Mantova non è stata solo protagonista del weekend di gare, ma all’interno della sala congressi del Centro Canoa Sparafucile, ha ospitato l’incontro educativo-formativo con lo staff degli psicologi del progetto “Talenti 2020”, progetto portato avanti dalla FICK in collaborazione con il Coni Trentino, la città di Rovereto ed il centro ricerca per lo sport Cerism. L’incontro, fortemente voluto dallo staff federale, è stato occasione per mette in stretta relazione tutti i soggetti coinvolti nel processo di crescita ed affermazione dei ragazzi impegnati nel progetto. Nutrita la partecipazione da parte di genitori, tecnici e rappresentanti di società che hanno instaurato un proficuo dibattito condividendo valori ed esperienze. Alla presenza del Presidente Federale Luciano Buonfiglio e del vice-presidente Andrea Argiolas, lo staff di “Talenti 2020” composto dalla dott.ssa Paola Bertotti, il dott. Michele De Matthaeis ed il responsabile organizzativo Cristian Sala, ha poi illustrato il percorso iniziato nel 2014 e le successive tappe che si svolgeranno nell’anno in corso.
“Riteniamo fondamentale, affrontando un percorso complesso come quello legato al progetto Talenti 2020, coinvolgere anche tutti i soggetti che a vario titolo ruotano attorno all’atleta; in primis i genitori ed i tecnici - commenta soddisfatto Cristian Sala, responsabile organizzativo del progetto - Per questo proponiamo momenti come quello che si è svolto sabato a Mantova dove, oltre a rendere partecipi i genitori del percorso che i loro figli stanno seguendo, proponiamo loro delle buone pratiche, rendendoli protagonisti consapevoli del lavoro che stiamo svolgendo. Il buon esito dell’incontro, che ha visto presenti i vertici federali con il Presidente Luciano Buonfiglio, il responsabile tecnico del settore specifico Ezio Caldognetto e numerosi genitori, dimostra come la collaborazione fra staff del progetto e FICK si basi su una stretta sinergia e su una reciproca fiducia, aspetti determinanti per la miglior riuscita del progetto stesso.”
/>La Federcanoa è stata la prima federazione aderente al progetto ad aver deciso di rendere partecipi del percorso le famiglie dei ragazzi, cercando di instaurare un filo diretto che possa agevolare la comprensione e la comunicazione di un percorso di eccellenza dedicato alla crescita etico-sportiva.