
Dal 30 agosto al 2 settembre il “mare” dei milanesi ospiterà questi spettacolari e avvincenti campionati.
La gara coinvolgerà barche lunghe dodici metri e larghe poco più di un metro adornate a prua e a poppa dalla testa e dalla coda del dragone della tradizione cinese.
Arriveranno a Milano più di 1000 atleti da 14 Nazioni (Canada, Repubblica Ceca, Francia, Germania, Ungheria, Italia, Giappone, Nigeria, Filippine, Russia, Svezia, Svizzera, Ucraina e Stati Uniti).
I Campionati di Dragon sono stati presentati a Palazzo Isimbardi, dal Presidente della Provincia On. Guido Podestà, dall’assessore allo Sport, Cristina Stancari, dal presidente della Federazione italiana Canoa e Kayak, Luciano Buonfiglio e dal direttore scientifico dell’Istituto Europeo di Oncologia di Milano, Umberto Veronesi.
Accanto alla competizione sportiva, la manifestazione sarà resa più spettacolare dal Dragon Boat World festival, riservato ai Club, dove gareggeranno atleti con disabilità, equipaggi Dragon Boat dei club universitari e altri tipi d’imbarcazioni originate alle Hawaii, in Oceania e in Sud Africa. Particolare attenzione sarà riservata alla paracanoa per disabili e alle mitiche Breast Cancer Survivors “Donne in rosa”, che hanno subito un intervento per il cancro al seno.
Secondo gli studiosi l’origine delle gare di Dragon boat risale a circa 600 anni a.C. I miti e le leggende sull’argomento sono infinite. La tradizione vuole che sia giunta fino ai giorni nostri la “Festa delle barche del drago” che si celebra il quinto giorno della quinta luna del calendario lunare cinese. Le barche in uso attualmente, a livello internazionale sportivo, fanno riferimento al modello di Hong Kong con 20 pagaiatori, un timoniere e un tamburino che scandisce il ritmo della pagaiata.
La testa e la coda di drago sono removibili e vengono tolte nelle gare in circuito perché possono rimanere danneggiate nei giri di boa.
Le barche standard per 20 pagaiatori, senza testa e coda, sono lunghe 12,49 metri, larghe 1,16 metri e pesano 250 kg.
Il regolamento internazionale sportivo, contempla anche nel proprio programma, la disputa delle gare per Dragon boat con 10 pagaiatori. Le gare in programma si disputeranno sulle distanze dei 200 e 500 metri in linea retta, sui 2.000 metri, in circuito.
Le gare sono riservate o ad equipaggi totalmente maschili, o totalmente
femminili o ancora ad equipaggi misti, minimo 8 donne per le gare con equipaggi di 20 pagaiatori (iscritte 12 Nazioni), minimo 4 donne per gli
equipaggi composti da 10 pagaiatori (iscritte 14 Nazioni).
“È un onore ospitare all’Idroscalo i Campionati mondiali di “Dragon boat” – ha dichiarato il presidente della Provincia di Milano, Guido Podestà –. Quella in programma dal 30 agosto al 2 settembre è una competizione rilevante e, nello stesso tempo, suggestiva: alla rassegna prenderanno parte ben mille atleti di 14 nazioni diverse, che gareggeranno in particolari imbarcazioni. Il “Mare dei milanesi”, già location ideale per il relax delle famiglie durante il periodo estivo, si conferma, così, anche come area adatta alle competizioni internazionali. Simili iniziative, capaci di far conoscere il nostro territorio nel mondo, ci permettono di attrarre molti visitatori, dando nuova linfa al turismo e al commercio. A tal proposito, ricordo con piacere che l’Idroscalo ospiterà i prossimi mondiali di canoa sprint in programma nell’agosto 2015: un’altra manifestazione iridata in grado di avvalorare l’impegno assunto, nel 2009, per restituire il Parco ai cittadini”.
“All’Idroscalo torna il grande sport a livello mondiale. Dopo il successo deiCampionati mondiali di Canoa Polo del 2010 e dei Campionati mondiali di Wakeboard del 2011, quest’anno un’altra prestigiosa manifestazione: i Campionati del Mondo di Dragon Boat che confermano, ancora una volta, il “mare” dei milanesi come bacino ideale per le competizioni internazionali degli sport d’acqua”, ha detto l’assessore allo Sport, Cristina Stancari.
“Molte manifestazione canoistiche di successo sono state organizzate
dall’Idroscalo Club, come i Campionati del Mondo del 1999 e i Campionati Europei nel 2001 e 2008 per la velocità, i Campionati mondiali di Canoa Polo nel 2010 e, sempre Idroscalo, sarà la sede dei prossimi Campionati mondiali di velocità del 2015, dove i canoisti cercheranno di qualificarsi per le Olimpiadi di Rio de Janeiro del 2016. Insieme all’evento ufficiale del Campionato Mondiale per Nazioni, negli stessi giorni sarà organizzato un “Dragon Boat World Festival” riservato ai Club. Il nostro Comitato organizzatore locale darà spazio ad altre discipline come la Canoa Polinesiana e Surfski, mentre particolare attenzione sarà data alla Paracanoa per disabili e a quelle donne coraggiose, che hanno subito un intervento chirurgico per il cancro al seno e stanno ora cercando di avere di nuovo una vita regolare. Questo dovrebbe essere considerato un impegno globale per sfruttare i valori etici del nostro meraviglioso sport”, ha aggiunto il presidente della Federazione italiana Canoa Kayak, Luciano Buonfiglio.
"Questa partnership sottolinea quanto sia importante che anche in Italia
sempre di più si diffonda la cultura della prevenzione e in particolare della diagnosi precoce, che è la prima arma per sconfiggere il tumore del seno poiché aumenta di oltre il 90% le probabilità di guarigione. Abbiamo accolto con grande entusiasmo la richiesta della Federazione Italiana di Canoa e Kayak di sostenere questo importante evento sportivo, durante il quale gareggeranno anche 5 equipaggi di donne operate di tumore al seno. Questa disciplina sportiva inoltre, per le sue caratteristiche di aggregazione e vita all'aria aperta, accelera la ripresa della qualità di vita di quelle donne che sono state colpite da carcinoma mammario", ha concluso Rosanna D'Antona, Presidente di Europa Donna Italia, il Movimento che rappresenta i diritti delle donne contro il tumore al seno.