DAL TITOLO EUROPEO ALLA NUOVA STAGIONE! JAKOB WEGER GUARDA AVANTI

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jakobwegerclimbSi è rilassato per pochi giorni lontano dalla canoa Jakob Weger, una delle stelle più luminose della canoa italiana, uno degli azzurri capaci di mettere al collo nel 2016 la medaglia del metallo più pregiato. E’reduce da un 2016 di successi e di soddisfazioni infatti, nonostante non siano mancati anche i momenti di sofferenza fisica. Jakob Weger, meranese e campione europeo junior nel K1 slalom, sta affilando la pagaia in vista della nuova stagione che lo vedrà protagonista sui canali di tutto il mondo. A Solkan, in Slovenia, nel 2016 è riuscito a portare a casa il titolo assoluto ed il bronzo continentale assieme ai compagni di squadra, e vicini di casa, Valentin Luther e Martin Unterthurner. In attesa di ripartire si è concesso qualche arrampicata, qualche giorno di vacanza e relax per poi tornare già da diverse settimane in canoa.

Un bacino di prestigio, Merano, per la canoa fluviale italiana che continua a far crescere tra le acque del Passirio atleti promettenti che già oggi rappresentano una delle realtà più belle della canoa italiana a livello mondiale.

Detto delle vittorie 2016, con Weger in finale anche al mondiale chiuso in decima posizione, Jakob guarda avanti: “Mi sto allenando a Merano dove ho casa e dove posso svolgere comunque un’ottima attività; quando c'é però la possibilità mi sposto a Praga e ad Ivrea. Sono canali non particolarmente distanti da casa, nei quali le difficoltà di tracciato e onde sono maggiori e di conseguenza diventano anche più performanti per preparare al meglio il prossimo importante anno”.

Un anno che, ci auguriamo, sia esente dai problemi alla schiena che lo hanno infastidito nella seconda parte del 2016. Problemi risolti grazie a pazienza, attenzione e capacità di sfruttare al meglio ogni momento: “La schiena va molto meglio – spiega Jakob – e il male non lo sento quasi più. Faccio qualche esercizio per stabilizzarla e per evitare ulteriori problemi ma in questo momento sto bene e mi alleno senza problemi anche due volte al giorno. In queste condizioni punto chiaramente a far bene e a vivere un 2017 in positivo; la prima cosa è gareggiare bene a livello nazionale per conquistare il posto in coppa del mondo. Europei e mondiali di categoria rimangono ovviamente una priorità, da costruire passo dopo passo, allenamento dopo allenamento”.

Non è solo dai momenti semplici che arrivano i progressi. Jakob lo sa bene, e l’ha imparato a proprie spese, ma con grandi risultati, proprio in occasione della gara che pochi mesi fa l’ha incoronato nuovamente campione europeo: “A Solkan la mia schiena non era al top, facevo tanta fatica e sono rimasto nel dubbio di gareggiare o meno fino all’ultimo – spiega – poi alla fine, dopo essermi consultato con chi mi stava vicino, ho deciso di andare in gara, consapevole di non essere al top ma con il desiderio comunque di provarci. E credo sia stato proprio questo il segreto; essere consapevole del limite che avevo ma non per questo rinunciare. Mi sono detto: “Fai del tuo meglio Jakob, pagaia come sai e non pensare necessariamente al risultato”. Beh, l’essermi scaricato dalla pressione psicologica di dover per forza vincere è stato importante, quasi decisivo. Mi ha permesso di concentrarmi meglio sulle mie sensazioni e fare l’unica cosa per la quale ero lì: pagaiare e divertirmi. E alla fine ho vinto”.

 


Una vittoria accolta con grande soddisfazione da tutta la canoa italiana e ovviamente anche dall’intera Merano. Dai genitori, al fratello Matthias, ai compagni di squadra Valentin e Martin con i quali Jakob ha conquistato peraltro anche il bronzo continentale. Un team nel team, una “Merano azzurra” che ha dato i suoi frutti: “Abbiamo una bella squadra a Merano, e anche e soprattutto a livello internazionale stiamo crescendo. Tutto ciò aiuta moltissimo e sono molto contento. Allenarmi assieme a Valentin, Martin, Matthias e ai molti compagni di club quando sono a Merano è molto importante. Ci confrontiamo, ci mettiamo in sana competizione, impariamo l’uno dall’altro. Tutti aspetti che diventano poi importanti sia a livello di nazionale e sia, ovviamente, quando si tratta di andare in gara.