AL VIA TRA ROMA, NAPOLI E MILANO IL PROGETTO "IN CANOA SENZA BARRIERE"

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SPORT E SOCIALE

La Federazione Italiana Canoa e il Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità, insieme per un progetto a sostegno dei minori e giovani adulti in carico ai servizi minorili della Giustizia.

La canoa non è solo spettacolo agonistico, ma è soprattutto scuola di vita e patrimonio di valori legati alla lealtà sportiva, allo spirito di sacrificio ed alla volontà di riscatto, in particolare nelle situazioni difficili.

Il progetto, denominato “In Canoa Senza Barriere” sviluppato dalla Federazione Italiana Canoa Kayak in collaborazione con il Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità, a seguito delle risorse stanziate alla FICK da Sport e Salute S.p.a. per l’anno 2021, rientra in quel filone che vede l’utilizzo della pratica sportiva come canale esperienziale privilegiato nell’ambito dei percorsi educativi della Giustizia Minorile.

Offrire ai ragazzi partecipanti la prospettiva di una possibile e completa integrazione dando loro la possibilità di realizzare le proprie capacità atletiche, di fare squadra. Usare l’attività della canoa come fattore di recupero e integrazione sociale rivolte a giovani in situazione di particolare fragilità e disagio. L’esperienza progettuale “In Canoa Senza Barriere” si caratterizza per essere un percorso breve ed intenso che affianca all’attività sportiva della canoa l’avvicinamento al mondo della natura incontaminata, all’esperienza sportiva individuale e di gruppo, in una sorta di percorso progressivo di scoperta di sé, del mondo circostante e degli altri. Percorso breve ed intenso finalizzato a creare le premesse per una rivisitazione delle prospettive individuali dei ragazzi e una riflessione più profonda sulle loro relazioni personali e sociali.

Il progetto, per quest'anno, è stato avviato su tre città Milano, Roma e Napoli, rispettivamente Idroscalo Club, CKC Castel Gandolfo e Circolo Ilva di Bagnoli, in sinergia con la Federazione Italiana Canoa Kayak, e i competenti Uffici di Servizio Sociale per Minorenni, Istituti Penali per Minorenni e Centri per la Giustizia Minorile. Vi prenderanno parte i minori e giovani adulti, compresi nella fascia 15-20 anni, sottoposti a procedimenti penali da parte dell’A.G. minorile, residenti nella regione Lombardia, Campania, Lazio. La progettualità sarà strutturata e svolta nell’arco di un trimestre (maggio-luglio) e ogni mese accoglierà un gruppo di circa 8 ragazzi per un percorso di lezioni in canoa e incontri formativi sui valori dello sport e sulla tutela ambientale.

Attraverso l’avviamento allo sport della canoa si utilizzeranno così strategie educative individuali e di gruppo e si punterà a lavorare sulle fragilità personali e sociali in un’ottica di riscatto. Infatti, lo sport della canoa favorisce l’accrescimento delle competenze individuali e sociali nell’ottica del superamento di un ostacolo e, appunto, del riscatto personale in condizioni di difficoltà, oltre a sostenere lo spirito di sacrifico, l’integrazione sociale e la lealtà sportiva, rappresentando un contesto privilegiato di recupero di valori sociali e civili. 

"Sono orgoglioso di questo progetto che stiamo portando avanti come Federazione, che ci rende protagonisti non solo nel campo agonistico ma anche nel sociale", ha dichiarato il Presidente Luciano Buonfiglio nella giornata di apertura andata in scena martedì 4 maggio al Centro Federale di Castel Gandolfo con il supporto dle CKC Castel Gandolfo. "Abbiamo deciso di metterci a disposione di ragazzi con un passato "difficile" puntando ad essere per loro un punto di riferimento, certi che conoscendo lo sport della canoa più da vicino e apprezzandone i valori possano avere un futuro diverso e più propositivo. Ringrazio le società sul territorio, il CKC Castel Gandolfo, l'Ilva di Bagnoli e l'Idroscalo Club, che si sono messe in gioco e a dispozione per supportare questa bellissima progettualità."

In contemporanea il progetto è stato avviato anche a Bagnoli, con la disponivbilità del Circolo Ilva Bagnoli, alla presenza dal referente progettuale nazionale Sergio Avallone. "Su Napoli abbiamo avviato il progetto con una prima giornata a "secco" dedicata principalmente a conoscere i ragazzi e le loro storie per creare con loro una sinergia positiva e capire come approcciarci al gruppo. Con me hanno coadiuvato il gruppo il referente territoriale Maurizio Avallone ed i tecnici Gabriele Fabris e Giiseppe Casadei, che hanno sapientemente spiegato cosa è la canoa, la pagaia e tutto ciò che è inerente al nostro sport, rispondendo alle loro domande e stimolando nei ragazzi la curiosità.", ha dichiarato Sergio Avallone a margine della prima gironata.

Per l'area nord, invece, il progetto prenderà il via tra mercoledì 5 e giovedì 6 maggio presso il bacino dell'Idroscalo di Milano sotto la supervisione di Adriano Alessandrini e dello staff dell'Idroscalo Club.