Ha iniziato con il canottaggio, ma quasi sempre il primo amore non è mai quello giusto, così è stata costretta da un’amica a provare l’adrenalinica emozione di un goal a pelo d’acqua, ed ha deciso di “guardare avanti” e salire in canoa polo. Uno sport da “maschiaccio” ma perfetto per una tipa tosta come lei. Stiamo parlando di Ada Prestipino, classe 1982, di origine torinese, pilastro della squadra nazionale italiana e neo vincitrice della Coppa Europa per club di Thury Harcourt con la squadra francese del CD44. Un ricco curriculum canoistico, che si apre con l’esordio sportivo nel 2001 nella la formazione degli Amici del Fiume, dove mette al collo il suo primo bronzo ai Campionati Italiani.
La prima volta sul podio di una Coppa Campioni è nel 2010, sotto i colori rossoverdi del CN posillipo, società in cui ha militato dal 2008 al 2012. La seconda volta la “victoire” arriva a bordo di canoe viola, nel team transalpino del CD44.
Ada da tre anni gioca nel campionato femminile francese, un po' per scelta ed un po’ per esigenza: “Da tre anni ho una parte di cuore in Francia, è stato come un “Erasmus” della canoa, volevo cercare nuovi stimoli e crescere in un contesto più competitivo di quello italiano, con un livello di gioco superiore per imparare, sperimentare e portare in Italia un bagaglio di nuove esperienze. Uno dei miei desideri nel lontano 2010 era giocare nel campionato Francese o Tedesco, ho scelto il primo perché è a due passi da casa e avevo contatti con alcune giocatrici della nazionale francese che giocavano in prestito nel CN Posillipo. Poi ho fatto la seconda scelta tra CD44 e Montpellier, i due club femminili più forti, scegliendo per affinità di gioco la prima squadra. Il sistema Francese prevede il Campionato da Marzo a Luglio e la Coppa di Francia ad Ottobre. La qualificazione per la coppa europa avviene in due modalità: passa di diritto la prima qualificata del campionato, mentre la seconda è scelta in un apposito torneo di qualificazione.”
Per loro Ada non è considerata una semplice atleta straniera, ma una componente di famiglia: “La loro filosofia di vita è quella del “nessuno sbaglia, se sbagliamo lo facciamo insieme e soprattutto gli errori sono riparabili. In campo scendiamo con il sorriso e la voglia di divertirci, perché se manca quello manca la motivazione che ci porta a vincere - racconta Ada - Proprio a Thury, durante la prima partita, avevamo chiuso il primo tempo sotto di tre goal, nessuna di noi si è interrogata sugli sbagli… il secondo si è concluso 5-3 per noi; non ci siamo arrese, abbiamo giocato con il sorriso ed è stato uno dei match più divertenti. Dopo le partite di campionato spesso capita di fermarsi tutti insieme, avversari e compagni di squadra, a sorseggiare un aperitivo post gare. Il loro senso di sport è prima di tutto amicizia e divertimento.”
In Francia è arrivata in cerca di nuovi stimoli raccogliendo le differenze tra le due nazioni: “Sicuramente lo sport è più sentito ed i Francesi sono estremamente nazionalisti: la dimostrazione l’abbiamo avuta nelle acque della Normandia per il campionato Mondiale, dove supporter e tifosi hanno affrontato viaggi di 700km per assistere all’evento, con un altissimo coinvolgimento di pubblico. La seconda notevole differenza è il livello di gioco del campionato femminile. Non ci sono grossi gap tra le 10 squadre femminili della serie A, le prime tre sono più o meno allo stesso livello ed il campionato è reso spettacolare e pieno di colpi di scena; la lotta alla medaglia è sempre combattuta. Penso che l’uniformità delle squadre sia essenziale per crescere e soprattutto per inserire all’interno della squadra elementi giovani che solitamente qui in Francia compongono 1/3 della formazione. Il terzo punto di differenza riguarda proprio il bacino giovanile: il loro movimento è più ampio rispetto a quello italiano, la canoa polo è praticata anche tra i più giovani, i quali acquisiscono subito acquaticità e tecnica di gioco; il ricambio generazionale è il loro punto di forza.”
Ada oggi, in Italia, ha deciso di rimanere fedele ai suoi colori e giocare il Campionato di Serie A1 Nord (maschile) con la squadra con cui è cresciuta, gli amici del fiume di Torino, al quale trasmette l’esperienza e la passione acquisita sui campi di gara internazionali.
Photo credit: Raffaella Lollini