Taranto, nel Mar Piccolo c'è uno scrigno pieno di canoe

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la società nasce a giugno del 2001 per opera di mancini e colao marco che siamo i due soci fondatori che hanno iniziato a fare canoa nel 1983. La società era maridipart che erano le sezioni giovanili della marina militare fino al 2001 quando maridipart si trasferisce da un'altra parte. 

Siamo partiti con una canoa e ora ne abbiamo 40. Abbiamo iniziato con la canoa e poi ci siamo affiliati al canottaggio e oggi facciamo anche canottaggio olimpico e ora stiamo iniziando anche a fare la polo. Ci siamo iscritti anche al campionato di serie B. Questa settimana sono a san miniato. La collaborazione con la lega navale è una cosa bella, è solo se ci uniamo che otteniamo qualcosa aspettando i giochi del mediterraneo e creare un vero polo della pagaia a Taranto. Noi siamo all'interno della scuola volontari dell'aeronautica militare (la Svam). Abbiamo una permuta che è un vero e proprio contratto, permuta di beni e servizi su base annuale. Dal 2003 al 2012, oi per tre anni siamo stati in un'altra sede a san vito e poi nel 2015 siamo tornati. Per chi vuole raggiungerli o iscriversi deve contattarli tramite la pagina fb e chiedere di accedere al porto. Prevalentemente fanno agonismo: velocità (k1-K2-K4), canottaggio olimpico (sedile mobile), canoa polo e ci stiamo attrezzando per il coastal rowing con cui vorremmo dedicarci all'attività amatoriale. Ci occupiamo soprattutto del settore giovanile.
Prima facciamo una valutazione delle capacità motorie, l'obiettivo è far crescere l'atleta nelle sue capacità motorie. E poi applichiamo il cosiddetto "learn by doing", si impara l'attività facendola. Il primo giorno si sta su una barca propedeutica e poi sul 4.20 e poi il K2 5.20 e poi sulle altre imbarcazioni. 
 
Io mi sono avvicinato per caso nell'83 dopo che passò una circolare a scuola per le attività di canoa alla Saram. Gli allenamenti erano diversi e poi d'estate ribaltarsi con la canoa era un divertimento. Oggi ci sono tante opportunità, all'epoca no. Io avevo 13 anni quando ho  iniziato, ma sono riuscito a conciliare lo sport con gli studi e la vita privata. 
Fare sport per me è significato conoscere persone, viaggiare e crescere. Noi eravamo molto curiosi io e Marco, e la curiosità ci ha fatto crescere, quella fame di sapere e oggi le mie conoscenze le metto a disposizione dei miei allievi oggi. Noi siamo concentrati soprattutto sulla canoa giovani e organizziamo anche tante iniziative. Ad esempio, prima della pandemia, nel 2019 abbiamo organizzato la seconda prova di campionato interregionale di canoagiovani. E' un momento molto bello e noi partecipammo con una classe numerosa di una quindicina di ragazzini. La pandemia non ci ha aiutato e qualche ragazzo è venuto meno, ma ora pian piano stanno tornando e noi ci stiamo preparando per la gara regionale del 12 e 13 giugno, l'importante è riprendere. Al momento siamo una ventina, tutti atleti