L’Italia colora d’argento la seconda giornata del mondiale di canoa maratona, in corso a Roma sul Tevere, grazie alla medaglia conquistata nel K1 donne da Stefania Cicali. La portacolori delle Fiamme Azzurre chiude al secondo posto la sua lunga gara con un tempo di 2 ore 01’54’’ e un distacco dall’ungherese Renata Csay (undicesima medaglia d’oro mondiale per lei, un record) di 52 secondi. Terzo posto per la bulgara Berenike Faldum, appaiata all’azzurra fino all’ultimo trasbordo quando la Cicali è riuscita ad avvantaggiarsi e a tirare in seconda posizione fino al traguardo. Quarta Anna Alberti (Aniene) che non è riuscita a ribadire l’argento conquistato lo scorso anno a Singapore, ma s’è confermata tra le migliori interpreti della specialità in campo internazionale.
Felicissima Stefania Cicali dopo la gara. ‘’L’ungherese – racconta - ha tenuto un passo spaventoso e nonostante che io e la bulgara abbiamo provato a darci i cambi non siamo riuscite a riprenderla. A quel punto ho cercato di aspettare l’occasione favorevole per puntare all’argento e nell’ultimo trasbordo, nonostante i crampi a una gamba, sono riuscita a staccare la Faldum e conservare il vantaggio fino al traguardo. Tenevo molto a questo mondiale e mi ero preparata bene, soprattutto nei trasbordi. Evidentemente è servito’’. La medaglia d’argento è salutata con estrema soddisfazione da tutta la squadra azzurra. ‘’Bravissima Stefania – si rallegra Adriana Gnocchi consigliere federale responsabile per la maratona -, brava Anna e bravi tutti. Non dimentichiamo che stiamo partecipando a un mondiale dai livelli qualitativi elevatissimi in tutte le categorie e chiudiamo questa seconda giornata con un secondo posto e quattro quarti posti. Sicuramente un segnale di compattezza del movimento azzurro. Quanto alla Cicali, se fosse riuscita a prendere la scia dell’ungherese in partenza avrebbe potuto dire la sua anche per l’oro. Ma sappiamo che la Csay è fortissima e l’ha già abbondantemente dimostrato nella sua lunga carriera’’.Lontani dal podio, invece, gli azzurri Luca Piemonte e Francesco balsamo nel K1 maschile che ha visto la vittoria dello spagnolo Ivan Alonso al termine di una gara combattutissima e risolta da una volata a tre con il portoghese Josè Ramalho e il campione uscente, il sudafricano Hank McGregor sul quale però pende un ricorso per comportamento scorretto.
Nel C1 vittoria dello spagnolo Antonio Manuel Campos davanti all’ungherese Peter Nagy e al tedesco Matthias Ebhardt, con Enrico Calvi, unico azzurro in gara, che ha chiuso al decimo posto.
Anche tra gli junior ancora una grande giornata per l’Ungheria. Nel K2 donne vincono Blanka Bordacs e Zsofia Czellai-Voros davanti a Danimarca e Gran Bretagna, con il quarto posto delle azzurre Elisabetta Maffioli e Giuliana di Bartolo. Nel K2 uomini vittoria invece della Norvegia con Lars Magne Ullvang e Marius Heir che nell’ultimo trasbordo riescono a staccare la concorrenza. Secondo e terzo posto per gli equipaggi magiari. Altro oro all’Ungheria nel C2 con Richard Schmidt e Adam Fekete che chiudono davanti a Portogallo e Spagna.
Al di là dell’aspetto puramente agonistico, l’importanza della manifestazione romana è stata sottolineata dal presidente provinciale del Coni Riccardo Viola e dall’assessore allo sport del Comune di Roma. “I mondiali di canoa – ha detto Viola - hanno ridato alla città di Roma un Tevere straordinario e per certi versi mai visto. Vedere atleti di tutto il mondo impegnati su questo fantastico corso d’acqua è straordinario. E’un segnale importante che lo sport e la canoa hanno voluto dare alla città, quello cioè di considerare il proprio fiume come un qualcosa da valorizzare anche attraverso lo sport. Spero che con questo evento e con l’impianto slalom di Ponte Milvio questo nostro fiume possa tornare ad essere teatro di grandi sfide sportive già nel prossimo futuro”.
“L’importanza del Tevere per Roma è sotto gli occhi di tutti – concorda Cochi - Ciò che non avevamo mai visto era questo spettacolo fatto di imprese mondiali e grandi atleti. Società storiche come la Canottieri Aniene e le molte altre distribuite lungo il corso del Tevere rendono ancora una volta grande la nostra città. Un ringraziamento alla Federazione Italiana Canoa Kayak e all’ International Canoe Federation per aver creduto in questo progetto e per aver affidato a Roma e ai suoi cittadini il presente di una specialità, la canoa maratona, spettacolare e avvincente”.