EUROPEI 2020: GLI AZZURRI NON BRILLANO A PRAGA, RASSEGNA CONTINENTALE SOTTOTONO

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CANOA SLALOM

Si chiude senza particol ari acuti la spedizione degli azzurri agli Europei di canoa slalom a Praga. Nella terza e conclusiva giornata della rassegna continentale, unico appuntamento stagionale per i big dell’acqua mossa, i quattro atleti in gara per l’Italia non sono risarciti a staccare il pass per le finali. Stefanie Horn (Marina Militare) nel K1 ha chiuso al 12° posto in semifinale con il tempo di 123.17, prova appesantita da tre tocchi di palina che hanno comportato una penalizzazione di 6 secondi. Il titolo europeo è andato all’atleta di casa , le ceca Katerina Kudejova (112.71), che ha preceduto la francese Camille Prigent, argento in 114.61. Bronzo all’altra ceca Amalie Hilgertova (115.43). 

Erano ben tre gli azzurri che venerdì avevano conquistato l’accesso alla semifinale del C1: Paolo Ceccon (CS Carabinieri) ha chiuso al 13° posto in 118.38 con 4” di penalità, Raffello Ivaldi (Marina Militare) invece si è piazzato 17° in 137.28 (4), Flavio Micozzi (Canoanium Subiaco) è scivolato in 19° posizione a causa di un salto di porta (171.09). A vincere il titolo continentale è stato lo sloveno Benjamin Savsek in 104.90 che ha di fatto guastato la festa ai cechi Lukas Rohan, argento in 108.66 e Vaclav Chaloupka (109.52). Nella gara del C1 maschile invece l’Italia (Ivaldi-Micozzi-Ceccon) chiude al quinto posto con il tempo di 178.65, medaglia d’oro alla Slovacchia (128.44) davanti a Irlanda (135.83) e Polonia (150.58).

Un percorso estremamente insidioso ha messo in difficoltà la maggior parte degli atleti in gara, facendo registrare una media altissima di errori. Al contrario ha chiaramente favorito i padroni di casa che si allenano sul canale di Troja da marzo. La Repubblica Ceca è infatti salita sempre sul podio vincendo ben 5 degli otto titoli in programma. 

“Torniamo da Praga con l’amaro in bocca, dovuto ad occasioni non colte e ad una gestione di gara forse superficiale”, ha detto Daniele Molmenti che divide la direzione tecnica delle nazionale con Ettore Ivaldi. “Veniamo da un anno difficile dove siamo cresciuti tantissimo in casa nostra, specialmente ad Ivrea, ma abbiamo perso l'abilità di adattamento ad acque diverse. Non deve considerarsi una scusa ma un modo per valutare meglio cosa abbiamo in casa e cosa davvero serva ad un atleta che vuole essere vincente nella canoa slalom. Di positivo ci sono alcune prestazioni che sono migliorate nel lungo termine, ma c'è ancora molto da fare per arrivare al livello delle grandi nazionali e tornare ad essere protagonisti”.

Risultati: https://bit.ly/3my8RbK