A PADOVA IL FESTIVAL DELLA CULTURA PARALIMPICA, IL PRESIDENTE BUONFIGLIO "UNA CULTURA LARGAMENTE DIFFUSA NELLA NOSTRA FEDERAZIONE"

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PARACANOA

"Siamo fatti così, e allora?". L'interrogativo di Luca Pancalli, presidente del Comitato italiano paralimpico, è risuonato come una stilettata nella splendida aula magna dell'Università di Padova dedicata a Galileo Galilei, considerato il padre della scienza moderna, all’inaugurazione del Festival della cultura paralimpica (aggettivo che solo recentemente ha trovato ufficialmente casa nell'enciclopedia Treccani).

"Una cultura largamente diffusa nella nostra Federazione", ha commentato il presidente Luciano Buonfiglio "che vanta una sessantina di società fortemente impegnate sul territorio a vari livelli e risultati agonistici di assoluto rilievo internazionale. Sono felice di aver partecipato con il Presidente della Can. Padova ed il Presidente del Comitato Regionale Veneto Bruno Panziera - ha proseguito - ad una manifestazione che rende onore e merito al movimento paralimpico e ai valori che il suo Presidente Luca Pancalli ha saputo trasmettere, non solo al mondo sportivo, ma all’Italia intera, che in questo momento ha fortemente bisogno di questi messaggi di inclusione e rispetto. Con la mostra fotografica di Oliviero Toscani - ha concluso - abbiamo raggiunto un livello di qualità nella comunicazione che mette in luce l’eccellenza dell'imperfezione."

Un inno alla libertà, il Festival, "cantato" da decine di atleti che hanno onorato e onorano l'Italia nel mondo, in una sede prestigiosa che "da otto secoli", ha ricordato il rettore Rosario Rizzuto "ha proprio nella libertà il suo motto, universa universis patavina libertas, tempio di fede civica che guarda al futuro anche attraverso lo sport e il Festival è l'esempio dell'Italia che vogliamo".

Una città, Padova, che l'anno prossimo sarà capitale europea del volontariato e quindi della solidarietà sociale, "in cui tutto trasuda di impegno e partecipazione e il nostro impegno", ha ricordato il sindaco Sergio Giordani "é creare le condizioni e le attrezzature per favorire anche lo sport". Uno sport rappresentato da tanti plurimedagliati in diverse discipline ricordati e raccontati dal giornalista veronese Lorenzo Roata, da sempre "voce" dei disabili sui teleschermi della Rai. Un diritto allo sport sottolineato con forza da Gianluca Nicoletti, giornalista che parla dai microfoni di Radio 24 e autore di "Cervelli ribelli", ultimo di tre libri che raccontano la sua esperienza di padre di un figlio autistico e che reclamano l’esigenza e il diritto di fare sport anche per chi è diverso.

"Un diritto", ha insistito Pancalli "che per il Cip significa grande responsabilità sociale perché lo sport è sì agonismo, ma soprattutto cultura, condivisione di differenze, comunione di obiettivi, inclusione: in una parola lo sport è dignità, premessa indispensabile per cambiare e migliorare la società perché una nazione cresce quando cresce la cultura." E trasudano dignità anche le fotografie di Oliviero Toscani: nudi di atleti e atlete che non hanno esitato a mostrarsi come sono perché "siamo fatti così, e allora?".

Si ringrazia il Presidente del C.R. Veneto Bruno Panziera per la collaborazione.