DIETRO LE QUINTE DELL’EUROPEO DI CANOA POLO, IL COMMENTO DEL TECNICO VASTOLA

11986436 10153131598502717 5531654603772843825 nLa canoa polo mette in bacheca un argento Europeo nella rassegna continentale andata in scena a Essen. Tanto il lavoro effettuato in questi ultimi anni per la crescita della spettacolare disciplina, che il prossimo anno vedrà in Italia, nell’arena del mare di Siracusa, l’evento iridato. Una Italia a cui non si può rimproverare nulla, che ha lottato fino all’ultimo in una tesa finale contro i padroni i casa tedeschi.

Rodolfo Vastola, DT della nazionale azzurra, commenta così l’avventura europea.

"Siamo approdati in semifinale dopo 2 giorni di gare molto difficili. Il girone di quarto di finale è stato molto duro. Le partite con la Spagna e la Francia ci hanno messo a dura prova . Proprio contro i transalpini che abbiamo affrontato una rimonta eccezionale in inferiorità numerica e abbiamo iniziato a credere nella medaglia. La determinazione ci ha portati a mantenere il controllo conquistando, quindi, queste due vittorie che ci hanno fatto approdare in semifinale. La Danimarca è stata l’ultimo scoglio, superato con successo. Nella finale persa di misura contro la Germania, il rammarico non è stato da poco e avremmo meritato di vincere" - prosegue Vastola - "le occasioni di tiro ci sono state ma abbiamo preso diversi pali, tra cui quello che poteva farci chiudere con l’oro alla fine del secondo tempo. Qualche errore nei supplementari ed un tocco di fortuna ha permesso ai teutonici di portarsi a casa il golden goal ed il titolo continentale. Come sappiamo da sempre, le partite decise al golden goal sono sempre una incognita, quelle con la Germania lo sono ancora di più. Voglio ribadire che usciamo senza sconfitte e sono pienamente soddisfatto del risultato raggiunto dal team senior maschile, un gruppo compatto in acqua e fuori che ha finalmente raggiunto una maturità agonistica per competere ai vertici. Abbiamo visto belle prestazioni dai più giovani, supportati e guidati dall’esperienza e dall’aiuto fondamentale dei veterani. Il livello medio delle nazioni è drasticamente cresciuto e difficilmente abbiamo avuto una squadra più forte di quella che ha indossato la maglia azzurra ad Essen. Plauso anche ai tecnici che hanno seguito le squadre, in particolare una nota di merito la vorrei fare a Davide D’Addelfio che ha dato una grande mano al settore senior maschile."

"L’argento conquistato è stato frutto di un percorso non solo agonistico ma anche psicologico... arrivare in finale non doveva essere una casualità, ma un percorso pianificato. Ci abbiamo creduto dopo la vittoria del circuito di ECA Cup. Quanto ottenuto dimostra che stiamo sulla buona strada, anche se si sa che la palla è rotonda! Le altre rappresentative sono in crescita." - prosegue Vastola - "Gli Under 21 hanno affrontato un girone difficilissimo e pur essendo tecnicamente più forti, sono crollati sul vantaggio dell’Inghilterra. Nel percorso effettuato quest’anno si sono impegnati molto, ma abbiamo pagato il fatto che molti di loro, in Italia, giocano nelle serie inferiori, mentre quasi tutti i ragazzi delle rappresentative giovanili estere sono integrati nei team di massima serie. Il movimento delle Under 21 femminili è ancora embrionale, tuttavia è stata una esperienza positiva e si è costruita una buona base di lavoro. E’ soprattuto a loro che chiedo più impegno e più allenamento per poter migliorare e competere senza esitazioni nel mondiale del prossimo anno. Siamo sulla strada giusta anche con le donne senior, hanno giocato molto bene e se la Svizzera con un colpo di fortuna ed un tiro ad un secondo dalla fine non le avesse buttate fuori dal girone, potevano sicuramente competere tra le prime cinque. Ora ci prepariamo già alla prossima stagione, sapendo che la battaglia sarà ancora più dura perché giocheremo un mondiale in casa."