POLO: A NAPOLI AL VIA IL NUOVO CORSO DEGLI UNDER 21 AZZURRI

gabrielefabrisE’tempo di raduni anche per la canoa polo nazionale che dal 18 al 20 novembre vedrà l’under 21 azzurra riunirsi a Napoli. Rodolfo Vastola in qualità di coordinatore e Gabriele Fabris come referente tecnico dell’under 21 guideranno la tre giorni di allenamenti per ripartire in vista degli importanti appuntamenti che attendono i polisti azzurri nel 2012. E proprio a Gabriele Fabris (in foto) abbiamo chiesto con quali aspettative prende il via questa annata, anche alla base dei risultati e di quanto accaduto nella passata stagione. Inevitabile iniziare dal fatto che la squadra, visti i numerosi passaggi di società, è stata interessata da profondi cambiamenti:

 

“Squadra da rimodellare? Sicuramente si. Lavoro duro? Non come mi aspettavo – afferma Gabriele Fabris, soddisfatto dello stato di salute del team under 21 - dopo quanto abbiamo visto nelle ultime competizioni juniores e under 21 le società e i loro tecnici hanno saputo far crescere giocatori interessanti. Merito della scommessa vinta dalla Federazione di puntare sui settori giovanili; una scommessa che darà ancora più frutti se si giocherà, questa volta, sulla Canoa Polo Giovani (Allievi e Cadetti) anche se a livello interregionale.  La squadra 2012 cambierà tanto – prosegue Fabris - chi ha più esperienza dovrà confermarsi tenendo comunque presente che almeno cinque atleti dovranno inserirsi. Il gruppo che partecipa al raduno ha un'età medio-bassa e ciò garantisce margini ampi di miglioramento.”

 

Si costruisce dalla base quindi per garantire continuità al movimento: “Probabilmente per il 2012 non saremo la squadra da battere ma sono convinto che possiamo puntare alle semifinali mondiali – conclude Fabris - l'attività delle nazionali di polo coinvolge atleti provenienti da tutta Italia. Dopo la velocità abbracciamo ad alto livello tutto il territorio. Partecipare a questo raduno è già un discreto impegno per i ragazzi e per le società e per questo dire cosa mi aspetto da loro non è facile. L'idea è condividere l'importanza del lavoro a tutti i livelli: atletico, tecnico e tattico. Per il resto vorrei continuità di prestazione e non azioni sporadiche e per niente impressionanti. Lavorare con costanza e determinazione, solo così riusciremo ad ottenere risultati di un certo spessore”.