Poznan sorride all’Italia della canoa velocità. La seconda tappa di Coppa del Mondo, disputata sulle acque polacche dal 23 al 25 maggio, si chiude con un bilancio più che positivo per la squadra azzurra, capace di conquistare dieci medaglie complessive. Un risultato che conferma la solidità del gruppo e la qualità del lavoro tecnico nel pieno del cammino verso i Giochi di Los Angeles 2028.
Dopo i quattro podi centrati tra venerdì e sabato con Mattia Alfonsi argento nel C1 500 e bronzo nel C1 200, Carlo Tacchini argento nel C1 1000 e Gabriele Casadei bronzo nella stessa distanza, l’Italia ha chiuso la tre giorni con altre due medaglie nelle barche doppie su distanza olimpica, una sulla distanza lunga dei 5 chilometri e tre preziosi podi nella paracanoa.
A mettere il sigillo nella giornata di domenica sono stati Gabriele Casadei e Carlo Tacchini (Fiamme Oro) nel C2 500 metri maschile. Il duo azzurro, già protagonista della scena internazionale, firma una prestazione d'argento e conferma il proprio valore chiudendo la gara in 1:43.06, a soli 36 centesimi dalla vetta occupata dai tedeschi Conrad-Robin Scheibner e Nico Pickert, e precedendo di cinque centesimi la barca cinese di Yuebin Yu e Chenwei Yu.
Subito dopo arriva anche la medaglia di bronzo nel K2 500 metri per Tommaso Freschi (CC Aniene) e Samuele Burgo (Fiamme Gialle). Gli azzurri tagliano il traguardo in 1:30.63, chiudendo a soli 27 centesimi dalla barca tedesce di Jacob Schopp e Max Lemke, vincitori dell’oro, e a 14 centesimi dai cechi Jakub Spicar e Daniel Havel, secondi. Freschi e Burgo confermano la loro crescita dopo il quarto posto ottenuto nella tappa inaugurale di Szeged, conquistando un podio importante in una delle barche olimpiche chiave del programma federale in vista di Los Angeles.
Il terzo acuto odierno arriva dalla lunga distanza: Susanna Cicali, portacolori delle Fiamme Azzurre e da sempre una delle migliori specialiste italiane del fondo, conquista una splendida medaglia d’argento nel K1 5000 metri femminile. L’atleta toscana ferma il cronometro sul tempo di 23:10.35, salendo sul secondo gradino del podio alle spalle dell’ungherese Zsóka Csikós, vincitrice con 22:39.81. Terza la britannica Emma Russell, che chiude in 23:44.47.
Nel K1 500 metri maschile, Francesco Lanciotti ottiene un ottimo quinto posto con il tempo di 1:42.40, in una gara di altissimo livello tecnico che ha visto il dominio ungherese con la doppietta d’oro e argento firmata da Adam Varga (1:40.01) e Bence Nádas (1:40.37), mentre il bronzo è andato al ceco Josef Dostál (1:40.50). Nella finale B della stessa specialità, Nicolò Volo chiude al quinto posto con il tempo di 1:44.92.
Nel K2 500 femminile, la coppia composta da Meshua Marigo e Irene Bellan si piazza quarta nella finale B, fermando il cronometro su 1:48.56, al termine di una prova equilibrata e combattuta. Al maschile sulla stessa distanza, Riccardo Baldan e Fabiano Palliola concludono la finale B del K2 500 al settimo posto, con il tempo di 1:35.36.
Nel K1 200 metri femminile, Lucrezia Zironi si distingue con un solido sesto posto nella finale A, fermando il cronometro su 42.84. La gara è stata vinta dalla danese Frederikke Hauge Matthiesen (oro in 41.86), davanti all’ucraina Ivanna Dyachenko (argento in 42.03) e alla slovena Anja Osterman, bronzo con lo stesso tempo dell’argento (42.03). Nella finale B della stessa specialità, Sara Mrzyglod conquista il quinto posto grazie a una prova chiusa in 43.50.
A completare il medagliere sono arrivate tre importanti soddisfazioni anche dalla paracanoa: Viktoriia Pistis Shablova ha conquistato l’argento nel VL1 200, mentre nella giornata conclusiva sono salite sul podio anche Veronica Silvia Biglia, bronzo nel VL2 200, e Christian Volpi, bronzo nel KL2 200.
Un totale di dieci medaglie, a testimonianza dell’eccellente stato di forma e della solidità dell’intero movimento azzurro, che continua a raccogliere risultati significativi nel percorso di crescita e rinnovamento del quadriennio olimpico.
Foto Axel Di Bert