CANOA, POLITICHE SOCIALI E MARE: PRESENTATO A SALERNO IL PROGETTO COL-MARE DEDICATO AL REINSERIMENTO IN COMUNITÀ DI MINORI OGGETTO DI PROVVEDIMENTI PENALI

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PROGETTI SPECIALI

Presentato questa mattina, presso la sede delle politiche sociali del Comune di Salerno, a Torrione, il Progetto "COL-MARE Salerno", sottoscritto dal Comune di Salerno (Assessorato politiche sociali e giovanili), dal Tribunale e Procura dei Minori di Salerno, dal Centro per la Giustizia Minorile della Campania, dalla Federazione Italiana Canoa Kayak, dal Circolo Canottieri Irno, dalla Lega Navale Italiana Salerno e dalla Società Nazionale di Salvamento di Pontecagnano.

L’iniziativa è stata elaborata e predisposta Consigliere Federale dall’ing. Maurizio Avallone, che da oltre dieci anni opera in sinergia con il Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità per la predisposizione di progetti con lo scopo di offrire ai ragazzi dell’area penale la prospettiva di una possibile e completa integrazione dando loro la possibilità̀ di realizzare le proprie capacità atletiche, di fare squadra utilizzando l’attività della canoa come fattore di recupero e integrazione sociale per giovani in situazione di particolare fragilità e disagio.

"COL-MARE Salerno" intende realizzare la più ampia interconnessione con le risorse territoriali della città di Salerno per la realizzazione di opportunità educative e di socializzazione per i minori e giovani (14-25 anni) sottoposti a procedimenti penali, al fine di favorire esperienze di orientamento, formative, sportive e culturali. Lo sport è considerato elemento fondamentale per favorire l’inclusione sociale dei minori e giovani sottoposti a procedimenti penali e a rischio. Di conseguenza, l’attività sportiva costituisce fenomeno di grande rilevanza sociale che, per le insite implicazioni di carattere educativo, tecnico, sociale e ricreativo, rappresenta un valore fondamentale per individui e collettività. Pertanto, è un valido strumento di ridefinizione di modelli di valori condivisi e di adesione a modelli di relazione basati sul rispetto delle regole, dell’autodiscipline e aggregazione, occasioni di crescita e maturazione. Il territorio, ed in particolare “il mare”, si configura come spazio suggestivo di aggregazione e di socializzazione, di accoglienza e solidarietà, di opportunità educative, culturali, ricreative e sportive: finalità del Dipartimento di Giustizia Minorile e dell’Assessorato politiche sociali e giovanili che risultano ampiamente convergenti con quelle dei partner di questo protocollo. 

In questo quadro, l’Assessorato politiche sociali e giovanili e il Centro Giustizia Minorile intendono sviluppare la più ampia collaborazione nell’ottica della realizzazione di una rete quanto più grande possibile, al fine di offrire ai minori in area penale e a rischio, spazi di aggregazione e possibilità di esperienze e relazioni significative; realizzando un rapporto di collaborazione con carattere di sistematicità, al fine di promuovere attività sportivo-formative e di promozione sociale, culturale, educative, in un contesto d’integrazione teso a creare inclusione sociale e benessere per i minori e giovani sottoposti a procedimenti penali e a rischio, in ragione della comune volontà di favorire sinergie tra coloro i quali, a diverso titolo, operano per la promozione dello sport, cultura e promozione sociale sul territorio, ed in particolare, sul mare.