LUCA GALIMBERTI, SUL MONTE ROSA GRAZIE A BRACCIA DA CANOISTA

galimbertiDalle pagaiate ai 4000 metri della Cresta Rossa. Luca Galimberti, canoista, sportivo e appassionato ha scalato con la forza delle braccia una delle cime più suggestive del Monte Rosa. Atleta, è affetto da una rara malattia genetica; per contrastarla Luca ha scelto lo sport. Ed è attraverso lo sport che lotta e conquista ogni giorno la sua medaglia d’oro.

Luca, raccontaci della tua ultima impresa:

“Pochi mesi fa, era luglio, ho avuto il piacere e la possibilità di salire sul promontorio del Monte Rosa raggiungendo la Cresta Rossa di Punta Giordani, a quasi 4000 metri d’altezza, con uno slittino di sci da fondo paralimpico, impresa che ho voluto documentare attraverso un video: http://www.youtube.com/watch?v=y5DcqihId3w sono salito fin lassù a forza di braccia, quelle braccia che sono riuscito ad allenare anche e soprattutto grazie alla canoa. Una spedidizione con la S maiuscola alla quale hanno preso parte, guide alpine, maestri di sci, il medico sempre al mio fianco e il prezioso contributo del Soccorso Alpino Guardia di Finanza S.A.G.F. L’evento è stato ripreso da Rai Cinema e Movimento Film ed è stato trasmesso venerdì 13 dicembre in occasione della Maratona televisiva di Telethon di cui ne sono il Testimonial Sportivo. Un evento che ha saputo regalare forti emozioni, ho ricevuto centianaia di messaggi di grande spessore in cui è prevalso il mio ruolo di atleta, di persona e di genitore, smuovendo le coscienze di chi non crede che grazie alla forza di volontà si riescono a scalare le montagne più inaccessibili del pianeta. Anche questa è stata una gioia importante, simile a quelle che negli anni sono riuscito a vivere anche grazie alla canoa. Ricordo con grande gioia ad esempio la giornata vissuta al Foro Italico in occasione della conferenza per i Mondiali di Maratona alla quale è stata aggiunta anche una breve presentazione del mio libro “Il mio sogno chiamato Olimpiade”.

Tutto facile o ci sono stati dei momenti in cui hai creduto di non farcela ad arrivare in cima?

“Certo, i momenti difficili non sono mancati sia per quanto riguarda l’impresa ma anche per quanto riguarda il quotidiano. Questo è stato l’anno più critico per la mia attività sportiva ma anche per il contrasto con le mie malattie, i risultati sono comunque arrivati anche se con qualche difficoltà in più. Non sono mancati anche i miei appuntamenti nelle scuole e nelle università; una grande opportunità che mi fa crescere in un contesto adatto. Sono forti emozioni che considero poesia dell’animo anche se purtroppo, certe volte, mi rendo conto di essere un numero in un “mare di sport”. Ciononostante il lavoro e l’impegno proseguono. Con lo sport si può arrivare molto in alto e io, di certo, non mi fermo qui”.