EUROPEI SLALOM: CHIUSURA A TACEN, ITALIA OTTAVA NELLA CANADESE CON BORGHI AL FEMMINILE E CECCON AL MASCHILE

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Si chiude il Campionato Europeo di canoa slalom e kayak cross nelle acque di Tacen, nella vicina Lubiana, in Slovenia. Un fine settimana non facile, caratterizzato da diversi cambi di programma e adattamenti del percorso dovuti ad un’inaspettata piena del fiume Sava, ma che ha regalato all’Italia il titolo continentale di Giovanni De Gennaro, ottenuto sabato 18 maggio nella specialità olimpica del K1 maschile. 

L’ultima giornata di gare ha visto, quindi, l’assegnazione delle medaglie nella specialità canadese maschile e femminile sia individuali che a squadre, con nessuno degli italiani che riesce a centrare l’obiettivo podio.

Nel C1 femminile, l’unica italiana ad arrivare in finale è Elena Borghi (CS Carabinieri), poi ottava nella lotta per le medaglie. L’azzurra entra con il sesto tempo alla sfida per il titolo, dove realizza un tocco alla porta 6 e perde preziosi secondi nella combinazione finale del tracciato di gara (porta 20), chiuso in 120.43 con l'ottava posizione. Leader indiscussa la tedesca, bronzo olimpico di Tokyo, Andrea Herzog (101.24) abile a condurre una prova pulita e veloce, imponendosi con un margine di quasi 4 secondi sulla ceca Gabriela Satkova, argento in 105.04. Francia che sale sul terzo gradino del podio con Marjorie Delassus (107.76).

Non riescono, invece, a passare il turno le altre due atlete in gara nel C1 femminile: Marta Bertoncelli (C.S. Carabinieri) sfiora la finale per 50 centesimi di secondo, chiudendo con il 15° tempo (113.29); più attardata Elena Micozzi (Marina Militare), su cui pesano due tocchi con conseguenti 4’ di penalità che la fanno scivolare 26^ in 118.52.

Migliore ed unico italiano in finale nel C1 maschile è il bronzo iridato Paolo Ceccon (CS Carabinieri). Il Carabiniere di Valbrenta commette qualche errore di linea con un tocco in porta 6 che lo porta a chiudere con l’ottavo tempo (96.33). Podio tutto sloveno con una finale di altissimo livello vinta dal sedicenne Ziga Lin Hocevar - già campione del mondo junior lo scorso anno a Cracovia - con il crono di 90.32, seguito dai compagni di squadra Luka Bozic, argento in 91.16 e Benjamin Savsek, bronzo in 91.39.

Si fermano in qualifica gli altri due ciunisti in gara. Roberto Colazingari (CS Carabinieri) non riesce a prendere velocità e si ferma al 22° posto con un tocco in porta 11 ed il tempo di 99.60; mentre un salto di porta assegnato in moviola con conseguente 50’ condiziona in modo irreversibile la prova di Raffaello Ivaldi (Marina Militare), relegandolo al 34° posto (144.30). 

FINALE A SQUADRE

Ottantuno centesimi di secondo relegano al quarto posto la squadra del C1 maschile con il tempo di 107.12: Roberto Colazingari, Raffaello Ivaldi e Paolo Ceccon sono puliti ma non abbastanza veloci per salire sul podio. Vince con autorità la Slovenia, oro in 104.95 nonostante due tocchi, seguita da Repubblica Ceca (105.18) e Slovacchia (106.31).

Un salto di porta nella parte alta del percorso con conseguenti 50 secondi di penalità condiziona la classifica della prova a squadre delle C1 donne. Marta Bertoncelli, Elena Borghi ed Elena Micozzi vengono condannate dal salto della porta 7 in settima posizione (176.49). Titolo continentale alla Repubblica Ceca, oro in 119.61, seguita da Slovenia (127.73) e Gran Bretagna (128.25).

RISULTATI, STREAMING, TV E AGGIORNAMENTI ON LINE

I risultati completi cono disponibili sul sito dell’European Canoe Federation al link RISULTATI. Il fine settimana è stato coperto anche da aggiornamenti sui social federali FACEBOOK e INSTAGRAM

E’ possibile rivedere le prove di qualificazione, trasmesse tutte in live streaming, sul canale YouTube ufficiale dell’European Canoe Federation Canoe Europe Youtube Channel

Grazie all’accordo stilato tra la Federazione Italiana Canoa Kayak e la Rai Radio Televisione Italiana, le finali sono state trasmesse in diretta web su Rai Play (dove è possibile rivederle) ed in differita su Rai Sport con la telecronaca di Franco Bragagna ed il commento tecnico di Lorenzo Biasioli.