SARCIDANO RACE, ISILI PROTAGONISTA E SI PENSA GIA' ALLA PROSSIMA EDIZIONE

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Ad i è positiva la prima esperienza dell’International Sarcidano Race. Debutto sardo della canoa maratona internazionale che si è rivelato ricco di soddisfazioni e aspettative a lungo termine, con la promessa di iniziare già a progettare la seconda edizione per il prossimo anno.

Ad aprire la due giorni, sul lago di Barrocus, la prova di short race che ha riprodotto il format proposto  in Coppa del Mondo: un percorso di 3600m intorno all’isolotto dove svetta la chiesetta di San Sebastiano. Domenica invece è andata in scena la gara classica, con un circuito snodato su un anello di 4 km da ripetere più volte a seconda della categoria.

Su entrambi i percorsi Gaia Piazza, tra tutte testimonial dell’evento, è subito leader al femminile in superando con un buon distacco la spagnola Aurora Figueras. Al maschile Francesco Balsamo con il crono di 16'52''10 batte di misura lo spagnolo Albert Corominas nella short race, e primeggia anche nella classica in 1h45’09”90. Nelle due prove del C1 maschile ha la meglio Mirco Daher (CUS Pavia), precedendo il giovanissimo di casa Luca Ascedu (CKC Le Saline). Tra gli junior, risultati da incorniciare nel K1 per CKC Sestese Canoa di Nikos Pettinari, davanti al compagno di squadra Cesare Cardani. Anche tra le Junior del K1, sia sulla short race che sulla classica, podio totalmente dedicato ai colori sociali del CKC Sestese, con Teresa Isotta, Petra Giuliano e Jasmine Prone che salgono sul podio rispettivamente con oro, argento e bronzo.

“Sono davvero soddisfatto del risultato ottenuto e per il positivo feedback ricevuto dai partecipanti.” Ha commentato Luca Calandrino, Presidente del CR Sardegna. “Nonostante le condizioni meteo poco favorevoli e l’innalzamento del lago che ci ha fatto modificare il percorso, tutto è stato superato e risolto al meglio. Nota di merito va al Comitato Organzizatore e al CR Sardegna, alla Pol. Isili al CKC Le Saline, capitanati da Gianni Casu e Paolo Pani, e a tutti coloro che con passione e coraggio, vestiti con tute da pioggia e stivali, hanno dato una mano per la buona riuscita della manifestazione. Dal punto di vista tecnico, abbiamo cercato di assecondare le esigenze dei ragazzi, soprattutto sui tratti di trasbordo, per far si che questa gara potesse rappresentare un valido allenamento in vista dei prossimi impegni internazionali. Altro aspetto che ci è piaciuto e di cui vado fiero è il clima che fin da subito si è creato tra le le diverse squadre presenti, in una gara dove tutto è stato condiviso nel pieno spirito di partecipazione ed aggregazione. Sicuramente c’è da migliorare tanto, ma non vogliamo essere giudici di noi stessi! - ha concluso - Abbiamo raccolto feedback su cosa si può migliorare e stiamo già ripartendo per l’edizione del prossimo anno. Attraverso l’invito della nazionale rumena e spagnola, volevamo trasmettere un messaggio ma all’intero territorio: il nostro fine principale, in accordo con la Regione ed il Comune che ci ha aiutato nell’organizzazione, è che ci sia una ricaduta sullo splendido territorio sardo, unendo allo sport la componente paesaggistica e culturale della nostra isola.”

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