EMOZIONI AL GARDA LAKE CHALLENGE PADDLERS 2014

images/gardalakechallenge.JPG
/>"Abbiamo vinto tutti". Così Daniele Scarpa ha orgogliosamente commentato il primo Garda Lake challenge paddlers, che ha trasformato il lago in una piccola Hawaii. Il vulcanico campione olimpico di canoa velocità ad Atlanta 1996 ha pagaiato per oltre un'ora con il compagno di surfski Davide Zironi per tagliare il traguardo posto al Surf Segnana di Torbole. Alla sede storica della Fraglia Vela Malcesine, messa a disposizione dall'appassionato presidente Gianni Testa, si sono ritrovati trenta atleti, alcuni dal curriculum invidiabile con tanto di medaglie olimpiche, mondiali, europee e italiane al collo, altri semplici appassionati, ma tutti allenatissimi e motivati a firmare la prima pagina di quella che è destinata a diventare una classica sfida per il Garda.

Il lago, infatti, ben si presta ad esaltare le caratteristiche di canoe quali il surfski e le polinesiane con tanto di appendice che ne accresce la stabilità: imbarcazioni che planano sull'acqua e raggiungono elevate velocità, complice una tecnica sofisticata di chi le sospinge. E non sono da meno i Sup, le tavole sulle quali si pagaia in piedi. Così, in queste tre specialità, si sono sfidati i trenta "pionieri", come li ha amorevolmente definiti Scarpa, provenienti da tutta Italia: Roma, Milano, Torino, Venezia, Modena e, perchè no?, da Peschiera, Desenzano e Bussolengo.

Tutti insieme all'insegna del "Moving fluid", il liquido in movimento che ben rispecchia il desiderio di Scarpa e compagni di promuovere la canoa nelle sue varie forme non solo per organizzare sfide e gare capaci di attirare i migliori atleti delle varie discipline, ma anche per avvicinare bambini e ragazzi alla pratica di uno sport che ha nel lago, nel fiume e nel mare i suoi elementi vitali. Con una regola su tutte da osservare: il rispetto verso se stessi, gli avversari e l'ambiente. "Solo così", ha sottolineato con enfasi il campione olimpico nella riunione precedente il challenge "lo sport può aiutare a costruire persone vere e la testa deve venire prima dei muscoli".

Testa e braccia hanno poi contribuito a fermare il cronometro del Garda Lake challenge in un arco di di tempo tra l'ora e 9 minuti del primo assoluto, il campione italiano Alessio Canizzo che ha superato allo sprint proprio la coppia Scarpa-Zironi (per la verità attardati un attimo dal surf di uno spettatore un po' troppo curioso che ha incrociato la sua prua con quella dello surfski), e l'ora e 50 minuti di Francesco Palombella, straordinario con il suo sup e ultimo a tagliare il traguardo. Tra loro il trentino Luca Barnaba, campione italiano outrigger e i più giovani Edoardo Orsini, 13 anni, in coppia con il papà Matteo, e Alberto Araldo,16 anni, in procinto di partire per rappresentare l'Italia ai campionati mondiali.

I trenta "pionieri" del Garda ora si ritroveranno all'Adigemarathon di ottobre per una nuova sfida: nel frattempo "Moving fluid" porterà ancora alcuni di loro sul lago per tracciare il percorso per il prossimo anno con il vento Pelèr che soffia da nord e l'Ora da sud. E davvero i pagaiatori non vedono l'.....ora di ripetersi.