 8+D/. comportamento, facolt  svitare  avvitare  torsione.. in canoa kayak la nozione di avvitamentosvitamento torsione corrisponde alla rotazione inversa delle spalle rispetto al bacino. Questa nozione esprime la contrazione dei muscoli del tronco dalla parte del "colpo di pagaia" per F.LC.K.  recettori esterocettivi.. sono incaricati di raccogliere le informazioni che saranno in seguito dirette verso centri nervosi; sono incaricati di raccogliere le informazioni provenienti dall'esterno dell'organismo. Sono i seguenti: gli occhi (per la luce) il naso (per gli odori) le orecchie (per i suoni) la lingua (per i sapori) la pelle CANOA RICERCA IDI. 25 (per la temperatura, la pressione).  recettori propriocettivi.. sono incaricati di raccogliere le informazioni utili all'attivit automatica dei muscoli (ivi compreso il muscolo cardiaco). Questi recettori situati nei muscoli, sui tendini, sulle articolazioni e sui vasi arteriosi sono sensibili alle pressioni, e ai rilassamenti.  recettori interocetLr~#+,-kiiQ/$22&#$ !+DS/.$$22&#$m* 9+D/.;$22&#$R)+D /.>$4 &#$R)+D /.;$9&#$R)+D /.;$22&#$U! +D/.=$22  &#$3  +D/. tivi.. le attivit degli organi regolata totalmente senza coscienza attraverso dei circuiti specifici: essi reagiscono alle modificazioni chimiche.  ritmo.. ritorno periodico dei tempi forti e dei tempi deboli; disposizione regolare dal punto di vista dell'intensit e della durata che d al movimento la sua rapidit, la sua andatura caratteristica. In Kayak il ritmo corrisponde alla durata e l'intensit rispettive delle dif ferenti fasi del colpo di pagaia (attaccotrazione, svincolo, fase aerea).  situazioni contrastanti.. quando portano l'atleta a fare il confronto fra sensazioni, azioni, effetti opposti e a fare cos la scelta pi adatta.  tecnica.. insieme di procedimenti usati per produrre un'azione e ottenere un risultato determinato. 25 effettuare la fase di trazione, quando essi sono stati preventivamente tirati.  didattica.. teoria e motodo dell'insegnamento. La didattica l'analisi dell'attivit (il trattamento della materia, della disciplina) che permette di ottenere dei contenuti ekS/$<6&#$O +D/./$P>5&#$O +D/./$;3&#$O +D/./$;5&#$O +D/./$<2&#$O +D/./$8w&#$O +D/.$22 &#$ 9+D/.di insegnamento organizzati, progressivi.  valutare.. dare un giudizio su un valore, un prezzo, una quantit. Misurare, (verifica) che consiste nel rilevare obiettivamente un dato; precede la valutazione.  ottimo (il massimo).. stato considerato come il pi adatto per ottenere uno scopo determinato 0 in rapporto ad una situazione data. I1 risultato pi adatto riguardo ai mezzi messi in opera.  performance.. 1  un risultato totale, classificazione, ottenuto da un atleta in una gara paragonati ai risultati degli altri. 2  risultato ottimale ottenuto riguardo ai mezzi usati dall'atleta. Centro Studi FICK  Centro documentazione TESTI ALLENAMENTOPREPARAZIONE AUTORE TITOLO ANNO BrodieThornhill Microcomputer e sport 1985 MerniNicolini Preparazione fisica di base 1988 V.S. Farfel Il controllo dei movimenti sportivi 1988 AA.VV. La valutazione nello sport dei giovani 1988 E. Hahn L'allenamento infantile 1986 AA.VV. Le capacit coordinative e la resistenza 1988 FucciBenigni Meccanica dell'apparato lYZ[oS?$FH a&#$   +D //.$&#$   +D //.?$G &#$   +D //./$22&#$  +D$/./$y22&#$+8+D/./$:8&#$O +D/./$25&#$O +D/. ocomotore applicata al condizionamento muscolare 1985 BazzanoVarrassi Efficienza fisica 1988 R. Marmo Metodologia dell'allenamento nei giovani 1988 AA.VV. Nuovi orientamenti per l'avviamento dei giovani allo sport 1984 MelwigSkloz Allenamento e sport per tutti 1990 R. Marmo Fondamenti dell'allenamento sportivo 1991 ATTIVIT MOTORIA PEDAGOGIA  PSICOLOGIA AUTORE TITOLO ANNO SotgiuPellegrini Attivit motorie e processo educativo 1989 VirgiliRiva Come apprendiamo 1985 G. Ghirelli sociale Il gruppo L 7`BC A$<2 3  w &#$   +D //.@$ &#$   +D //.$&#$   +D //.\h(r~:#+,-13YZ[BCklsis_sCJOJQJo(mHCJ#OJQJo(mHCJOJQJo(5mHCJOJQJo(mHCJ*OJQJo(mHCJOJQJo(5mHCJOJQJo(mHCJOJQJo(mHCJOJQJo(5mHCJOJQJo(mHCJ OJQJo(mHCJOJQJo(mHCJOJQJo(5mHCJOJQJo(mHCJOJQJo(6mH%sportivo: elementi di psicologia 1988 B. Rossi Processi mentali e sport 1988 CrattyPigott Psicologia dello sport 1988 J. Cratty Espressioni fisiche dell'intelligenza 1985 M. Pieron Metodologia dell'insegnamento dell'edu cazione fisica e dell'attivit sportiva 1989 BIOMECCANICA AUTORE TITOLO ANNO BagdanovIvanov Biomeccanica degli esercizi fisici 1989 V.B. Korenberg Principi dell'analisi qualitativa biomeccanica 1983 26 F.LC.K. GINNASTICA MEDICA CORRETTIVA  PREVENTIVA E. Ciammaroni E. CiammaroniCkl&Mw @$  &#$   +D //.&#$   +D //. A$72 2  w &#$   +D //.$&#$   +D //.@$ &#$   +D //. E. Ciammaroni D. Bohrmer CONI AUTORE FainaDal Monte OttaniGaruti A. Dal Monte CoritzkeMilner AUTORE M. Perrone LiviaTatarelli G. Martinelli ConiIst. Credito Sportivo TrabellaDe Juliis Vittorioso E. Maffei G. Zaccaria CONI CANOA RICERCA _`v. 25 TITOLO La ginnastica periarticolare La Kinesiterapia delle algie vertebrali La Kinesiterapia delle carenze toracoaddominorespiratorie Guida alla sicurezza nello sport Riviste di diritto sportivo numeri 1234 '81 numeri 123 '83 Numero;, speciale atti Il' c/hA$22 s&#$ +Dj/.A$22 &#$ 8+D/.@$22 &#$ +D/. B$22 -  w &#$   +D //. &6DQahs$22 K&#$ 3~+D/.A$22 &#$ V++D/.A$22 `&#$ %+D/.A$22 i&#$ +D*/.onvegno di diritto sportivo TESTI SCIENTIFICI TITOLO Fisiologia dell'esercizio nell'et volutiva Traumatologia dello sport e pronto soccorso Fisiologia e medicina dello sport Le basi scientifiche del movimento umano LEGISLAZIONE DIRITTO TITOLO Societ e associazioni sportive L'utilizzo e la gestione degli impianti sportivi in ambito territoriale: aspetti organizzativi e di programmazione Le societ sportive dilettantistiche Mutui per impianti alle societ sportive Tutela sanitaria delle attivit sportive .6b{]]]]]A$22 4&#$g+D-/.@$22 a &#$ +D/.A$22&#$ +D /.@$ &#$ +D /.$22 &#$ 9+D/.$22 &#$ -5 +D/. Bilanci, contabilit e controlli negli enti pubblici Il bilancio e la sua gestione dopo la riforma del 1978 Il CONI e le federazioni sportive alla conferenza nazionale dello sport (1013 novembre) ANNO 1987 1988 1988 1992 ANNO 1988 1984 1984 1984 ANNO 1985 1985 1985 1983 1983 1969 1979 1982 27 AUTORE AUTORE TITOLO ANN( CONI Il CONI e le federazioni sportive 197_` DeJuliis Pescante L'educazione fisica e lo sport nella scuola italiana 199( CONI Impianti sportivi per Enti pubblici 198E V. Ilari ImpiegoqU$22 T&#$*P+D/.A$8&#$)  +D/.@$22&#$)  +D/.A$52&#$P$+D/.$2 5&#$P$+D/.$&#$P$+D/.A$&#$P$+D/.uY$22 O&#$*.+D/.A$22&#$**+D/.$7&#$) & +D2/.$&#$) & +D2/.@$22&#$) & +D2/.A$3&#$)# +D/.@$22&#$)# +D/.!&'*123}a__@$22 V&#$  +D/.$2 T&#$*6+D/.$&#$*6+D/.$22 T&#$*6+D/.$22 T&#$* 4+D/.$22 Y&#$*1+D/. pubblico 198? CONI Riviste di diritto sportivo numeri 1234 '81 numeri 123 '83 Numero speciale atti Il' convegno di diritto sportivo Scuola dello Sport Legislazione e normativa riferita allo sport 198 De JuliisPagnozzi =Il finanziamento degli impianti sportivi 1981 Vittorioso TECNICA DIDATTICA E ALLENAMENTO DELLA CANOA AUTORE TITOLO ANNO W.T. Endicott The Danger zone 198; K. Koltai A. Kajakowas Kenuzad technikaja 19 H. Rambaud Acque bianche: guida pratica per lo sport della Canoa Kayak 13Fs0DV#9ReC$@2  u] &#$ >  +Dz//. C$B2 4 Q] &#$ >  +Dz//.C$H2 y] &#$ >  +Dz//.971 P. Pendola Manuale di Canoa Kayak 198 Fed. Francese L'inseignement du Canoe et du Kayak 198 de Canoe Kayak W. Nealy Kayak 198 F.LC.K. Canoa Ricerca F.LC.K. Canoa Manuale per l'Istruttore 198 CINETECA ARGOMENTO DESCRZIONE ANNO Tecnica Tecnica canadese (in tedesco) 19" Didattica fluviale 19 ~  Tecnica di Kayak e canadese (Hun) 19 Perri  F.LC.K. 19~ Canoeing 19 ~ v Allenamenti con ungheresi 19 v = 28 F.LC.K. ecnica Test Castelgandolfo in barca + vasca 1990 1 Raduno Alliee*aqWq"E$22 ) A] &#$ >  +Dz//.D$>E J&#$ >  +Dz//.$&#$ >  +Dz//.C$82 7 F] &#$ >  +Dz//./&ah./6*123A%`CJOJQJo(5mHCJOJQJo(mHCJOJQJo(mHCJOJQJo(5mHCJ)OJQJo(mHCJ OJQJo(mHCJ!OJQJo(mHCJOJQJo(mHCJ OJQJo(mHCJOJQJo(mHCJOJQJo(5mHCJOJQJo(mH2viCadetti Castelgandolfo 1990 Campotosto 1990 Test Castelgandolfo Junior/Senior in barca 1991 Test Castelgandolfo in barca 1991 Raduno cadetti A/B Castelgandolfo 1991 Raduno allievicadetti A/B Castelgandolfo 1991 e Campotosto 1991 Percorsi e allenamenti Campstosto Senior 1991 Centro federale Castelgandolfo 1991 Allenamenti con ungheresi 1989 Corso pratico di vela Allievi=Cadetti in Ungheria  Guida tecnica unghere Centro di Potsdam/Mondiali Junior '85/Allenamenti Campotosto '83/Film Tirrenia Todaro Vasca e allenamenti squadra unghere (1) Vasca e allenamenti squadra ungherese (2) Selezioni gara Mantova 1990 Manifestazioni naz.linternaz. Bydgosczc 1983 Gare canoa TV 1TV2TV3 1983 Slalom La Tuile 1983 Universiadi 1987 Pre olimpica Seul 1987 Olimpica Duisburg (RAI) 1987 Fluviale Coppa Europa Nottingham 1988 Candidatura Val di SoleMondiale '93 (inglese ed italiano) Giochi olimpici di Seoul 1988 Szeged 1989 Campionati Mondiale d2e*Qs# F$22 $ p &#$ k  +DM//."E$22 ) A] &#$ >  +Dz//.i Plovdiv 1989 I Concen. Olimpica de la Juventud 1990 LC.F. Marathon racing 1990 Campionati mondiali di Poznan 1990 Gara internazionale Mechelen 1990 Gara internazionale Duisburg 1991 CANOA RICERCA N. 25 29 a Manifestazioni naz.linternaz. Campionato di fondo Sabaudia 199: Ia Selezione gata Mantova 199 Il' Selezione gara Mantova 199 III a Selezione gara Mantova 199 Spettacolo Sport in concerto (RAI) 198 Lo sport italiano (Retemia) 198 La trasmissione Unomattina 199: Tu#O}/Ox9W} F$22 $ p &#$ k  +DM//.rismo Dal fiume Calco al Colca (Per) 198 Japanese Sport FestivalFukuoka 199. C.A.S. Test e misurazione per i C.A.S. Guida tecnica C.A.S. Ila Parte Guida tecnica C.A.S. 2a Parte Riprese Guida tecnica 2 a Parte (lago EUR) Video C.O.N.I. Capacit coordinative 191~ Raduno C.A.S. Castelgandolo 3/4/5 luglio 191~ Raduno Intercenti C.A.S. Revine 22/25 aprile 19y Intercenti C.A.S. Gusana 8/9 ottobre 19~ Riprese Castellamare Riprese Telese Filmato C.O.N.I. Resistenza in relazione 'Hj*Ry H$22 0# 6v &#$ S +De3/.&#$ S +De3/.$&#$ S +De3/.G$x2 v &#$ S +De3/. all'attivit Tecnica Diego di 38 kg. (Scuola di Canoa) Allenamenti nazionale olimpica 19 v Allenamenti nazionale olimpica 1G Collegiale nazionale olimpica + MechelenMilano 1 ~  Tecnica della pagaiata 1 ~_ Allenamenti Nazionale olimpica 1'= DIAPOSITIVE Sussidio didattico corso Istruttori 1 Sussidio didattico corso Allenatori 1 3O F. I . H}:`D$7  &#$ S +De3/.$&#$ S +De3/. H$22 0# 6v &#$ S +De3/.hp˿CJOJQJo(5mHCJ<OJQJo(mHCJOJQJo(mHCJOJQJo(5mHCJ OJQJo(mHCJOJQJo(mH<eopH$2: ;n &#$ S +De3/.p#1BL_`w~~lPP$22 8&#$ $k+D /.$&#$ $k+D /.$6J  &#$ $k+D /.$22 &#$ iI+D/.$22 T &#$   +D/.$22 &#$  +D/.&#$}  +DZ /.  ABXy}}}}$7 N &#$ 0 +D/.$&#$ 0 +D/.$22  &#$ 0 +D/.$22 &#$ r.+D/.$22 &#$ ) +D/.'09KRq$22 X &#$;)<+D/.$22 -&#$D`+Dk/.$22 &#$v"+D/.$22 1&#$'nd+D/.$32  &#$ 0 +D/. Rez   7 8 tb$&#$+D*/.$O&#$+D*/.$22&#$- &+D/.$22  &#$<)<+D/.$22 &#$E+D/.$22 - S&#$A7+Dt/. 8 9 : ; A  Zv^$O2&#$+D*/.$O7&#$+D*/.$N&#$+D*/.$gC&#$+D*/.$gJ&#$+D*/.$g<&#$+D*/.&#$+D*/. #1BAB09KzQ`    7 ; *ҼҰҰҰҰҰҰҰ܁wk_CJOJQJo(5mHCJOJQJo(5mHCJOJQJo(mHCJOJQJo(6mHCJOJQJo(5mHCJ OJQJo(mHCJOJQJo(56mHCJOJQJo(6mHCJOJQJo(mHCJOJQJo(5mHCJOJQJo(mHCJOJQJo(mHCJ`OJQJo(mHCJ%OJQJo(mH jU%+S$22 T &#$ <  +D/.$22 &#$  +D/.$2&#$+D*/.&#$+D*/.$&#$+D*/. 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