DRESSINO PREMIATO AGLI ITALIAN SPORT AWARDS: UNA VITA SULL'ACQUA SOGNANDO L'OLIMPIADE

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/>Sorrisi, applausi ed un grande “in bocca al lupo” per Giulio Dressino, portacolori azzurro della canoa italiana in forza alle Fiamme Gialle, premiato come miglior atleta FICK per l’anno 2014 nel corso della serata di gala conclusiva degli Italian Sport Awards - La Notte dei Campioni dello Sport Italiano, andata in scena nella cittadina cilentana di Albanella mercoledì 3 giugno.

L’evento ideato da Donato Alfani, editore, giornalista e produttore di grandi eventi è stato concepito con l’intento di omaggiare gli sportivi italiani che si sono contraddistinti durante l’anno e di premiare chi ha portato in alto il nome dell’Italia nelle varie discipline sportive. 

Durante la serata, condotta da Franco Lauro, nella cornice di Piazza Cavalieri di Vittorio Veneto, oltre al nostro canoista Giulio Dressino, sono stati più di 80 i grandi dello sport nostrano che hanno ritirato i diversi riconoscimenti messi in palio nelle varie categorie. Lo specialista azzurro dei 1000mt, detentore del titolo europeo Under 23 e della prestigiosa medaglia di bronzo conquistata in Coppa del Mondo sulla distanza olimpica del K2 1000mt in coppia con Matteo Torneo, si è dimostrato quest’anno anche un valido singolista, riuscendo a centrare poco meno di un mese fa la finale Europea assoluta nel K1 1000mt.  

Giulio non ama definirsi forte, a lui piace di più essere uno “tosto”, pronto a lavorare sodo verso gli obiettivi, con l’umiltà che da sempre lo caratterizza dentro e fuori l’acqua. Più di dodici anni di dedizione alla canoa, chilometri su chilometri macinati sull'acqua, di sfide affrontate sui campi di gara del mondo, di aspettative da portare avanti, accompagnato dal Circolo Sestese Canoa Kayak che tanto l’ha valorizzato quanto l’ha orgogliosamente e sportivamente “perso” creandogli l’opportunità di entrare nel GS Fiamme Gialle e regalandogli il miglior futuro. L’azzurro premiato, da poco meno di un anno, porta addosso i colori delle Fiamme Gialle ma nel cuore conserva quelli di Sesto Calende, città in cui ha mosso i primi passi in canoa sotto l’occhio attento di Davide Aliprandi e Andera Baglioni. La distanza olimpica è nelle sue braccia, la sfida nella sua testa ed il coraggio nel suo cuore. Bisognerà migliorare ancora perché nella legge del nostro sport vince sempre il più veloce, ma l’azzurro è già pronto con tenacia a giocarsi tutte le carte che lo porteranno verso la lunga salita dell’olimpo a cinque cerchi.