ICF WOMEN SYMPOSIUM: "INSIEME" SULLA STRADA PER L'EQUITA' DI GENERE

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VITA FEDERALE

Il 26 e 27 settembre si è tenuto a Dublino, organizzato dalla federazione canoa irlandese, il primo simposio internazionale dell’ICF dedicato alle donne. Due giorni molto intensi con la partecipazione di oltre 100 delegate in rappresentanza di 35 paesi dei 5 continenti, per analizzare il ruolo delle donne nella comunità globale della pagaia e le strategie per incrementarlo e rafforzarlo.

Il simposio si è aperto con il saluto in presenza del Ministro dello Sport e della CEO dello sport irlandesi, del presidente della ICF Thomas Konietzko e del messaggio video del Presidente del Comitato Olimpico Internazionale Thomas Bach, che ha voluto sottolineare l’importanza di agire uniti e in sinergia per raggiungere l’obbiettivo di incrementare anche la quota di tecnici e dirigenti donna, dopo la parità numerica tra atleti e atlete che si realizzerà a Parigi 2024: “Insieme” è infatti la parola chiave aggiunta al motto olimpico.

Il ruolo della Comunità locale e globale, insieme alla creazione di reti di contatto e confronto, nella realizzazione del cambiamento necessario a costruire e sostenere nuove e più numerose donne leader è stato sottolineato più volte nella giornata e ottimamente descritto nella presentazione dei progetti irlandesi “Bridge the Gap – Canoeing Ireland’s Women in Sport Programme” e “Teen Connect”. L’impegno di allenatrici e dirigenti, insieme a molte giovanissime ambasciatrici create sul campo, ha portato all’enorme successo di portare in soli 4 anni la presenza femminile nei ruoli tecnici e dirigenziali della canoa da meno del 20% a oltre il 40% nel paese.

Il cambiamento è stato l’oggetto di un intervento-keynote di grandissimo impatto ed emozione di Zelda La Grange, per quasi 20 anni segretaria e assistente personale di Nelson Mandela: la storia della sua vita è metafora di come si può realizzare un cambiamento. Ascolto, umanità, rispetto sono stati gli aspetti che hanno cambiato la sua persona e il suo paese, ma anche i valori fondamentali poi ripresi in ogni workshop del simposio. Ha sottolineato come le leggi razziste e la violenza fossero sostenute dal clima di paura verso tutto ciò che è diverso, alimentata ad arte da politica e media.

 I 3 workshop ai quali tutti hanno partecipati alternandosi in gruppi, divisi nei 2 giorni, sono stati:  1)Leadership – You as a leader, 2)Coaching – Developing the next generation, 3)Change Management – Making change happen. I contenuti interessanti e coinvolgenti sono stati occasione di intenso confronto tra le delegate sia negli spazi di discussione dedicati, sia in ogni pausa caffè o pranzo disponibile. I workshop di Leadership sono stati condotti magistralmente dalla presidentessa della Federazione Canoa Irlanda, Lynda Byron.

Molto stimolante la panel discussion su come far nascere e sostenere leaders donne, con la vice Presidente ICF Cecilia Farias, ideatrice del simposio, che ha descritto il suo percorso e sottolineato l’importanza di creare un ambiente accogliente per poter portare avanti il cambiamento. Il medesimo concetto è stato ribadito nella discussion della seconda giornata, dedicata all’impatto positivo delle allenatrici a tutti i livelli, compreso quello più alto: si è molto discussa la situazione confrontando i numeri e i ruoli delle allenatrici nelle diverse realtà, sottolineando quanto sia difficile progredire nel percorso tecnico già dai clubs, dove spesso non si riesce ad andare oltre al ruolo di istruttrice dei bambini.

L’ultima parte del simposio è stata dedicata ai concetti pilastro del simposio stesso: CHANGE LOCALLY, CHANGE GLOBALLY, CHANGE TOGHETER. A seguito delle esperienze raccolte si è aggiunto anche CHANGE PERSONALLY. Ogni partecipante ha scritto i propri propositi in questi campi e le idee di tutti sono state condivise anche fisicamente con l’affissione di centinaia di post-it sulle pareti.

Una esperienza importante che non è che l’inizio di un percorso.

Di Elena Colajanni