RELAZIONE MONDIALE DI CANOA VELOCITÀ J/U23 DA AURONZO DI CADORE

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Giunti alla conclusione di un’intensa settimana internazionale, che ci ha visti coinvolti in svariati compiti sullo splendido lago di Santa Caterina, ci piacerebbe condividere con Voi poche righe, che sicuramente non potranno riassumere tutte le nostre emozioni, ma che speriamo possano trasmettere gran parte di quanto visto. Abbiamo pensato di suddividere queste nostre note in due parti, una tecnica ed una emozionale.

Il tutto inizia il giorno 4/07 con il Team Meeting, seguito dal Jury Meeting, riunione degli ufficiali di gara (ITOs) in cui viene meglio spiegata la componente tecnica della manifestazione (campo gara, coordinatori del percorso…) e al quale segue un momento di domanda/risposta abbastanza breve.

Il primo giorno di gara, DAY 1, vengono assegnati i ruoli agli ITOs: questi non varieranno nel corso dell’intera manifestazione come poi avremo modo di scoprire. In quanto NTOs (arbitri nazionali) ci è stato invece permesso di collaborare in più reparti.

Nel dettaglio siamo stati assegnati a:

  • ID CONTROL;
  • BOAT CONTROL;
  • COURSE UMPIRES;
  • FINISH LINE;

 Il ruolo del Course Umpire è paragonabile a quello di un giudice di percorso, che controlla eventuali scorrettezze da parte degli atleti e COMUNICA la squalifica al Competition Committee, il quale deciderà se accettarla o confutarla. Data l’importanza della manifestazione, egli è chiamato più volte a mostrare sicurezza e decisione nelle sue scelte. Il giudice assegnato alla Finish line è responsabile di una prima classifica, che dovrà essere in seguito confermata da un sistema di photofinish computerizzato. Tale classifica viene redatta attraverso un sistema a pulsante: tre giudici sono assegnati rispettivamente a tre corsie adiacenti e nel momento in cui un’imbarcazione supera la linea di arrivo si preme il bottone corrispondente alla corsia. Questo meccanismo è anche il responsabile della visualizzazione a schermo delle bandiere dei primi classificati e di quanto annunciato dallo speaker designato. E’ dunque fondamentale un ottima capacità di concentrazione e di coordinazione visivo – tattile per cogliere l’esatto momento in cui la punta della canoa taglia il traguardo. Per quanto riguarda gli addetti all’ID Control, essi accolgono le imbarcazioni degli atleti verificandone, attraverso la scansione elettronica del badge, identità e numero imbarcazione. Successivamente si ispeziona l’interno della canoa onde evitare la presenza di dispositivi elettronici o altri sistemi non ammessi: se il controlla va a buon fine, viene consegnato all’atleta il numero di gara da fissare sull’imbarcazione e lo si controlla mentre questo si appresta all’uscita. Il giudice assegnato al Boat Control è responsabile del controllo imbarcazioni al termine della singola gara. Egli ha il compito di chiamare alla verifica del peso le imbarcazioni che gli vengono segnalate dalla torre di arrivo. Ad egli è richiesta celerità e chiarezza: a termine gara deve mostrare chiaramente i numeri degli atleti selezionati, affiggendo pannelli recanti il numero gara su di un apposito sostegno e ripetendoli a voce, in inglese, con l’ausilio di un amplificatore. 

Per quanto riguarda le emozioni, queste sono state tante. 

La prima, e forse la più grossa, è stata quella di partecipare alle riunioni del mattino con colleghi di altri paesi che hanno una esperienza maggiore della nostra. 

Nell’arco di cinque giornate di gara, scandite da tempistiche decisamente dilatate rispetto alle gare a cui normalmente siamo abituati (si parla di una gara ogni 7-8 minuti, con pause superiori ai 10 minuti per il cambio distanza), ognuno di noi ha potuto osservare i diversi ingranaggi di un grande meccanismo quale è il mondiale, arricchendo così il proprio bagaglio di conoscenza.

All’inizio è stato difficile trovare il ritmo di “lavoro” giusto perché viste le tempistiche, la concentrazione andava su, al momento della gara, e giù, immediatamente dopo, per poi tornare su, nella gara successiva, e poi giù e così via.

All’inizio siamo stati visti un po’ come degli “intrusi”, ma siamo riusciti a dimostrare, nei settori in cui siamo stati impegnati di essere all’altezza della manifestazione. 

La collaborazione tra tutti i membri della giuria ci ha permesso di stringere forti legami di amicizia e rafforzare quelli già esistenti, creando, a nostro avviso, uno splendido clima di lavoro che a pochi giorni dalla fine del Mondiale già rimpiangiamo.

Diciamo grazie, thank you, tak skal du have, Děkuji a chi ci ha sconcesso la possibilità di partecipare al ICF JUNIOR AND U23 WORLD CHAMPIONSHIPS 2023 e ci auguriamo di riportare al meglio nei nostri campi gara quello che ognuno di noi ha imparato. 

Giovanna Galuppi, Barbara Merlin, Loredana Widmar, Marco Anastasio, Domenico Lananna e Enrico Malavolta.

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