ICF DRAGONBOAT WORLD CHAMPIONSHIP, ANCHE L'ITALIA AI BLOCCHI DI PARTENZA

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A partire da giovedì 28 Agosto, il Malta Lake, lago artificiale nella periferia polacca di Poznan, torna protagonista e questa volta lo fa con i Campionati del Mondo ICF di Dragon Boat, l’affascinante disciplina facente parte dello scenario degli sport della pagaia che unisce agonismo, spirito di squadra e divertimento. Dalle sue radici in Estremo Oriente, il Dragon Boat è rapidamente diventato una disciplina globale sia a livello agonistico che amatoriale. Imbarcazioni da 20 o, nella versione più piccola, 10 posti con atleti in posizione seduta che utilizzano nella fase di propulsione pagaie monopala. A completare l’equipaggio un tamburino che porta il tempo delle pagaiate ed un timoniere a guidare l’imbarcazione, posti a poppa e prua della barca drago.

L’evento avrà inizio con la cerimonia di apertura fissata per 19,00 di mercoledì 27 Agosto, mentre il programma di gara prenderà il via giovedì 28 a partire dalle 09,00 con le gare sui 500mt, per poi proseguire con quelle sui 200mt e chiudere domenica 31 con le ultime gare in programma sulla lunga distanza dei 2000mt e la cerimonia di premiazione e chiusura. Un programma ricco quello di questa edizione, con ben quindici nazioni al via nelle categorie Junior, Senior e Master (femminili e maschili e mixed) che si cimenteranno sulle barche da 20 e/o da 10 posti nelle distanze dei 200, 500 e 2000mt.

La rappresentativa italiana partita ieri in Polonia è composta da 37 atleti, 10 donne e 27 uomini provenienti da sei società italiane. Roberto Barbieri, Lorenzo Schieroni, Julian Rushaj, Fabio Blandini, Paolo Gatti, Manuel Durante, Riccardo Azzolini, Cristina Tassorelli, Maristela Bordon, Anna Bendiscioli, Pietro Bianchi, Marco Mantovani, Davide Serani Francesca Timi (tamburino) e Mario Segagni (Timoniere) rappresenteranno la Can. Ticino Pavia, società che detiene il titolo italiano nella categoria Senior Open 20 posti 500mt e 200mt. Dal Lazio saranno Marco Russo, Paolo Maisano, Daniele Puddu, , Marco Maisano, Marina Diano (assente per infortunio del 13.08.2014), Eleonora Paglia, Elisabetta Russo, Delia Donati, Cesare Mercuri, Emilio Jacovacci, Mauro Melfa e Vincenzo Martone a portare i colori della Canottieri Comunali Albalonga, mentre Antonio Perdicaro e Stefano Tosi (Timoniere) rappresenteranno Punta della Sorresca da Sabaudia. Sergio Lovison e Marco Ghilardi penseranno a portare nelle acque internazionali i colori della Canottieri Padova mentre Paola Inselvini, Elisa Chimini, Massimo Fontana e Paolo Rosina (tecnico accompagnatore) onoreranno la Remiera Toscolano Maderno. Infine Michele Fantin, Yu Mei Lin (atleta e tamburino) insieme ad Andrea Bedin, tecnico capo trasferta nonché atleta e timoniere, porteranno in acqua la forza della Venice Canoe & Dragon Boat.

Un passaggio di testimone che ha un tocco d’azzurro poiché fu Milano ad ospitare l’edizione 2012 dei Mondiali con ben tredici delegazioni provenienti da tutto il mondo. In quell’occasione fu la squadra nazionale russa a chiudere in prima posizione nel medagliere con un totale di 12 ori, seguita dall’Ungheria con 5, da Filippine e Canada con 4 ori ciascuna e dalla Germania con una medaglia d’oro. Soddisfacente il bottino per l’Italia, che mise in bilancio due argenti e quattro bronzi.

“Ai precedenti Mondiali, disputati a Milano nel 2012, si giocava in casa e la squadra era di circa 100 atleti - commenta il team leader azzurro Andrea Bedin - Con un numero minore di atleti le possibilità di piazzamento sono minori ma siamo fiduciosi di raccogliere almeno 5 delle 9 finali a cui puntiamo/partecipiamo. Le Nazioni presenti vantano tutte una grande tradizione della pagaia ma abbiamo le carte in regola per combattere per le medaglie. Dopo Milano si è visto che Russia e Filippine avevano una marcia in più, ma noi ci crediamo. Il livello italiano è cresciuto e qui sono presenti gli atleti dei due club che nel 2013 e 2014 hanno dominato le finali dei Campionati Italiani.
Dopo le esperienze di Szeged 2010 e Milano 2012 come capitano e timoniere, questa volta ho deciso di mettermi in gioco e scendere in acqua con i miei atleti per motivarli ancora di più; da loro mi aspetto la voglia di lottare fino all’ultimo centimetro perché solo così potremo puntare alla vittoria.”

Solcando le acque della leggenda - Un po’ di storia
Lo sport delle barche drago trae origine nella Cina del Sud. La sua storia, lunga più di 2000 anni, è associata alla leggenda di Qu Yuan. Si narra che Qu Yuan, il poeta e statista più amato in Cina, a causa di semplice gelosia fu accusato di tradimento e quindi mandato in esilio. Come estrema protesta contro la corruzione del governo Chu, Qu Yuan si suicidò nel fiume Milo. I Cinesi non dimenticarono questo atto disperato ed eroico allo stesso tempo. I pescatori gareggiarono tra di loro per trovare il suo corpo: suonarono tamburi, colpirono la superficie dell’acqua coi loro remi e gettarono ravioli di riso, tutto ciò per distrarre i pesci e per evitare che divorassero il corpo dell’uomo.

(Programma Giovedì 28) (Programma Venerdì 29) (Programma Sabato 30) (Programma Domenica 31)