TRA RADUNI SENIOR E GIOVANILI LA NAZIONALE PREPARA GLI EUROPEI NEL SEGNO DELLA CONTINUITA'

images/ECA_CUP9.jpg
CANOA POLO

Il 2019 sarà un anno decisivo per la canoa polo italiana. L’Europeo di Coimbra, - in Portogallo dal 26 agosto - rappresenta il principale obiettivo sportivo ma al tempo stesso questa stagione sarà fondamentale per consolidare il gruppo azzurro, puntellarlo con nuovi innesti e implementare i vivavi. La canoa polo italiana è reduce dal brillante mondiale di Welland, in Canada, dove gli azzurri hanno conquistato una medaglia in ogni categoria: l’argento della squadra maschile - che arrivava da campione in carica - lo storico bronzo femminile e quello dell’under 21. 

Un movimento che nel corso degli anni si è confermato sempre al vertice della specialità e che fa rotta con grandi ambizioni verso l’appuntamento iridato di Roma 2020. Sarà quindi fondamentale in questa stagione gettare le basi per un percorso di crescita. “Abbiamo fatto due raduni molto importanti a Pozzuoli con la squadra senior (26-28 aprile) e con gli under 21 e 18 (3-5 maggio). Siamo molto contenti dell’ampia partecipazione in termini di numeri e anche di impegno”, spiega il direttore tecnico delle squadre nazionali Rodolfo Vastola. “Abbiamo cercato di allargare le convocazioni perché riteniamo che vada tracciata una linea di continuità tra le squadre e questo può avvenire solo attraverso una gestione che tenga conto delle fasce intermedie e di chi non ha ancora competizione dedicate come gli under 23 e 18”. Raduni che hanno permesso allo staff tecnico - formato da Fabio Sauro, Cristian Aprile, Riccardo Ibba, Francesca Ciancio, Alessandra Catania, Luca Bellini e Giacomo Amelotti - di valutare lo stato di forma degli azzurri: “Siamo molto contenti del livello degli atleti e del lavoro fatto nei rispettivi club. L’auspicio è quello di arrivare l’anno prossimo ad un livello tecnico tale dei vari gruppi ci permetta di avere squadre ancora più competitive, puntanto su un ottimo settore giovanile che conta una buona generazione di atleti”. 

Rotta su Coimbra quindi, passando anche per l’ECA Cup di Mechelen, in Belgio, a fine giugno: “Stiamo facendo un lavoro di programmazione a lungo termine. Avremo due squadre senior competitive e una under 21, più quella femminile. L’obiettivo per quest’anno è riconfermaci come numero di medaglie e salire il prossimo”. Merita un capitolo a parte la squadra femminile che lo scorso anno ha centrato uno storico bronzo iridato: “E’ una squadra sempre più consolidata e lo dimostra il fatto che negli ultimi due anni ha conquistato due medaglie”, spiega Vastola. “Significa che la qualità c’è, adesso bisogna strutturare l’idea di poter vincere. E’ un percorso che va fatto passo dopo passo. Anche la squadra under 21 sta facendo un ottimo lavoro e sono contento della crescita del movimento”.

A preoccupare il dirette tecnico sono invece le modifiche regolamentari introdotte a livello internazionale sull’uso dei cartellini. “Ho grandi perplessità su come sono state apportate queste modifiche. Un timore che si fonda anche sugli allenamenti che abbiamo fatto in questi raduni perché le nuove norme aumentano in modo decisivo il rischio che un giocatore possa ricevere un cartellino per un fallo da rigore. Un regolamento dal carattere estremamente punitivo. Paradossalmente potremmo arrivare a non finire le partite a causa del numero di espulsi e se questo dovesse accadere in una finale mondiale che immagine daremo del nostro sport? Inoltre c’è anche un problema che riguarda l’interpretazioni da parte degli arbitri tra Europa e resto del mondo. Vedremo come ci adatteremo a queste nuove regole”. 

Il d.t. conclude con una panoramica sul campionato nazionale appena partito. “In generale la valutazione degli atleti è ottima, chiaramente ci sono due club che rappresentano il meglio in Europa e per certi versi questa cosa può un po’ demoralizzare gli altri. Invece il mio invito è quello di provarci sempre e di crederci perché ho visto molte squadre con i valori tecnici e qualità necessari per competere. La crescita delle squadre nazionali passa necessariamente per un campionato interno competitivo con più club di alto livello”.