Novità importanti per la paracanoa mondiale in ottica Tokyo 2020. Il Comitato Paralimpico Internazionale ha infatti approvato l’ampliamento del numero di atleti, gare e specialità presenti rispetto a Rio de Janeiro 2016, edizione dei giochi nella quale la paracanoa debuttò.
Oltre alle specialità già presenti anche in Brasile, ovvero KL1, KL2 e KL3 maschile e femminile, da Tokyo 2020 saranno specialità olimpiche anche le gare della specialità Va’a, ed in particolare VL2 e VL3 maschile, e VL2 femminile.
Nove eventi, cinque al maschile e quattro al femminile in totale, per un numero complessivo di 90 posti barca (50 al maschile e 40 al femminile) rappresentano un incremento importante frutto anche del lavoro messo in campo dall’Italia: “E’stato un lavoro intenso e impegnativo, che ha però portato frutti importanti - sottolinea Diego Dogà, componente della commissione ICF per la paracanoa che ha lavorato attivamente per raggiungere l’obiettivo - 30 quote atleti in più e l’inserimento della specialità del Va’a danno ulteriore peso alla paracanoa, rendendo la specialità sempre più interessante e attrattiva per un maggior numero di atleti”.
Giuseppe Di Lelio, bronzo nel VL2 ai recenti europei di Plovdiv e Veronica Silvia Biglia, bronzo in coppa del mondo a Szeged nel VL2 femminile, sono al momento attuale gli azzurri che più guardano con interesse a questa interessante novità. I loro recenti successi internazionali li pongono in pole position, con motivazioni ulteriori in vista di Tokyo 2020. Accanto a loro, ovviamente, i tanti giovani che il direttore tecnico Stefano Porcu e il suo staff avranno l’incarico di portare ad alto livello per andare a caccia della qualifica paralimpica e rappresentare al meglio il nostro paese ai giochi paralimpici giapponesi del 2020.