RELAZIONE MONDIALE DI CANOA VELOCITÀ DA SZEGED A CURA DI SANTE TARABUSI

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UFFICIALI DI GARA

Come ho postato su Facebook, probabilmente questa è stata la cinquantesima gara internazionale a cui ho partecipato ( o giù di lì ) ed è stata la terza volta che ho arbitrato nel campo di gara che ritengo il migliore al mondo ( forse non il più bello ) certamente quello più storico; come dire Wembley per il calcio.

A differenza delle due volte precedenti (in una delle quali sono andato in auto assieme a Stefano Zsigmond e a Nicola Bevilacqua quando sostennero l’esame da arbitro internazionale), il viaggio è stato estremamente facile tranquillo.

Il biglietto compreso il check-in già fatto mi è arrivato dalla Federazione, i voli erano diretti Bologna Budapest e viceversa e la durata è stata circa 1 ora. Certe tratte nazionali sono più impegnative; meglio così. La trasferta è stata più lunga del solito perché le gare sono durate 5 giorni anziché i tradizionali 4, e precisamente da mercoledì a domenica compresi e, da quanto mi risulta, era una delle prime volte per un Campionato. Pertanto sono partito lunedì 29 agosto e sono rientrato lunedì 5 settembre,

La liturgia è sempre la stessa:

1° giorno: sistemazione in albergo e accredito al campo gara

2° giorno: riunione degli UUG in presenza (alla riunione dei team leaders, fatta on line,non abbiamo potuto assistere perché pareva che troppi collegamenti disturbavano la qualità del collegamento.

La riunione degli UU.G. in presenza (anche per conoscerci tutti) è stata molto cordiale ed utile per capire come comportarsi.

Conoscevo 3/4 dei colleghi e in questi casi tutto è più facile. Ed è stato piacevole conoscere i 7/8 nuovi, per me, che mi hanno fatto vedere delle realtà in crescita come le due colleghe dell’Iran e dell’Egitto e il collega Said di Mogadiscio ( Somalia) che parlava benissimo l’italiano ed è stato facile trovare da subito affiatamento e complicità con tutti.

Il Chief-Official era Jens Kahl (tedesco) che conosco da molti anni, del quale ho apprezzato il pragmatismo. E’ di pochissime parole, distribuisce gli incarichi, chiede se ci sono osservazioni e conclude: “siete responsabili se ci sono problemi risolveteli”. Detta così potrebbe sembrare una cosa strana; in realtà è molto rispettoso delle decisioni altrui ( ovviamente se le condivide) , ma è anche molto disponibile ad andare incontro alle esigenze dei concorrenti.

3°,4°,5°,6°.7° giorno: gare 200, 500, 1.000, 5.000 metri.

Il programma è stato impegnativo e ogni giorno sono state date fino a 100 partenze dalle 8,30 del mattino fino alle 19,40.

Cinque giornate consentono una diluizione sopportabile ma una durata così lunga è impegnativa e un tantino faticosa. Soprattutto per via della sequenza delle gare che passano da 200 a 500 a 1.000, per gruppi anche di sole due gare con spostamenti continui che confondono anche gli atleti costretti spesso a chiedere quale gara sta partendo. Questa cosa credo che sia da rivedere.

Dei 5 giorni di gara 3 sono stati quasi perfetti da un punto di vista atmosferico, 2 da dimenticare: pioggia battente per 3/4 della giornata e senza tanti ausili.

Sono state fatte circa 25 squalifiche (io ne ho fatte 4 per salto di corsia), ma la cosa incredibile è stata che ad un campionato del mondo siano state fatte 5 squalifiche per sottopeso della barca, anche di nazioni di grande valore.

Credo che sia la squalifica più stupida che si possa prendere.

PERCORSO

Per quanto riguarda il percorso (che era il mio incarico) abbiamo adottato una novità (da copiare subito), ovvero il giudice di percorso compila, se necessario, il rapporto e lo trasmette al principale con il cellulare su WA .

PARTENZE

E’ stata la prima volta che non sono state fatte false partenze. Semplicemente perché è stato adottato, finalmente, il sistema intelligente quanto efficace cioè quello di accorciare i tempi fra i comandi appena pronti i concorrenti, e funziona bene.

NOTA

Credevo di essere il più vecchio (73 anni) e non mi ricordavo che il romeno Geoghe Toth (74 ma per ragioni di millesimo) è il decano in attività.

In ogni caso eravamo entrambi al percorso e tutto sommato ce la siamo cavata bene. E’ stata una bella esperienza da un punto di vista strettamente sportivo, perché praticamente ho visto solo l’albergo e il campo di gara. Non sono riuscito a spendere ….neanche un fiorino.

Sante Tarabusi