
E’la passione che spinge a crescere e ad ottenere miglioramenti. Lo continuo a vedere guardando ciascun canoista, ciascun allenatore, ciascun dirigente che incontro sui campi di gara o negli appuntamenti in cui la canoa è protagonista. Una grande famiglia che pagaia con coraggio, gioendo delle piccole e grandi soddisfazioni e al tempo stesso rimboccandosi le maniche quando le cose non sempre vanno come si vorrebbe. Di successi ne abbiamo ottenuti in questo 2013 ma lavorare con dedizione e impegno è l’unico modo affinchè questi crescano; farlo con costanza, fiducia e senso di squadra. Confrontandoci, scontrandoci anche, ma lasciando poi da parte le conflittualità mettendo al primo posto l’interesse comune; Solo così diventeremo ancora più fieri di far parte di questa nostra famiglia. In un momento come questo, critico sotto molti punti di vista, noi andiamo in controtendenza; lavoriamo sodo riportando l’attenzione su quei valori etici e umani che sono alla base del nostro progetto comune.
Un progetto che sta crescendo e si sta sviluppando sempre più in maniera spontanea e aperta. Quattro esempi sottolineano questo: la prima storica riunione della consulta tecnica convocata a fine ottobre nella foresteria del Centro Tecnico Federale di Castelgandolfo e l’incontro che i rappresentanti della canoa polo italiana hanno organizzato tra il 19 ed il 20 ottobre per condividere idee, problematiche, progetti ed esperienze. Un incontro nato dalla passione e capace di creare un tavolo di confronto operativo dal quale partire per una condivisione continua; iniziative simili, appoggiate dalla Federazione, hanno coinvolto anche il settore dei giudici di gara e quello della comunicazione con incontri comuni che hanno messo attorno ad un tavolo gli uffici stampa di numerose federazioni, compresa la nostra, per condividere esperienze e crescere per il bene dello sport. Un fermento importante che si riversa inevitabilmente, e positivamente, sull’intera attività canoistica delle nostre squadre.

Risultati che hanno mantenuto alto, e accresciuto, l’interesse dei media nei nostri confronti. Tanto spazio dedicato alla canoa sui giornali, in tv, in radio e sul web; ottima la copertura che Rai Sport ha dedicato ai nostri azzurri sulle proprie reti così come si è rivelata sempre precisa e puntuale la Gazzetta dello Sport, capofila di un giornalismo sportivo italiano all’interno del quale troviamo sempre più spazio, grazie al lavoro di tutta la Federazione.
La nostra è una famiglia che guarda all’esterno in maniera attiva. Un ultimo spazio lo dedico a chi, partendo da qui, porta in Europa e nel Mondo la nostra Federazione. Nell’ICF Diego Dogà nella paracanoa, Adriana Gnocchi nella maratona, Daniele Molmenti nella commissione atleti, Andrea Donzelli per il settore arbitri e il sottoscritto come vicepresidente CONI e tesoriere ICF. Impegni che ci responsabilizzano e che al tempo stesso ci permettono di avere una visione ancor più globale di come la canoa stia crescendo anche al di fuori dei confini nazionali. Condividere e portare in Italia idee ed esperienze, anche a questo serve il coinvolgimento dei rappresentanti FICK negli organi continentali e mondiali della canoa.
Ognuno di questi aspetta, sommato agli altri, ci permette di essere sempre più uniti e di guardare con fiducia e positività, tutti assieme, alle sfide che ci attendono.
Buone pagaiate.