Scrivo oggi questa mia relazione per raccontare le emozioni vissute in occasione del mio primo “esteso” impegno internazionale arbitrando all'Europeo di Canoa Polo a Brandeburgo. Era il mio debutto assoluto in una manifestazione di tale importanza e lunghezza, per questo volevo arrivare preparato e cercare di imparare il più possibile da questa esperienza.
Avendo già alle spalle una grande esperienza nell'arbitrare partite di altri sport (calcio e basket) anche di alto livello nel campionato italiano ed essendo arbitro internazionale già da 4 anni nell’ambito della canoa polo, sono arrivato a Brandeburgo senza particolare ansia, conoscendo sia l'ambiente che i colleghi già da qualche anno, tra di loro erano oltretutto presenti due colleghi italiani di grande esperienza: Maurizio Pelli e Giulio Abbate. In questa occasione, però, sono cambiate alcune dinamiche data l’importanza della manifestazione, tutto è stato preparato con maggiore attenzione e senza fretta. Nei primi giorni senza gare, si è proceduto agli accreditamenti dei giocatori ed alla verifica dei materiali e delle attrezzature di gara, nonché, dal punto di vista strettamente tecnico, alla puntualizzazione di alcuni aspetti del regolamento e sulla specifica delle linee guida da seguire.
Nei giorni successivi sono stato designato sia come primo che come secondo arbitro per alcune partite degli under 21, qualche femminile e due senior maschile di “seconda fascia”. Pur non trattandosi di match di alto livello, ho cercato di dare il massimo e di imparare dagli esempi dei miei colleghi più esperti. Sono state occasioni importanti per prendere dimestichezza con la gestione del campo e delle situazioni di gioco.
Purtroppo non sono stato selezionato per arbitrare nelle fasi finali del torneo, ma essere stato presente per tutta la durata dell'Europeo è stato comunque fondamentale. Ho avuto modo di osservare da vicino lo svolgimento delle partite più importanti, di alto contenuto tecnico e fisico, e di confrontarmi con arbitri di caratura internazionale.
Seppure questa sia stata solo la mia prima esperienza in un torneo così importante, torno a casa con la convinzione di aver appreso molto e di essere cresciuto anche grazie al confronto con realtà arbitrali diverse dalla nostra. Il prossimo obiettivo sarà continuare ad allenarmi e a mettermi in gioco nelle manifestazioni nazionali, per cercare un giorno di meritare anch'io designazioni di rilievo a livello internazionale.