LETTERA DEL PRESIDENTE BUONFIGLIO AL CONI SULLA SITUAZIONE DELLA CANOA ITALIANA

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COVID-19

 Pubblichiamo il testo integrale della lettera che il Presidente Luciano Buonfiglio ha inviato al numero uno del CONI, Giovanni Malagò, sulla difficile situazione che tutto il mondo della canoa sta attraversanso in questo momento.   

Caro Presidente, caro Giovanni,

stiamo vivendo una fase drammatica, prima di tutto per il nostro Paese. L'emergenza sanitaria ha messo in risalto le priorità della nostra esistenza, ma questo non deve farci dimenticare le nostre responsabilità.

Anche il mondo dello sport sta vivendo momenti molto difficili, e mi riferisco in particolare allo sport di base, a quello amatoriale, che dovremo necessariamente sostenere con forza. Ho una convinzione: ci riusciremo, insieme. Ne verremo fuori, con coraggio e determinazione e riprenderemo a correre verso i nostri sogni ed i nostri obiettivi.

Inutile dirti quanto le mie Società, che ho l'onore di rappresentare, stiano soffrendo a causa della inattività, della chiusura legittima, corretta degli impianti sportivi. Diminuiscono i ricavi derivanti dalle già esigue sponsorizzazioni e dai tesseramenti, mentre continuano ad insistere i costi delle utenze e del personale, sebbene i canoni di concessione siano solo attualmente sospesi.

Ho ricevuto decine di risposte dal mio mondo, sollecitate dalla tua nota del 12 marzo scorso, e sinteticamente posso rappresentarti un danno che equivale a circa 6.500.000 di euro.

Sono certo che lo Stato ci sosterrà, con ancora più energia rispetto a quanto già abbia ben fatto finora, perché davvero dietro ai nostri atleti, tecnici e staff, ci sono tante famiglie, che oggi sono in difficoltà e che domani potrebbero non riuscire più a fronteggiare le spese per far praticare sport ai nostri figli, alle future generazioni.

Ecco, caro Giovanni, penso che il nostro impegno lo dobbiamo soprattutto a loro, per senso di comunità e di socialità.

Sono certo che farai il massimo affinché lo sport possa tornare a sorridere.

Grazie, un abbraccio sportivo.

Luciano Buonfiglio 

Roma, 3 aprile 2020